Capitolo 6

38 6 1
                                    

Christian: Che fai mi spii adesso?

Io: Poi non venirmi a dire che sono io che nascondo le cose.

Christian: Giulia, ma dici sul serio?!

*Visualizzato*

Questo era quello che si meritava per la scenata che ha fatto sabato davanti Federico. Lui era così testardo, dovevo rimanere con Annika a studiare in classe ed evitarlo come aveva detto, ma perché nonostante eravamo migliori amici e sapevo che avremmo sistemato le cose, in quel momento stavo piangendo? Ero patetica, ma il mio unico pensiero in quel momento era: Mi spiace Christian, ma ora dobbiamo allontanarci. 

Avevo bisogno di aria.

Nel pomeriggio Giovanna aveva insistito per venire con me a fare una passeggiata, siccome era anche a conoscenza di quello che era accaduto quel giorno, ma volevo andare nel mio posto segreto e stare un po' sola a riflettere senza distrazioni. Decisi di spegnere internet anche perché dopo quel sabato Federico aveva continuato a scrivermi e non potevo risponderlo.

Arrivata al luogo che mi porta da sempre pace mi sedetti sulla panchina. Da quando ho memoria venivo qui ogni volta che ero nervosa o avevo un problema da risolvere, c'è aria fresca, si può osservare un bel paesaggio, non posso chiedere di più. Mi domadavo ancora cosa mi riservava il futuro.

Io: Gesù dammi una mano se esisti.

?: Non credo possa sentirti.

Io: Probabilmente hai ragione hahaha. Ma chi?

Mi voltai di scatto non appena realizzai che c'era qualcuno oltre a me, ma non vidi nessuno. Ora avevo anche delle voci in testa che mi rispondevano in testa? Sto diventando pazza.

?: Guarda che sono qui sopra.

Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo abbastanza famoso nella mia scuola. Il classico ragazzo che non passa inosservato, sportivo e simpatico. Non potevo non riconoscerlo se non per i suoi ricci mori e gli occhi verdi.

Io: Che ci fai su un albero?

Mattia: Sai si è più tranquilli su un albero che su una panchina, dato che come hai visto si passa inosservati. Vuoi provare?

Io: No passo. Come mai qui?

Mattia: Dai non ci siamo nemmeno presentati. Io sono Mattia, e tu?

Io: Sono Giulia e vengo nella tua stessa scuola. Sai rispetto ad un rappresentante d'istituto, io passo inosservata.

Mattia: Avevi un viso familiare infatti.

Io: Non dire così solo per darmi il contentino.

Mattia: Dico sul serio. Aspetta non sei la ragazza che ha buttato il caffè sulla felpa di Federico?

Io: Come fai a saperlo?

Mattia: Federico è mio cugino e si dia il caso che la felpa in questione era mia.

Io: Mi scuso anche con te allora.

Mattia: Si si, ma ora devi farmi un favore in cambio.

Io: Tipo?

Mattia: Se non sbaglio fai la 4ªB, quindi fai la classe con Lucia, non è che me la faresti conoscere?

Io: Già si vede con un ragazzo al momento.

Mattia: Che peccato. Me ne consigli un'altra?

Io: Ti farò conoscere una mia cara amica, si chiama Annika, ti va?

Mattia: Purché sia buona e carina si può fare.

Il giorno dopo Mattia si avvicinò a me durante la ricreazione per chiedermi chi fosse Annika, così gli proposi di venire con me nella mia classe. Annika non sapeva nulla, così non sarebbe stata tesa in sua presenza ed ero molto curiosa di sapere come Mattia avrebbe cercato di far colpo su di lei. 

Mentre andavamo verso la classe passò Christian e un altro compagno di classe, sembrava che ce l'avesse ancora con me, o almeno questo era il messaggio che i suoi occhi mi trasmettevano, non promettevano nulla di buono.

Arrivati davanti la classe chiamai Annika ad uscire fuori.

Io: Annika questo è Mattia. Mattia questa è Annika.

Mattia: Ciao, piacere di conoscerti.

Annika: Piacere Annika.

Annika era imbarazzata e probabilmente un po' di tensione c'era nell'aria, peccato che sia sempre stata una tipa timida. 

Nel frattempo il mio cellulare squillò, lessi le notifiche e a quanto pare era Federico.

Federico: Sai Giulia non credevo che in realtà fossi così...Tra te e Christian c'era qualcosa, vi stavate frequentando? Cambiare ragazzo ogni settimana deve essere un altro tuo passatempo preferito. Li conquisti tutti buttandogli il caffè addosso? Ora anche Mattia? Sono senza parole...Cerchiamo di evitare il contatto.

Io: Fede, no, aspetta, stai fraintendendo tutto. Posso spiegare, aspettami davanti la palestra, arrivo subito, dammi almeno la possibilità di spiegare.

Misi il cellulare in tasca e mi rivolsi ai due che mi stavano guardando con aria interrogativa.

Io: Bene, ho una cosa urgente da fare, voi due conoscetevi nel frattempo.

Dopo aver pronunciato quelle parole iniziai a correre più veloce che potevo. Peccato che a metà strada caddi, per fortuna tutti erano nelle loro classi, o forse no?

?: Giulia, tutto bene?

Friends or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora