Capitolo 6

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Oggi mi sono svegliata di buon umore, al contrario di Kiara, sembra triste...
«Kiara che succede? Perché sei triste?»
«Non sono triste, va tutto bene...»
«Non ti credo, dai dimmi la verità»
«...oggi è il mio compleanno...»
«Cosa? Perché non mi hai detto niente?»
«Perchè non ti sarebbe interessato così come non interessa a nessuno...»
«Non è vero, qui tutti dicono che vorrebbero conoscerti, però tu non esci mai da questa stanza»
«Meave non avrei motivo per uscire, nessuno vuole essere mio amico...»
«Non è così, e te lo dimostrerò»
Non capisco perché pensa questo, anche Daphne ha detto che vorrebbe conoscerla però Kiara non esce mai dalla stanza...
Dopo un po' si aprono le porte, andiamo nella mensa e dopo di che a fare i test, quando entro nella sala dei test stranamente c'è anche mio padre, purtroppo non posso più fargli vedere quanto sono stupida...
«Forza Meave siediti qui che iniziamo, legati i capelli»
Dice uno degli assistenti e così faccio, mentre procediamo con i test mi viene un'idea geniale
«Papà...»
«Ti ho detto i giorni scorsi che qui non devi dirmi papà, altrimenti la gente penserà che faccio favoritismi»
«Ok... Comunque posso chiederti un favore?»
«Come ho detto... Non faccio favoritismi soprattutto perché sei mia figlia.»
«Ero... Ero vostra figlia, così avete detto, comunque, non è molto ciò che voglio chiederti, solo se possiamo organizzare una piccola festa di compleanno...»
«Qui non si festeggiano compleanni»
«Dai, già qui ci si annoia tutto il tempo, almeno una volta...»
All'improvviso entra mia madre...
«Che succede qui?»
«Meave vuole fare una festa di compleanno»
«Ma non è il tuo compleanno, quando lo sarà la festa si farà»
«Perciò per te la mia festa si può fare?»
«Direi proprio di si»
«Meghan ma stai scherzando, lo sai che qui non si fanno feste»
«Ma per lei si»
«Ok ascoltate, per una volta fate finta che voi mi vogliate ancora bene, fatemi questo favore dai, se mi fate fare la festa per una mia amica allora vi prometto che non ci saranno feste neanche per me»
«Così hanno saputo che sei mia figlia e ti usano, ingenua...»
«Non mi usa nessuno, dai...»
«Ok, Josh solo sta volta...»
«Va bene»
Nel frattempo i test sono finiti e mentre sto per uscire mi bloccano
«Meave per chi è la vesta?»
«Per la mia compagna di stanza»
E me ne vado senza lasciarli dire nient'altro...
Vado a controllare che Kiara sia nella sua stanza e dopo di ché vado da Evie
«Evie oggi è il compleanno di Kiara le organizziamo una festa»
«Bella idea, ma qui le feste sono proibite»
«Lo so ma ne ho parlato con i miei... Ah no scusa hanno detto che devo chiamarli signori Smith... Comunque ne ho parlato con loro e li ho convinti»
«Cosa, ma è fantastico, comunque non dirlo in giro, alcuni ne potrebbero approfittare...»
«Tranquilla non sono così stupida»
«Allora dai riuniamo tutti in... Dove scusa? Nel corridoio non si può fare...»
All'improvviso arriva la signora Catherine
«Meave la signora Smith mi ha messa al corrente di ciò che programmate, ho già avvertito la cuoca per la torta...
Ho sentito che non sapete dove discutere della faccenda, se volete il mio consiglio, potreste riunire tutti nella mensa, io mi occuperò di intrattenere la piccola Kiara»
«Grazie signora Catherine...»
Dice Evie e dopo di ché andiamo a chiamare tutti nella mensa
«Meave non dire che grazie agli Smith possiamo fare la festa, di che la signora Catherine si è affezionata a Evie e vuole che lei sia felice ok?»
«Certo»
Dopo un po' arrivano tutti in mensa
«Ragazzi, oggi è il compleanno di Kiara, lei è triste però, perché si sente sola, perciò con l'aiuto della signora Catherine le organizzeremo una piccola festa...» Dice Evie...
Sono tutti d'accordo tranne un ragazzo che si alza in piedi e con aria superficiale si rivolge a Evie
«Evie come mai per lei c'è una festa e per gli altri non può esserci? Cos'è questo, ci sono delle preferenze qui dentro per caso...»
«No Black, non ci sono preferenze, Evie è la più piccola qui dentro, la signora Catherine e alcuni di noi vedendola molto triste abbiamo pensato questo»
«Ti ricordo che il capo qui non è la signora Catherine, ma è Smith, appena lo saprà sai cosa succederà»
«Smith è al corrente di tutto ciò, tu non devi preoccuparti Black»
«E chi lo ha messo al corrente, la sua figlioletta per caso, aspetta dov'è, ah eccoti, cosa dice il tuo paparino... È d'accordo?»
