"Ieri l'ho rivisto!"
Harry guardò difronte a sé, nel mentre scriveva quelle righe sul suo diario: un piccolo bloc-notes di colore nero.
"Dopo tanto tempo, finalmente il destino ci ha fatto rincontrare. Non so come mai Draco si trovasse lì e come ha fatto a sapere che ero proprio in quel locale, ma è successo."
Il suo battito cardiaco sembrava in punto di esplosione. L'ansia, mischiata con l'emozione era micidiale.
"Quando mi ha parlato, quando mi guardava con quei suoi occhioni grigi ho provato una forte emozione, qualcosa che non avevo mai sentito in tutta la mia vita.
Quell'uomo è veramente letale: è capace di tirarmi fuori tutta una serie di sentimenti contrastanti: amore, rabbia, mancanza, tristezza. Perché mi sento così?
Ma sopratutto perché Malfoy sta diventando la mia più grande ossessione?"
Harry fece un grosso respiro per poi chiudere con un colpo secco l'agendina: qualcuno stava per entrare dentro la stanza.
"Harry!" Hermione che viveva assieme alla moglie alla Tana lo scrutò con aria interrogativa. "Non vieni a fare colazione? E poi che cosa ci fai qui?"
"Stavo cercando alcuni documenti da portare dopo in ufficio, niente di importante, Herm: adesso arrivo!"
Disse con un sorriso.La donna dai capelli lunghi, mori e ribelli sorrise leggermente.
"Ok, ti aspettiamo!"
Harry sorrise per poi ritirare fuori il suo quadernino e sospirare ad occhi chiusi.
Qualche istante più tardi, riprese a scrivere.
"Oltretutto ieri, mentre eravamo vicini, l'uno difronte l'altro, ho negato tutto: non avevo nessuna intenzione di ammettere i miei sentimenti, non avevo nessuna voglia di dimostragli che si, io ero lì per lui, perché dentro di me speravo con tutto il cuore di rivederlo.
Perché quel biondino dagli occhi grigi sempre in tempesta mi sa emozionare così tanto?"
Dopo pochi istanti il moro decise di chiudere i pensieri, almeno per un pò dirigendosi così in sala da pranzo per la prima colazione. Appena entrato, tutti gli occhi si puntarono verso di lui.
"Beh? Che cosa succede?!"
Hermione si avvicinò a lui.
"Sicuro di stare bene?" Chiese con premura ed una nota di paura nella voce.
Harry sbuffò spazientito.
"Sì, te l'ho detto, sto bene! Perché insisti?"
"E tu perché reagisci così? Era solo una semplice domanda!" Rispose la donna alquanto nervosa.
Harry alzò gli occhi al cielo per poi guardare Ginny che da quando era stata respinta era molto triste.
Harry era veramente dispiaciuto per tutto ciò, ma che cos'altro avrebbe potuto fare?
"Herm sto bene, davvero! Scusate, ma adesso devo andare. La colazione la farò fuori casa. Ci vediamo a lavoro, Ron!"
A quel punto Harry si smaterializzò al Ministero della Magia, diretto nel suo ufficio per poi chiudersi dentro con un Sigillium.
"Cazzo!" Gridò Harry per poi tirare fuori il suo diario e rileggere tutto.
Draco Malfoy era diventato una fissazione!
All'improvviso, una chiamata lo fece sussultare come non mai: Michael lo stava chiamando.
L'ex Gryffindor guardò a lungo il display, non sapendo che cosa fare, ma poi decise di rispondere, dato che non poteva certo tirarsi indietro, almeno non ora!
"Sì?"
"Harry! Stai bene?"
Quella domanda lo spiazzò alquanto.
"Sì, perché?" Chiese confuso.
"Beh, perché ieri sera dopo lo spettacolo sei scappato senza dare nessuna spiegazione e quindi volevo capire che cosa poteva essere successo."
A quel punto il suo battito cardiaco, si fermò.
Harry non sapeva davvero che cosa rispondere.Cosa doveva dirgli?!
"Harry ci sei? Sei sempre lì?"
"Sì, sì, scusami davvero Michael è che ieri sera ero davvero molto stanco e quindi sono scappato via. Ma oggi sto bene!"
"Meglio così! Allora ti aspetto alla solita ora, d'accordo?" Chiese con un sorriso.
"Certo, Michael! A dopo, ciao!"
"Ciao, Harry!" Disse rispondendo al sorriso.
Appena il giovane ragazzo riattaccò, Draco lo guardò con una certa tensione addosso.
"Allora?! Che cosa ti ha detto?!"
"Dice che era solo molto stanco, ma è evidente che sta dicendo una bugia!" Michael camminò davanti alla propria scrivania per ritornare vicino alla sedia e poi, guardò attentamente il suo capo. "Draco che cosa è successo ieri sera? Posso saperlo per cortesia?"
A quel punto il biondo sospirò piano, per poi guardare il suo assistente con serietà.
"Non ho resistito all'impulso e mi sono fatto scoprire: Harry sa che frequento questo locale, ma non ha idea di come ci sia arrivato. Non ha nessun sospetto sul fatto che questo posto sia mio e non immagina nemmeno di te, non sa certamente che io e te ci conosciamo benissimo, che sei il mio assistente."
Draco fece una pausa per mettersi a sedere e poi riprese.
"Non oso immaginare però come sarà la sua espressione quando lo verrà a sapere, perché prima o poi lo dovrà scoprire!"
Michael stava per aprire bocca per consolarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene, quando improvvisamente, senza nessun preavviso, qualcuno aprì di scatto la porta dell'ufficio e la persona che si manifestò difronte a loro, altri non era che proprio Harry in persona.
In quel momento sia Draco che Michael, restarono completamente immobili, con il respiro mozzato ed i muscoli pesanti. L'espressione dell'ex Gryffindor non prometteva niente di buono.
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Drarry ~ The man of my life [MPREG]
FanfictionLa vita di Harry cambia totalmente il giorno in cui costretto dagli eventi rincontra/si scontra con Draco da prima il suo peggior nemico e poi infine, la sua più grande ragione di vita. Ma di che cosa stiamo parlando? NB: in questa storia viene trat...