𝑃𝑎𝑟𝑡16

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Ma perché l'ho guardato?
Che cosa ha capito?
Che mi sta facendo impazzire?
No,no non deve capirlo
Oddio mi sta fissando ancora
Non guardarmi stronzo
Calmati Yuri,calmati

La ragazza distolse lo sguardo e si diresse per togliere la musica in riproduzione.
Prese il suo zaino,la sua giacca e quando stava per uscire dalla porta senza salutare nessuno,
il ragazzo chiuse dietro di sé la porta e contemporaneamente Yuri fece dei passi indietro fino a finire alla parete opposta alla porta.

Il ragazzo si avvicinò e cinse le sue mani sui fianchi di lei,che era abbastanza confusa,ma allo stesso tempo piacevolmente sorpresa,e con le sue gote arrossate cercò di aprire bocca,ma successivamente le chiuse,da una parte si sentiva in colpa con Jimin ma dall'altra moriva dalla voglia di riavere le labbra di Jungkook sulle sue.

In quei giorni nessuno dei due si era fatto sentire con lei,Yuri sapeva che Jimin quella sera andò a scopare con qualche ragazza nei bagni del locale,lo sapeva perché lo aveva sentito dire da Jungkook,mentre quest'ultimo era scomparso,l'ultima volta che lo vide fu quella sera in discoteca,dove la salvò,doveva ancora ringraziare il ragazzo da sobria

La ragazza non sapeva che fare,non sapeva se continuare la conoscenza con Jimin o magari lasciare tutto alle spalle e dedicarsi completamente alla danza.
Era molto confusa in quei giorni e sicuramente nemmeno Jungkook l'avrebbe aiutata,se uno dei problemi principali era proprio lui.

"Jungkook,fermati" disse Yuri mettendo le mani sul petto dell ragazzo per allontanarlo il più possibile
"Perché? Che sto facendo di male" disse il ragazzo sogghignando
"Nulla,ma volevo ancora ringraziarti per sabato" disse la ragazza guardando le sue scarpe pur di non incontrare il suo viso
"Di nulla,l'ho fatto perché volevo farlo,se non avessi voluto ti avrei lasciata stupr-"
"Non finire la frase" disse la ragazza chiudendo gli occhi
"Si hai ragione"

"Bene,ora devo andare" disse Yuri appoggiando le mani su quelle del ragazzo per spostarle e camminare a passo spedito verso l'uscita dell'aula.

La ragazza tornò in camera e vide la valigia aperta sul letto già preparata il giorno prima,per essere riempita e chiusa.
Posò il suo zaino per terra e con passo lento,quasi incerto si avvicinò a quest'ultima a fissarla,gli passò davanti agli occhi il giorno in cui fece ingresso in quella stanza,non avrebbe mai immaginato cosa le sarebbe accaduto da li in poi,chi avrebbe incontrato,che cosa avrebbe fatto in quella scuola,non sapeva nulla.
Ma se pensava al presente,un anno dopo che da li a pochi giorni dovesse lasciare quella stanza per tre mesi,gli si spezzò il cuore,non voleva tornare a casa.
Amava quella scuola,si sentiva libera di fare quello che voleva e sapeva che una volta tornata a casa non sarebbe stata la stessa cosa.
La castana ebbe per un momento un'attimo di paura quando pensò alla frase della mamma

"Sai già che noi vedremo sempre i vostri progressi all'interno dell'istituto,sapremo quale club sceglierete.
Mi raccomando Yuri scegli bene e non essere la rovina della famiglia Min"

La ragazza non aveva minimamente pensato di iscriversi al club dei "grandi avvocati" non faceva per lei,non avrebbe dato tutta se stessa stando li seduta su una scrivania a firmare documenti.
Negli occhi si poteva leggere attentamente come tutta la sua vita fosse circondata solo dalla danza,neanche i suoi genitori potevano impedirgli di viversi al massimo questo suo sogno,che presto sarebbe diventato realtà.

Yuri aprì le ante del suo armadio ed iniziò a recuperare i suoi vestiti e prepararsi per quelli del fine settimana e quelli che avrebbe utilizzato per tornare a casa.

Non vedeva l'ora dell'arrivo dell'estate,quando era piccola passava l'estate a casa dei suoi zii insieme a sua cugina,per via del lavoro dei due genitori non potevano stare a casa da soli per cui la mamma mandava entrambi a casa della sorella.
A Yuri piaceva da matti stare a casa dei suoi zii perché si divertivano molto tutti insieme,come una vera e propria famiglia,mentre Yoongi se ne stava in camera sua e quando riusciva a convincere sua zia,usciva con i suoi amici che qualche anno dopo ebbe la fortuna di incontrare nel College.

Ma sapeva che quest'estate sarebbe stata diversa da tutte le altre,per tutto,per il cambio della sua vita,ma era certa che i momenti di famiglia,nemmeno quell'estate ci sarebbero stati.

