CAPITOLO 4

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Phillip

Mancavano ancora cinque ore e la mia continua vicinanza a casa mi faceva sentire a disagio, sia per il modo in cui me ne sono andato, sia per il modo di come mi sono comportato dopo. Ho fatto soffrire Vivi e ne sono cosciente, ma avevo bisogno di staccarmi da tutto. Lei era diventata troppo presente, mi sentivo soffocare, mi riempiva di troppe attenzioni, attenzioni che non meritavo fino in fondo, perché io non la volevo o meglio dire io la volevo in un modo diverso da come mi voleva lei. L'autobus si ferma per una sosta, così decido di scendere a sgranchirmi le gambe, anche perché mi aspetta ancora un lungo viaggio. Vado nel negozio e mi compro un pacchetto di patatine e una birra, il signore alla cassa mi guarda male, ma non dice niente. Ritorno al pullman e aspetto.
Devo essermi addormentato, perché sto vedendo l'insegna "BENVENUTI IN GEORGIA". Mi sento teso, cosa faccio? Vado li e cosa le dico? Anzi... Cosa dico a tutti quanti? Il mio comportamento è stato di merda e i miei non sanno neanche che sono a neanche mezz'ora da loro e che sto tornando a casa. L'autobus parcheggia. Scendo. Fa abbastanza freddo, controllo l'ora, sono solo le 7 di sera, mi sa che mi conviene andare da Mary's Caffè finché non si saranno fatte almeno le 8/9 perché tanto so che i miei non sono a casa e quindi mi dispiacerebbe piombare  all'improvviso e farmi trovare al buio nel salotto, anche perché a mia madre verrebbe un infarto.  Mi fece sorridere il pensiero di ricedere i miei. Ricordo che quando ero ragazzino ero una peste, ero il classico teppista, cosa che non è cambiata molto ma dettagli, e lei diventava pazza a cercare di stare dietro alle mie bravate. Una volta investii il gatto dei vicini quando avevo ancora 16 anni e avevo preso la patente da neanche un'ora.
Mi siedo e aspetto che Betty venga a servirmi. " Ma guarda guarda chi si fa vivo da queste parti, il vecchio Phill, o dovrei dire il chitarrista dei The King?"
"Betty, non sei cambiata per niente vedo" la sto squadrando e lei arrossisce sotto il peso del mio sguardo. Betty era una mia ex ma anche amica di Violet, solo che poi hanno litigato e tutto è andato a puttane. "Allora che cosa ti posta qui? O meglio dire chi?" È chiaro a chi si riferisce, però non mi va di parlarne "Allora mi chiedi che cosa voglio ordinare entro oggi?"

Vi consiglio di ascoltare Bird in a case- Spelles :)

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