Come può Smith portarlo lì, è stata colpa di quel tizio...
«Oliver cosa faremmo ora? Non potremo continuare e per di più Henry soffrirà per non so quanto tempo...»
«Lo terrà lì qualche giorno, comunque lui sapeva che sarebbe successo qualcosa per questo mi ha detto come prepararla... Dobbiamo solo prendere quella cosa dall'ufficio di Smith»
«La vostra Evie ha un'idea... Adesso Smith è di sotto con Henry, andiamo ora»
«Ragazzi è pericoloso, facciamo andare solo Meave, se entra Smith nell'ufficio lei inventerà qualcosa...»
«In che senso io? Non posso, non so mentire, mi scoprirà, ci scoprirà, ci manderà di sotto con Henry, non posso»
«Meave! Smettila, se ci andiamo noi non ci crederà mai, a te si però»
«Ve bene, ma se entra Smith che gli dico?»
«Qualsiasi cosa basta non menzionare Henry»
«Oh ok...»
Mi dirigo verso l'ufficio di Smith, per fortuna la porta è aperta e non c'è nessuno, lentamente mi avvicino alla pianta sulla sua scrivania, prendo una foglia e la stacco dopo di che la metto nella tasca, mi avvio verso il corridoio ma proprio mentre sto per uscire appare mio padre
«Che ci fai qui?»
«Ti stavo cercando soltanto, volevo dirti una cosa...»
«Ok dimmi, ma presto che non ho tempo»
All'improvviso vedo passare Daphne, Evie ed Oliver che indicano la mensa e poi la loro pancia
«Allora?...Meave»
«Giusto, la mensa, il cibo... È pessimo...»
«Cosa? In tutti questi anni nessuno si è mai lamentato»
«Beh ma io si, non è salutare, si mangiano cibi con troppi grassi, magari qualcosa di più salutare andrebbe bene...»
«Meave non ho tempo, se vuoi parla con la Signora Catherine, ora vattene.»
Faccio come ha detto e mi allontano dal suo ufficio...
«Brava! Ce l'abbiamo fatta! Ora andiamo»
«Cavolo!»
«Cosa succede Oliver?»
«Dobbiamo andare nella stanza di Henry, solo lì possiamo... Ma quando mi ha detto come fare non aveva pensato che avrebbe avuto un nuovo compagno di stanza...»
«Giusto... Il nuovo ragazzo... Come faremo?»
«Dobbiamo fare in modo che non entri nella stanza circa due ore...»
«Ho un'idea, Evie e Meave vanno da lui con la scusa di volerlo integrare nella grande casa, e noi due ne approfitteremo per fare la 'pozione'...»
«Bella idea forza Meave andiamo da lui»
«Ok...»
Ci dirigiamo verso la stanza di Henry e... Alek mi sembra si chiami
«Non ti devi preoccupare, Daphne non ti ruberà Oliver, non vuole stare lei con lui perché gli interessa, ma perché sono gli unici a sapere come fare quella roba, non è interessata a lui, e neanche lui a lei»
«Cosa? No ma io non ho pensato nulla, non...»
«Scherzi vero? Ormai mezza casa ha che gli piaci, e si dice che anche lui piace a te...»
«Cosa? No, non...»
«Ti consiglio di non dire ciò che non pensi, qualcuno potrebbe sentirti e potresti ferire Oliver»
Non faccio in tempo a rispondere perché siamo già arrivate nella stanza di Henry...
«Alek! Ciao io sono Evie e lei è Meave»
«So benissimo chi siete, siete quelle che erano insieme al tizio che si è messo a urlare contro di me e poi ha picchiato un tipo, cosa volete?»
«Nulla, volevamo dirti che ci dispiace per come si è comportato il nostro amico e per scusarci volevamo chiederti se ti va di venire a fare un giro con noi per la Grande Casa, ti faremo conoscere tanta gente...»
«Non parlarmi come se avessi cinque anni, non vengo comunque, Smith mi ha già fatto conoscere abbastanza...»
«Infatti proprio per questo, molti hanno un'idea di te strana, andiamo a mostrargli che non è così...»
«No. Comunque ho una domanda per voi... Sapete per caso chi è la figli di Smith, quella che il tizio che ora ha il naso rotto ha menzionato?»
«Sono io, perché?»
«Ho cambiato idea, voglio parlare ma solo con lei» dice indicandomi
«E io no?»
«No!» dice a Evie mentre ci allontaniamo dalla stanza,questo ragazzino sembra tanto ma tanto scorbutico
«Allora... Cos'è che vuoi dirmi?»
«Perciò tu sei la figlia di Smith? L'unica?»
«A questo punto non so più se sono l'unica o meno...»
«Non lo sei... Io sono l'ultimo figlio di Smith...»
«Cosa? Scusa puoi dirmi quanti anni hai?»
«Dieci...»
«Questo vuol dire che... Non ci credo»
«Che ha tradito tua madre? Ha tradito anche mia madre, ha tradito anche la madre di un' altro ragazzo, che si trova qui dentro, sapevo da tempo di te, però dell'altro figlio no, non so chi sia ma voglio trovarlo...»
«Noi... Noi due siamo fratelli?»
«Fratellastri per la precisione»
«No cioè, mi puoi dire di preciso cos'è successo tra tua madre e mio padre?»
«Ok... Undici anni fa mia madre ha incontrato tuo padre, lui dice di essersi innamorato, però non ci metterei la ma mano sul fuoco, tuo padre era già sposato con tua madre e tu eri già nata, mia madre non sapeva avesse già una famiglia e lo ha scoperto solo quando io avevo un anno, lo ha lasciato ma lui ha continuato a cercarla, quando avevo cinque anni sono venute delle persone a casa mia, mi hanno collegato a dei macchinari e quando finirono dissero a mia madre che sono speciale, mia madre li ha mandati via e ha iniziato a fare le valigie, prese poche cose, e da New York ci siamo trasferiti in North Dakota, siamo stati lì fino a quando sono arrivato qui, il giorno in cui Smith ci ha trovati, mi ha preso, io ora sono qui mentre mia madre è in una scatola buia sotto terra con un foro in testa... Abbiamo passato otto anni a nasconderci da mio padre, ma nonci siamo riusciti, è morta davanti a me... Ho capito che arrivando qui incontrerò i suoi figli, ovviamente anche voi lo odiate, diciamo solo che voglio chiedere a te e all'altro ragazzo di aiutarmi a vendicarmi, ma non in modo normale come un bambino di dieci anni, vendicarmi sul serio... Se non accetti ok, posso fare da solo»
«Meave! Meave! Ce l'abbiamo fatta!»
Vedo Evie, Olive e Daphne correre verso di me
«Ce l'abbiamo fatta! Andiamo!»
«Cosa? Ora?»
«Ovvio! Vuoi aspettare che soffri ancora?»
«Ma forse Henry vuole tenerlo per lui... Forse...»
«Meave io gli ho parlato, lui ha le idee chiare, ora muoviti»
«Va bene... A dopo Alek»
Ci dirigiamo verso la mia stanza, lì c'è Kiara, come sempre è triste...
«Kiara! Come stai?»
«Bene... Cos'è successo?»
«Nulla... Ehm... Io ho sete, voi volete un po' d'acqua?»
«Si dai portaci dell'acqua...»
Oliver va verso il piccolo armadio in cui teniamo l'acqua e girandosi di spalle mette il contenuto della boccetta nel bicchiere di Kiara...
«Oh mi sono ricordata che dobbiamo andare da Mitch, andiamo, a dopo Kiara...»
Usciamo dalla stanza e tiriamo un sospiro di sollievo
«Cavolo... Finalmente, sono state delle settimane orrende»
«Già... Ora dobbiamo vedere se funziona, Daphne quanto ci mette a fare effetto?»
«Tre o quattro ore... Speriamo vada bene...»
«Speriamo... Ora andiamo...»
«Io non vengo, vado a vedere quanto ha intenzione Smith di tenere Henry lì»
«A dopo Daphne»Il giorno dopo
“Meave! Meave! Aiutami! Non farmi prendere da loro! Non voglio andare!”
È da sta mattina che sento continuamente le grida di Kiara, mi pregava di tenerla con me, di andare con lei, qualsiasi cosa pur di stare con me... Piangeva, l'ho vista dalla finestra della Grande Casa, nella macchina, guardava solo verso di me...
«Meave non tormentarti, non è colpa tua, lo hai fatto per aiutarla...»
«Oliver ma lei voleva stare con me, nonostante il dolore che provava ogni giorno, voleva stare con me...»
«Ascolta, forse molto presto la riporteranno qui, forse troveremo un modo per uscire...»
«Non sarà così, se scoprirà cosa ho fatto mi odierà...»
«Smettila, se Henry ti sentisse ci rimarrebbe male, penserebbe che non gli siamo grati per ciò che ha fatto, Meave abbiamo fatto una cosa giusta, lei è la più piccola qui dentro, quella che soffre di più, l'abbiamo aiutata, avrà delle amiche, vivrà normalmente...»
«Spero solo stia bene...»
«Se non starà bene adesso, starà bene in futuro...»
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Distanti Un Miglio
Romansa"Questa non è una casa, è l'inferno, non siamo figli di nessuno, nessuno ci vuole, siamo maledetti, tu sei stata salvata, pensi di essere protetta, ma non è così, pensi che lui ti protegga... a dir la verità è da lui che devi proteggerti. Se non ci...