Con ancora poca forza posò la valigia difianco al letto e si sdraiò lei su quest'ultimo,per poi addormentarsi pian piano,scordando di cambiarsi.

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Jungkook era ancora lì,in aula da solo che guardava attentamente la porta da dove fosse uscita Yuri qualche momento prima.

Si mise per terra accovacciato,sospirando di tanto intanto,riposando la sua testa da tutto quel caos.
Stava arrivando l'estate e di questo Jungkook era poco contento,non voleva tornare a casa propria,vivere la stessa monotonia per tre lunghi mesi,l'unica cosa che lo rallegrava è che dopo qualche mese di rientro a casa,sarebbe partito con il fratello maggiore verso la grande Los Angeles,avevano acquistato qualche mese prima i biglietti e Jungkook non vedeva l'ora di fotografare tutto quello che gli sarebbe passato davanti.
I suoi genitori erano dei bravissimi signori,erano molto solari,erano dei genitori fantastici nonostante il padre fosse poco presente,essendo l'unico a lavorare ed a mantenere la famiglia.
Motivo percui Jungkook all'inzio non volesse frequentare il College per aiutare il padre,ma la mamma glielo proibì dicendo che in futuro se ne sarebbe pentito,ed ora eccolo qua.
Il fratello aveva già terminato gli studi e si era subito trovato un lavoro,che pagasse abbastanza bene,infatti possedeva una casa di sua proprietà ed una macchina spaziale.
Solo in estate tornava dai genitori e maggiormente per stare con il fratello,erano molto uniti,sin da piccoli.

Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse che tre ragazze avevano fatto capolinea nell'aula,erano tutte e tre more,ma solo una era più alta delle altre due e quindi il ragazzo pensò che lei fosse quella maggiore del gruppetto.

La ragazza maggiore appena lo vide fece uno strano sorriso ammiccante per poi guardare le altre due ragazze e senza bisogno di spiegazioni se ne andarono,lasciando soli,la mora ed il ragazzo ancora seduto per terra.

La ragazza sconosciuta fece dei passi lenti e sensuali verso Jungkook che vedendola verso la sua direzione si alzò in piedi rimanendo sempre al suo posto

"Saresti?" Disse Jungkook con un ghigno sulle labbra capendo le intenzioni della ragazza difronte a se
"Non importa sapere il mio nome,io so il tuo questo basta" disse la ragazza avvicinandosi all'orecchio del ragazzo baciandolo per poi premere il suo corpo in forma su quello palestrato del castano

"Che intenzioni hai" parlò il ragazzo lasciandosi cadere lo zaino e prendendo in braccio la mora e portandola su una panchina abbastanza lunga dove solitamente si poteva appoggiare lo zaino delle ragazze che venivano a provare,ma in quel caso si sarebbe trasformata in qualcosa di più utile in quel caso.

"Voglio essere fottuta da te Jeon" parlò la ragazza con voce roca sedendosi sulle gambe dell ragazzo e girando di poco il bacino sulla sua intimità

Successivamente la mora intromise la sua mano destra all'interno dei pantaloni del ragazzo massaggiando con lentezza il suo membro pulsante e subito dopo ritrasse la mano e se la portò sotto la gonna stuzzicando la sua intimità da sopra le mutandine,iniziando a fare movimenti circolari
"Aa-ah"
"Oh"
"Oh"
"Aah"
"Mmm aah"
La ragazza si stava masturbando con lo sguardo intrecciato agli occhi nudi di Jungkook che tenevano la gonna alzata
"C-che ne dici di c-continuare tu" disse la ragazza mettendo le mani sulle spalle del ragazzo e leccando molto velocemente il collo del moro.

Il ragazzo non ne poteva più,così con movimento veloce e deciso spintonò la ragazza e la fece girare di schiena su due ginocchia sulla panchina,si sbottonò velocemente il jeans e abbassò i suoi boxer e senza prepare l'entrata della ragazza,entrò in lei in modo brusco tanto che la ragazza cacciò un urlo di sorpresa che si trasformarono in tanti gemiti ad alta voce

"Più veloce Jungkook" parlò la ragazza mettendo una mano sul suo basso ventre ed aiutarsi a venire

Alle ultime spinte la ragazza venne prima del castano,così si inginocchiò velocemente davanti al bacino del ragazzo,finendo il suo lavoro con la bocca,dove ingoiò il seme del ragazzo masturbandolo per altri pochi minuti.

Il ragazzo chiuse la porta dietro di sé non volendo aspettare la ragazza sconosciuta e si incamminò nella stanza dei suoi amici per divertirsi come al loro solito.

𝙄𝙣 𝙡𝙤𝙫𝙚 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙖𝙩 𝙨𝙤𝙢𝙚𝙩𝙝𝙞𝙣𝙜 𝙤𝙛 𝙉𝙚𝙬 𝙔𝙤𝙧𝙠/𝙅𝙅𝙆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora