3) Heartbeat

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Passarono diversi giorni prima che succedesse qualcosa di interessante.

Seoul era una città molto tranquilla e a parte incontri con Idol mai visti prima, non succedeva mai nulla; non che io volessi il contrario ma mi stavo annoiando.

Non uscivo quasi mai a parte per fare la spesa o per un po' di jogging e questo perché non conoscevo nessuno.

Ero sicura che sarebbe stato così fino a quando non avrei incominciato scuola, ma non potevo farci niente.

Mamma aveva scelto quel periodo dell'anno per lasciarci del tempo per "ambientarci", no, ancora una volta le virgolette non sono di troppo perché ero sicura che non mi sarei mai abituata a vivere in quella megalopoli.

"Svegliati che è tardi!"

Disse mia madre alle nove di mattina, un giorno sconosciuto di luglio, quando non avrei dovuto fare nulla e avrei potuto dormire quanto volevo.

Aprì la finestra lasciando entrare la luce del sole che mi invase gli occhi accecandomi.

Cercai di coprirmi con un cuscino ma già la crudele donna mi aveva tirato via le coperte di dosso per costringermi ad alzarmi.

"Va bene mamma arrivo!" Mentì per farla andare via.

"Sbrigati!"

"Perché tutta questa fretta?"

"Non ho fretta"

"Sicura?" Chiesi assonnata.

"Certo, vorrei solo che tu ti svegliassi ad un'ora decente per una volta"

"Ok, tranquilla ora arrivo"

Appena uscì dalla porta cercai di raccogliere tutta la forza che avevo per alzarmi dal mio morbido e caldo letto.

Mi stiracchiai un po', sbadigliai, infilai le pantofole e trascinai i piedi fino in cucina dove finalmente avrei fatto colazione.

Mi diressi verso il tavolo e mi sedetti a tavola.

"Buongiorno" Mi salutò mio fratello che stranamente era in piedi a quell'ora.

"Giorno, mostro" Gli scompigliai i capelli.

"Smettila!" Urlò irritato.

"Anche tu sei destinato alla mia stessa sorte vedo"

"Che sorta di sorte?"

"La sveglia presto" Bisbigliai.

"Ah! Quella sorta di sorte? Per me non è un problema..." Cominciò a dire addentando una fetta di pane e Nutella.

"Per te però è diverso, sembri essere uscita da un cimitero" Continuò.

"Ah ah davvero simpatico"

"Hai delle occhiaie in cui puoi cadere per quanto sono profonde" Mi sfottè.

"Smettila di prendermi in giro!"

"Allora dimmi perché hai le occhiaie"

Ficcanaso come sempre.

"Perché ho dormito poco..."

"È colpa di quel ragazzo?"

Ficcanaso pt.2

"No. Lui non c'entra proprio niente"

In realtà non era vero. Certo, non avevo l'insonnia per colpa del bel visino di Taehyung ma per quello che mi aveva detto riguardo a quel concorso.

"RAGAZZI IO VADO! FATE I BRAVI!" Ci salutò mamma.

La salutammo anche noi e poi Ian riprese il discorso di prima.

방탄 노래방(Karaoke Bangtan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora