35) Strange

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"Si lo sono, ed è colpa tua" dissi in modo tale che non mi potesse sentire.

"Colpa di chi?" Chiese J-Hope spuntando fuori dal nulla.

"Adesso anche tu mi devi stressare?! Non voglio aggiungere anche te alla lista delle persone da evitare ok?" Sbraitai.

"Ehi calmati, ero soltanto curioso"

"Si, scusa... Hai ragione, ho esagerato, come sempre"

"Non ti preoccupare, avevo capito che non eri in te..."

"Si infatti... non sono in me" ripetei, come per voler imprimere quelle parole nella mia mente.

"Hai bisogno di aiuto? O di parlare con qualcuno?"

Apprezzai molto quelle sue parole perché era stato molto gentile, e in quel momento avevo molto bisogno di gentilezza.

"No, grazie Hobi, ma ti prometto che se dovessi avere bisogno di te, ti chiamerò" dissi abbozzando un sorriso.

"Per qualsiasi cosa, io sono qui" disse con un sorriso rassicurante in volto.

"Perché sono Hobi!" Disse poi facendo uno dei suoi soliti balletti strani.

"E adesso, mi aspetta una Sprite in frigorifero. Con permesso..." disse facendo un piccolo inchino per poi dirigersi in cucina saltellando.

"Come farò senza di lui?" dissi tra me e me, con un sorriso malinconico in volto.

Poi tornai in camera e mi distesi supina sul letto, e iniziai a guardare il soffitto bianco.

"Dov'è il telefono?" Chiese Sun.

"Ce l'ha Jungkook" risposi seccamente.

"Ma ancora non abbiamo parlato con Grace!" Esclamò delusa Han.

"Ci parlerete più tardi" risposi per accantonare il discorso.

"Ma sono passati almeno dieci minuti!  Jungkook avrà finito di parlarci, non credi?" Disse Sun.

"Non mi importa! Io non ci torno in quella stanza! Se ha finito di parlarci è lui che mi deve riportare il telefono!" Esclamai infastidita.

"Ma-"

In quel momento si sentirono tre colpi svogliati alla porta.

"Parlando del diavolo..." Disse Sun alzandosi ed andando ad aprire.

Aprì e trovò Yoongi assonnato, con il mio telefono in mano.

"Ecco il tuo telefono, sono venuto per riconsegnartelo" disse rivolgendosi a me.

"Per caso stavi dormendo?" Gli chiese Sun osservando i suoi capelli scompigliati e gli occhi stropicciati dal sonno.

"Si vede tanto?"

"Abbastanza..." Disse Han.

"Uff! Credevo che la madre di Zoe mi avesse svegliato abbastanza, con i suoi discorsi sul perché è importante fare esercizio fisico ogni giorno" continuò lui grattandosi la nuca.

"Scusa un secondo... Perché non è stato Jungkook a riportare il telefono a Zoe?" Chiese confusa Han cambiando discorso.

"Perché ha detto che gli sembrava che Zoe non volesse vederlo e così ha preferito dare a me questo compito" disse Suga.

"Oh! Che dolce!" Esclamò lei.

"Invece tu sei una stronza!" Mi rimproverò Sun.

"Infatti! Non puoi fargli credere che tu non voglia vederlo, facendolo soffrire, quando non è affatto così!" Si aggiunse anche Han.

"Grazie ragazze! Siete delle vere amiche! Sono confusa, non so che fare, mi sento impazzire, e le uniche parole che siete in grado di dirmi sono di non ignorare i ragazzi?" Affermai infastidita e delusa.

"Be' non è colpa mia se non riesci a decifrare i tuoi sentimenti!" Ribatté Sun.

"E invece no-"

"BASTA RAGAZZE!" ci ammonì Suga.

"Credevo di essere venuto qui per riportare uno stupido telefono a tre ragazze responsabili e mature e mi sono ritrovato in una discussione tra bambine di cinque anni!" Ci rimproverò.

Abbassammo la testa perché sapevamo che aveva ragione e che eravamo state davvero delle infantili.