Dice indicando me nel tavolo infondo alla mensa
«Non devi chiederlo a me, io non sono più sua figlia... Ma perché ti fai tutti questi problemi?»
«Perchè... Perché non voglio che finisca come l'ultima volta, quando la signorina Evie ha voluto fare la crocerossina»
«Non finirà proprio in nessun modo, questa festa è per il compleanno di Kiara, però ognuno qui dentro può vederla come la propria festa, tutte le feste che non avete fatto, tutti questi anni, le potreste riunire in questa festa, sarà la festa di tutti, non solo si uno di noi...» non so come abbia trovato il coraggio di dire tutto questo, di solito vado in ansia quando devo parlare davanti a troppe persone e soprattutto più grandi di me...
Tutti annuiscono con la testa e sembrano essere d'accordo
«Hai visto Black... Una dodicenne è più intelligente di te»
Dice Evie scendendo dal tavolo su cui era salita prima,
«Forza ora mettiamoci al lavoro, la festa si farà qui»
All'improvviso tutti iniziamo a prendere delle decorazioni da alcune scatole che la signora Catherine aveva messo lì poco prima.
All'improvviso Oliver viene verso di me
«Bella idea quella della festa...»
«Grazie ma l'idea non è mia...»
«Non dire cazzate, so che l'idea è tua, uno perché alla signora Catherine non le è mai importato se uno di noi è felice o triste e due perché neanche lei sarebbe riuscita a convincere Smith, però stai tranquilla, non lo dirò a nessuno»
E se ne va lasciandomi senza parole, non capisco come fa a sapere sempre tutto, ho capito che è intelligente ma sapere tutto di tutti è strano, ma anche figo...
Sono passate due ore e abbiamo finito tutto, tra un po' sarà pronta anche la torta perciò Evie va a chiamare Kiara e la signora Catherine mentre tutti ci mettiamo ordinati accanto ai tavoli che poco prima avevamo unito
All'improvviso le porte si aprono, siamo tutti pronti a dire "buon compleanno" quando all'improvviso entra il signor Smith...
«Tranquilli, sono solo venuto a controllare che tutto sia a posto poi me ne vado e vi lascio fare la vostra festicciola, ah comunque ricordate di ringraziare la signora Catherine, grazie a lei potete fare questa cosa inutile»
Dice e poi se ne va, per fortuna non ha detto niente, dopo che Evie mi ha detto di non dirlo a nessuno e dopo ciò che è successo prima con quel ragazzo ho paura che esca fuori il fatto che mi hanno fatto un favore...
All'improvviso entrano Kiara, Evie e la signora Catherine
«Buon compleanno Kiara!»
Gridiamo tutti in coro, appena vede tutti noi e le decorazioni che ci sono per tutta la mensa sulla sua faccia spunta un bellissimo sorriso...
Ci sediamo tutti a mangiare e chiacchere, non è una di quelle feste normali, con la musica eccetera, però devo dire che ci è uscita davvero bene .
La sera quando torniamo nelle nostre stanze, lei ha ancora lo stesso sorriso che ha avuto sul volto per tutto il tempo,
«Meave grazie per quello che hai fatto...»
«Io non ho fatto davvero nulla... Ho solo aiutato con le decorazioni e il resto»
«Ti ricordo che sei nella grande casa, e stai parlando con una ragazza che è destinata a vivere qui ancora per molto, io capisco molto in fretta, altrimenti non sarei qui, so che è grazie a te, sei una persona meravigliosa, grazie»
«Certe volte dimentico che le persone qui sono così intelligenti e astute... Non mi devi ringraziare, l'ho fatto perché non accetto che tu sia triste, Ah comunque ho qualcosa per te...»
Mi giro verso il mio piccolo armadio e da lì prendo il suo peluche e anche il mio, entrambi hanno dei fiocchi sopra
«Ecco questi sono per te, ho visto che ti mancava il tuo peluche e che ti piace tanto il mio, io non ho bisogno di lui, ecco te li regalo»
«Oddio ma come hai fatto a prendere il mio peluche...»
«Ho chiesto aiuto alla signora Catherine, è gentile, qualche volta»
«Grazie ma non che bisogno che mi dia anche il tuo»
«No no, tienilo, io non ho bisogno di un peluche»
Mi ringrazia ancora e viene verso di me ad abbracciarmi, è bello rendere le persone felici, se le vedi sorridere grazie a te, ti senti meglio...

Bene ragazzi e ragazze, il capitolo di oggi è più lungo del solito, ma dai non fa niente, ancora nessuna visual, non so con chi io stia parlando in questo momento, ma questi sono dettagli in più che non contano😂

Henry Black

Interpretato da Daniel Sharman

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Interpretato da Daniel Sharman

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