𝑃𝑎𝑟𝑡20

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Le settimane passarono molto in fretta
Cosi Yuri si ritrovò nella sua stanza a metà luglio intenta a preparsi per andare in spiaggia.
Si prese il suo tempo e più velocemente possibile usci di casa,iniziò a camminare lentamente osservando come i negozi venissero aperti,e come la sua città si stesse svegliando,perfortuna quella mattina c'era davvero molto sole e davvero poche nuvole.
Decise di spegnere il telefono così non avrebbe sentito nessuno e la sua mente poteva stare tranquilla,o almeno pensava.

Durante le sue giornate,oltre a studiare e parlare con Ester,aveva provato diverse volte ad entrare nella chat con Jungkook e parlargli,ma quando entrava,la sua mente la portava su un'altro pianeta,iniziando con le solite paranoie,e interminabili scuse per non scrivergli.
Almeno sapere come stava non doveva essere cosi di cattivo gusto e imbarazzante,sapeva che il fratello uscisse quasi tutte le sere con i suoi amici tra i quali anche il castano eppure non era mai riuscita ad intravedere dalla sua finestra il ragazzo,o la sua macchina.
Non che lo volesse vedere però...

"Basta Yuri basta" si ripetè la ragazza sottovoce arrivando in spiaggia in meno di venti minuti.
Andava molto poco in spiaggia,i genitori glielo negavano sempre ma quella mattina non era ancora sveglio nessuno e decise di farci un salto,molto probabilmente dopo gli sarebbe spettata una punizione ma tanto non aveva nulla da perdere.
I suoi genitori erano sempre più odiosi,non li sopportava più.

La ragazza tranquillamente posò le sue cose sotto l'ombrellone e mise un'asciugamano sulla sabbia cocente di quel giovedi mattina,e si sedette lei sfogliando il suo libro preferito,che aveva iniziato a leggere qualche giorno prima per pure noia,e non avrebbe pensato che l'avesse attirata così tanto.
Più passava il tempo e più la ragazza si sentiva rilassata e felice,o quasi.

Era un mese che non vedeva la sua migliore amica,riuscivano a vedersi solo tramite chiamate su face time.
Lei poteva andare dove voleva,aveva una macchina di sua proprietà ma i suoi genitori gli impedivano la possibilità di usarla.
Non capiva perché,proprio non lo concepiva.
Era stupido.

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"Jeon,entra" disse Yoongi salutando l'amico quella mattina presto e facendolo entrare nelle porte di casa Min
Decisero di vedersi sia per passare il tempo ma anche per discutere su alcune questioni
Il moro aveva timore ad andare a casa dell'amico,non voleva disturbare alla famiglia ma soprattutto non voleva vedere Yuri,insomma non si sentiva pronto per affrontarla e farsi cadere davanti agli occhi,il muro di cemento che si era costruito.
Però non poteva assolutamente rifiutare,avrebbe fatto la figura dello scemo,e con la sua macchina sfrecciò tra le vie della grande città,e solo pochi minuti si ritrovò dove era ora,sul guscio della porta

Pensaci Jungkook dopo quasi due mesi non vorresti vederla? Abbracciarla? Coccolarla? Non essere bugiardo con te stesso
No,non doveva vederla,assolutamente,meno si sarebbero visti meglio sarebbe stato per lei dimenticare tutto.

Entrò nella maestosa casa,un po' tibutante con le sue puma bianche e trascorse lentamente il corridoio con l'amico,salendo le scale in silenzio.
Nel mentre si potevano osservare molti quadri di famiglia,moltissimi erano dei fratelli Min da piccoli,il moro guardando bene notò che Yuri era sempre stata bella,anche da piccola sembrava un'angioletto,e cio fece nascere in Jungkook un'infinita tenerezza e un sorrisino nascosto sulle labbra che cercava di nascondere il più possibile.

"Io vado due secondi in bagno,amico la mia stanza è quella,inzia ad entrare"
"Si tranquillo vai" disse Jungkook mantenendo lo sguardo sull'amico.
Quando Yoongi entrò definitivamente in bagno,il moro fece dei passi verso la stanza dell'amico guardandosi ancora un pò intorno ammirando la grandezza di quella casa,e ricordandosi come la sua fosse almeno la metà di uno dei corridoi,fece per aprire la stanza ma una stanza già aperta con tanta luce grazie alle finestre aperte,scontrò gli occhi di Jungkook,che attirato dall momento o forse per curiosità,lascio la maniglia e s'incamminò verso quella stanza.
Sapeva di chi era ma non fece caso ad osservare se quella persona era presente in casa.
Si fermò sul guscio della porta ad osservare la stanza bianca e nera di Yuri,riconobbe che fosse la sua dai poster e dalle mille foto attaccate alle pareti.
Potè notare sulla scrivania anche un quadretto con lei ed Ester insieme,ad una festa,l'ultima festa,dove si videro.
A quel ricordo,gli si arricciò la pelle e si toccò le labbra,ricordando perfettamente le labbra soffici e rosee di Yuri,chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente causando una serie di brividi lungo le sue braccia

"Amico la mia stanza è quella" disse Yoongi toccando la spalla del più piccolo sorridendogli leggermente
"Si scusa Yoon,non mi ero accorto che fosse la stanza di Yuri"
"Non preocuparti,sei fortunato che non è a casa,ci tiene molto alla sua stanza,guai chi ci entra senza permesso" disse Yoongi riniziando a camminare,seguito da Jungkook,verso la sua vera stanza

Cosi la piccola Yuri non era a casa
Che sfortuna
Ceh che fortuna

Il moro tossi fortemente ed entrò nella stanza del suo amico,grattandosi la nuca imbarazzato.


"Hai fame?" Disse Yoongi stiracchiandosi la schiena sul letto.
Era ormai sera e i due ragazzi avevano parlato senza sosta,facendo così passare il tempo
"Si,mangiamo" disse Jungkook alzandosi dal letto e avvicinandosi alla porta
"Non credere che io sappia cucinare,ordineremo qualcosa"
Anche quella sera i genitori non erano a casa,visto che dovevano fare una riunione importante per loro,ma sotto pensiero dei due fratelli,erano tutto fuorché importanti,solo noiose.

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Yuri era tornata a casa da poco e senza far caso ai rumori provenienti dalla stanza del fratello,corse in bagno per lavarsi,amava la spiaggia ma proprio non sopportava la sabbia che si andava ad incastrare tra i capelli.
Aveva terminato già da un pò,ma stava perdendo tempo in bagno cantando canzoni e pettinandosi i capelli bagnati che non avrebbe asciugato,dato che odiava profondamente l'aria che emanava l'asciugacapelli,li lasciava sempre bagnati,si sarebbe asciugati con il passare delle ore.
Aveva una maglia del fratello,grande e blu,a tre quarti,che le ricoprivano solo parte della coscia superiore non arrivando nemmeno al ginocchio.

Dovette mettere molta crema sulle gambe e in faccia,visto che si era addormentata al sole ed ora sembrava un'aragosta

"Cazzo brucia" urlò la ragazza sottovoce non volendo disturbare il fratello.

Si fece delle foto e le inviò ad Ester e per sua fortuna ci mise poco a rispondere

Esterina del mio cuore<3:
Un pomodoro è meno rosso tesoro,che cazzo hai fatto

Yuri:
Diciamo che...mi sono addormentata per qualche ora al sole in spiaggia

Esterina del mio cuore<3:
Qualche ora eh?

Yuri:
Eddaiiii

La ragazza decise che poteva bastare,ed usci dal bagno con ancora i capelli semi bagnati per mangiare,non aspettandosi certamente di sbattere la propria testa contro il petto di un ragazzo un po più alto di lei

Cazzo
Cazzo
Cazzo
Cazzo
Cazzo
Cazzo

"Cazzo" disse Yuri parlando ad alta voce,quando si allontanò dalla figura per osservarla e scusarsi.
Non si preoccupò minimamente della figura di merda fatta,ma si stava maledicendo mentalmente per essere uscita fuori dal bagno.

Il castano era proprio davanti a lei che l'osservava con un sorrisino infame

"Che c'è?" Inziò il ragazzo avvicinandosi alla figura opposta,mentre quest'ultima rimaneva immobile sul suo posto incapace di rispondere per lo spavento ma anche per la sua comparsa dal nulla
"Il sole ti ha dato alla testa mh?" Disse il ragazzo sfidandola e guardandola insistentemente negli occhi,senza preoccuparsi di essere nel bagno di casa del suo migliore amico,con la sorella,per di più mezza nuda.

Si perse negli occhi della ragazza,ammirando la sua bellezza più da vicino,visto che l'ultima volta non fu abbastanza
"Da..da quando sei a casa?" cercò di parlare la ragazza,maledicendosi sempre di più per balbettare
"Che carina che sei;balbetti pure. Ti faccio quest'effetto?" parlò il moro accarezzando i capelli della ragazza
"Quale effetto?" Disse la ragazza distogliendo per mezzo secondo il contatto visivo,mandando giù il nodo in gola.
Il ragazzo allora si avvicinò all'orecchio della ragazza soffiandoci sopra,avvicinandosi con la testa nell'incavo del collo della ragazza minuta,soffiando anche su di esso,lasciando un leggero bacio,cio comportò una serie di brividi sulla schiena,sulle braccia della ragazza,che chiuse gli occhi e sospirò senza pensarci,ma subito dopo allargò gli occhi pensando alla seconda cazzata appena compiuta in pochi minuti

"Questo,questo effetto" disse il ragazzo sorridendogli,allontanandosi e dandogli le spalle per uscire dal bagno,lasciando la ragazza sola,sconvolta e pesantemente imbarazzata.

𝙄𝙣 𝙡𝙤𝙫𝙚 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙖𝙩 𝙨𝙤𝙢𝙚𝙩𝙝𝙞𝙣𝙜 𝙤𝙛 𝙉𝙚𝙬 𝙔𝙤𝙧𝙠/𝙅𝙅𝙆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora