Mabuti e Lalaki

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(revisionato)

Charlotte Pov.

Non capisco dove mi trovo, sono, in una foresta, ma dove, poi è tutto così strano, sono come intrappolata in un cerchio.

Davanti a me c'è un paesaggio innevato con delle betulle spoglie, alla mia sinistra c'è un prato rigoglioso con degli dei peschi con le foglie verdi e i primi boccioli, dietro di me il prato è rigoglioso, con tanti fiori e ci sono dei ciliegi con dei frutti maturi e alla mia destra il letto d'erba è comperato da uno strato di foglie variopinte e si riesce ad intravedere qualche fungo e poi delle querce rosse che si stanno spogliando della loro chioma.

Pare che le stagioni siano unite tra loro, sento due mani sulle mie spalle, mi volto e vedo le figure di due donne identiche tranne che per alcuni particolari: la prima ha i capelli neri, gli occhi rossi e un lungo abito color ebano, mentre la seconda ha i capelli bianchi, gli occhi come il cielo è un lungo abito uguale a quello dell'altra però bianco.

" Chi siete?" La ragazza con gli occhi azzurri risponde:" Io sono Mabuti." Ha una voce eterea, poi prende parola la ragazza dagli occhi sanguigni:" Io sono Lalaki: la sua gemella." Ecco il perché di questa somiglianza:" Dove siamo? Fatemi capire. Vi prego " Lalaki sorride:" Dammi la mano e lo scoprirai." Io sto per farlo ma Mabuti mi blocca:" Ferma! Dai la mano ad anche a me."

Io obbedisco alla creatura che inizia a parlare:" Vedi cara, tu sei in un limbo, è per questo che devi tenere anche la mia mano. Tu sei nell'equilibrio, non puoi stare con una sola di noi, ma per forza con entrambe: io e Lalaki siamo due facce della stessa medaglia e, alla nascita di un essere umano, un vampiro, licantropo o qualsiasi altra creatura una di noi comparirà, ma solo una.  Ma in questo caso siamo in due,  in milioni di anni è la prima volta che succede ciò: non riusciamo a capire a cosa tu sia destinata." Poi prende a parlare la sorella:" Noi sappiamo qualcosa, però è talmente sfocato che non è ancora il momento che tu sappia. L'unica cosa che si può fare è lasciare che il tempo abbia il suo corso, senza mettergli fretta: dato che le conseguenze potrebbero riversarsi sul mondo intero " Un sussurro esce dal mio bocca:" Quindi, potrebbe esserci il caos."

Dalla bocca di Lalaki esce una inquietante, la sorella la zittisce nell'immediato:" Lalaki! Non c'è nulla da ridere è una cosa seria!" Lei smette prendendo a parlare :" Mabuti, sorella mia comprendimi per una volta, la disperazione, il caos: sono pane per i miei denti. " Mabuti risponde:" Il caos, rammenta che per noi è un serio problema: non dobbiamo mantenere l'equilibrio nei destini delle persone."

È tutto strano, non ci capisco nulla:" Ma quindi siete voi a scegliere il destino delle persone?" Mabuti risponde:" Come giá ti abbiamo detto sì, è cosí." Immediatamente mi fermo e dico con rabbia:" Perché avete affidato a me questo destino?!" Questa volta è Lalaki a rispondere:" È qui che ti sbagli cara. Noi per te non abbiamo scelto assolutamente nulla il tuo destino lo stai costruendo da sola: almeno per il momento."
Subito abbasso il capo:" Allora probabilmente non sarò più io artefice del mio destino."

Le prendo nuovamente per mano e riprendiamo a camminare, però ora ce silenzio e mi accorgo che stiamo camminando in un posto strano, è un corridoio, dove compaiono nuovi quadri ogni secondo, è tutto così... strano.
Mabuti dice:" Immagino tu ti stia chiedendo cosa sono quei quadri: essi sono il destino che abbiamo scelto per le persone. Quelli più sfocati sono dei neonati, perché certo, noi diamo loro un destino, ma alla fine sono loro a scegliere con quale delle due stare, noi esistiamo da sempre, siamo state le prime cose ad essere create, conosciamo la storia a memoria poiché siamo state noi a crearla. So che tutto questo ti sembra pazzesco, ma è vero, è la pura e semplice verità, quella più trasparente."

Wow, quando parlano sono così chiare, ma allo stesso tempo comprenderle è cosí difficile, chissà, ma aspetta:" Ciò vuol dire che qui non c'è un mio quadro, Lalaki mi risponde:" Non è esatto un tuo quadro c'è ma si entrambe le pareti ed è completamente bianco." Poi si blocca:" O almeno lo era." Le gemelle si lanciano un'occhiata preoccupata e poi con le mani mi coprono gli occhi.

Io mi sveglio di soprassalto, ho sognato tutto, era solo un'illusione, o forse, loro hanno detto che apparivano alle persone. Forse mi sono apparse in sogno: cerco di scacciare questi pensieri, ho già troppe motivazioni per pormi dei punti interrogativi, so che è meglio per la mia sanità mentale che io non me ne ponga altri.

Lentamente mi alzo dal letto, mi sento bene e ora che ci penso sento anche un buon profumo, mi volto e davanti a me sul comodino c'è una cloche, la apro, al suo interno c'è una brioche con la crema e un bicchiere di latte, poi anche un biglietto:

Mi raccomando, mangia tutto ciò che ti ho dato, c'è qualcuno che ti vuole e temo tu abbia capito chi, mi dispiace di non essere riuscita a proteggerti, ti ho lasciato nel bagno ciò che lui vuole che indossi, lascia qui tutto ciò che hai, a parte se vuoi il cellulare e magari un blocco da disegno con la cancelleria, i gioielli i soldi e i vestiti lasciami in stanza è il massimo che puoi portarti.

Baci Helen.

Vi prego, ditemi che è solo un sogno, mi ha trovata, non posso più fare nulla, devo rassegnarmi. Mangio ciò che mi ha dato è vado nel bagno, appoggiato sull'alto termosifone vedo una busta per abiti e una scatola da scarpe, sposto le cose appoggiandole sul letto e torno nel bagno e mi faccio una doccia, dopo essermi lavare e distesa i nervi per quel che ho potuto esco dalla doccia e mi avvolgo in un'asciugamano di spugna bianca, poi mi asciugo i capelli lasciandoli sciolti e indosso ciò che mi ha detto, ovvero un'abito bianco, con un leggero scollo che lascia le spalle nude e una gonna stretta in vita che andando in giù si allarga leggermente e delle scarpe col tacco bianche, poi prendo uno zaino dove metto dentro il mio blocco, l'astuccio, il pacco da 40 Carandage che avevo portato a scuola e il cellulare con il caricabatterie e poi, con le lacrime che minacciano di uscire dei miei occhi vado dal mio predatore.

Ciao Angiolettiiiii😇😇😇😇
Come state, spero bene, se per voi non è un problema ditemi come vi sembrano questi due nuovi personaggi, prima di lasciarvi andare vi chiedo quattro cose.
Se vi va mettete una stellina🌟🌟🌟 commentate✍✍ condividete🚶🚶 e seguitemi🏃🏃.
Baci😘😘

la ragazza con le catene che non sa di avereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora