Capitolo 8

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Quello che mi ha detto Oliver è scioccante, non posso credere che mio padre abbia fatto questo alla sua famiglia, ammiro il fatto che lui voglia uscire da qui per andare a conoscere suo padre, però non sa ancora come fare...
Sommersa dai pensieri arrivo nella mia stanza, e solo dopo qualche minuto mi accorgo che Kiara è sotto le coperte che piange
«Kiara che succede, esci fuori da lì...»
Non ricevo alcuna risposta e decido di andare a tirarle la coperta, potrebbe soffocare
«Kiara cos'è successo, dai forza, sai che io ti posso aiutare...»
«Non voglio più stare qui, odio tutto, odio il signor Smith, e odio tutti!»
Dice alzandosi lentamente dal letto, appena vedo i lividi sul braccio e sulla sua fronte mi avvicino a lei
«Kiara cos'è successo? Chi ti ha fatto questo?»
«Odio tutti, non voglio più stare qui!»
«Kiara calmati, dimmi cos'è successo, perché hai questo livido sul braccio?»
«Ero nel corridoio con Daphne e all'improvviso è arrivato Robert, mi ha strattonato e mi ha portato con la forza a fare i test, che avevo già fatto...»
«E sulla fronte? Sempre Robert?»
«No... Stavo uscendo dalla stanza e Henry mi ha fatta cadere, poi mi ha presa in giro dicendo che sono brutta per questo i miei genitori non vogliono tenermi e mi hanno portata qui...»
«Cosa? Risolverò io.»
E me ne vado lasciandolo sola...

Mentre mi dirigo verso l'ufficio di mio padre vedo Evie e Oliver che mi fermano
«Cos'è successo Meave?»
«Devo risolvere una cosa con Smith»
«Cosa? Cos'è successo?»
«Dopo essermene andata, quando sono arrivata nella mia stanza ho trovato Kiara piangere sotto le coperte...»
«Perchè? Ha saputo di Smith?»
«No, Robert prima l'ha strattonata e l'ha costretta a fare di nuovo i test, penso che centri con Smith, e poi Black l'ha fatta cadere... È piena di lividi»
«Cosa? So che non me lo direte, ma cosa c'è da scoprire su Smith?»
Chiede Evie, ovviamente lei non lo sa ancora,
«Te lo dico più tardi, ora vado da lui»
«Meave cosa ti aspetti che ti dica?
'No è solo che ho intenzione di adottare Kiara per sostituirti però visto che e speciale le faccio test in continuazione, magari le passa la cosa che la rende speciale...' non ti dirà questo, ti spedirà via a calci, nonostante tu sia sua figlia...»
«Oliver ha ragione ragione, ormai ti tratta come se fossi una di noi, perché lo sei, ma non ti tratta più come sua figlia... Non puoi andare lì, ti manderà lì... Non ci sei mai stata ma ti assicuro che è un posto orrendo»
«E cosa dovrei fare, non sopporto vedere Kiara così...»
«Andiamo a parlare prima con Black, non dirà niente però noi ci speriamo, no?»
«No Oliver, non voglio crearvi problemi, ci vado io»
«Stai scherzando è da sempre che Black ci crea problemi, si crede superiore solo perché Smith una volta, quando era piccolo, ha detto a tutti 'Questo bambino è più speciale di voi, voglio che lo rispettiate'... idiota»
«Forza Meave andiamo»
Insieme ci dirigiamo verso la stanza di Black

«Oh ero sicuro che sareste venuti... Ma nel gregge manca una pecora, dove Mitch?» dice sottolineando il nome del fratello di Oliver
«Caso mai il gregge siete voi» dice Evie indicando verso i ragazzi nella stanza di Black, lo seguono dapertutto, come cani...
«Cara Evie la mia non era un' offesa... Comunque, che ci fate qui? Ah no aspetta lo so, siete venuti per quella capra orfana?»
«Capra sarai tu, e ti ricordo che orfani qui lo sono tutti, anche tu Black, ti ricordi ciò che hanno detto i tuoi, perché io me lo ricordo...» Evie sa tutto di tutti qui, Black non può fare e se dire niente davanti a lei, sa sempre la risposta giusta da dare a tutti
«Si me lo ricordo non c'è bisogno che me lo dica tu, comunque non tutti qui sono orfani, ti ricordo che il paparino della tua amichetta è proprio in fondo al corridoio, non è così Meave...»
All'improvviso Oliver che poco fa era proprio dietro di noi, va davanti a lui
«Perchè ce l'hai sempre con lei Black, cosa ti infastidisce, il fatto che ora sia arrivata la figlia di Smith ha fatto in modo che lui si dimenticasse di te? Ti consideri non orfano solo perché lui ti ha preso sotto la sua ala, ti ha fatto diventare una specie di capo, ci tengo a dirti che se lui ti avesse voluto aiutare non saresti stato qui per tutti questi anni, lui odia quelli come noi, ci odia così tanto che sarebbe capace di ucciderci»
«Così come ha ucciso la tua mammina e il tuo paparino, avrebbe dovuto ucidere anche te e tuo fratello, siete delle pulci»
«I miei non sono stati uccisi, so la storia meglio di te, la pulce qui sei tu, sei così stupido che ti sei fatto prendere in giro da Smith, cos'hai sperato? Che un giorno ti facesse uscire da qui, credimi che non lo farà... So benissimo che hai fatto ciò che hai fatto per farci venire qui, cosa vuoi?» Black si gira verso i suoi amici
«Voi potete andare, aspettatemi vicino all'ufficio della signora Catherine»

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