"Adesso per favore, tenetevi il vostro aggeggio e tornate ad essere le ragazze fantastiche che ho conosciuto qualche giorno fa" terminò.

Sun afferrò il telefono e me lo porse, mentre Han corse ad abbracciare Yoongi piangendo.

"Mi mancherai troppo Yoongi!" Esclamò singhiozzando.

Tutti in quella stanza, sapevamo quanto il lead rapper dei Bangtan non amasse gli abbracci, ma in quelle circostanze, forse perché aveva una ragazza disperata addosso che lo sciolse, o perché in fondo anche noi gli saremmo mancate, ricambiò l'abbraccio di Han, stupendo tutti, forse persino se stesso.

Quell'abbraccio commosse anche me, perché anche a me sarebbe mancato, anche a me sarebbero mancati tutti loro e pensando a ciò che sarebbe venuto dopo quelle due settimane, sentivo una forte tristezza nascermi dentro.

"Ehi che fai!?" Esclamò Jimin che separò Suga ed Han.

"Perché che c'è di male?" Chiese confusa Sun.

"Si stavano solo abbracciando" dissi io.

"Certo ma... Stavamo giocando al No No Game e... Non possiamo abbracciare nessuno..." Spiegò Jimin, che nonostante fosse un bravo attore, quella volta aveva fallito miseramente.

"Ma quando lo abbiamo deciso? Io non sapevo di nessun gioco!" Ribatté Suga.

"Questo perché... Non mi hai sentito! Io l'ho detto!" Continuò Jimin che sembrava si stesse arrampicando sugli specchi.

"Certo Jimin... Un gioco..." Disse Sun con un sorriso malizioso in volto.

Sia io che Sun avevamo capito che quella era una piccola dimostrazione di gelosia nei confronti di Han, probabilmente perché non sapeva quanto lei fosse pazza di lui.

"Jimin!" Piagnucolò Han per poi buttarsi anche tra le braccia di Jimin.

"Mi mancherai!" Continuò la ragazza, facendo paralizzare l'altro.

Quella fu l'unica volta in cui Jimin non ricambiò un abbraccio, perché era troppo impegnato a fare la bella statuina.

"Dai Haneun non fare così" la consolò Sun appena Jimin e Yoongi se ne erano andati.

"Ma questi sono stati i giorni più belli di tutta la mia vita, le persone che ho conosciuto qui sono le persone migliori che io abbia mai conosciuto! Non posso lasciare tutto come se niente fosse!" Disse Han tra un singhiozzo e l'altro.

"Siamo tutti tristi di lasciare questa avventura, ma affronteremo tutto insieme!" La consolai io.

"Ti basterà guardare la tua collana per ricordarti quello che abbiamo passato qui, e poi potremo incontrarci tutte le volte che vogliamo per passare del tempo insieme come ai vecchi tempi"
Continuò Sun tenendo stretto il cuoricino che aveva al collo.

Allora Han si asciugò le lacrime e ritornò ad essere l' Haneun curiosa e solare di sempre.

"Grazie ragazze, siete delle vere amiche" terminò.

Passò qualche ora, in cui le altre due cercarono in tutti i modi di farmi uscire dalla stanza, ma io resistetti ed alla fine riuscì a rimanere ben salda al mio amato letto.

Dopo un po' Han andò a giocare a carte con i suoi soliti sfidanti: Suga e Jin, anche se, Sun mi raccontò, che dopo l'abbraccio tra Yoongi ed Han, Jimin era sempre sull'attenti e la controllava ogni cinque secondi.

Han invece mi aveva riferito che Sun si era preoccupata di osservare Taehyung e Jungkook, per scoprire qualcosa che mi avrebbe aiutato, ma non aveva scoperto granché, così dopo un po' si era unita a J-Hope ed RM che stavano andando in palestra.

Dopo aver trascorso quasi un giorno intero dentro la mia stanza, mi ero, nel gergo giovanile, rotta le palle, infatti quando arrivò l'ora di cena non esitai un secondo ad uscire da quella gabbia.

방탄 노래방(Karaoke Bangtan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora