CAPITOLO 9

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Violet.

Non sto capendo nulla, so solo che lo sto baciando e dio solo sa quanto mi piace. Le sue labbra, ci stiamo divorando di baci intensi. Solo ora mi rendo conto che lui è quello che voglio, voglio lui e solo lui.
Lui mi sta accarezzando la schiena, le gambe, la pancia ed è una sensazione elettrica, non so come definirlo, sento solo una fortissima carica elettrica nell'aria. Tutto sta andando benissimo, mi sento in paradiso, sono tra le sue braccia, lo sto baciando, accarezzando... Ma qualcosa non va, all'improvviso ho paura, ho paura di quello che potrebbe succedere, non sono pronta, non ora, no... Mi stacco da lui e mi siedo sul divano.
"Tutto bene? Che succede? Ho fatto qualcosa che non va?"
"Non posso. Non posso farlo."
"Fare cosa? Non stavano facendo nulla..."
"Phill non fare il finto tonto con me!" Sto cominciando a piangere, le lacrime scendono giù da sole, cominciano i singhiozzi. Ma perché cazzo piango?
"Hey hey hey! No, non piangere, vieni qui" dice e mi abbraccia forte a se. Mi sento sola, sola perché lui mi ha abbandonata, perché ha preferito gli altri a me, perché io lo amo e lui no. Lui era la mia alba nelle ombre del tramonto, ora è sono un'ombra che cerca di entrare dalla mia testa e farmi impazzire.
Non riesco a fermarmi, continuo a piangere, ma non ne so neanche io motivo! Mi sento così stupida, chissà che penserà... Ma chissene frega di quello che pensa!
Mi stacco da lui e lo guardo negli occhi.
"Tu. Sei tu la causa di questo mio dolore. Sei sempre stato tu, ma a te non è mai fregato nulla, figuriamoci. La povera Violet Green che si prende una cotta per mister popolarità! Sai che novità. Tutte lo sono"
"Non puoi incolparmi del fatto che ti piaccio!"
"No, ma posso incolparti del fatto che mi hai abbandonata qui! E senza neanche salutarmi! E ora torni dopo 6 mesi e mi baci? Ma riesci ad essere coerente con te stesso?!"
"Non so perché ti ho baciata! Sentivo l'impulso di farlo."
"Beh io ora sento l'impulso di mandarti via! Vattene! Non ti voglio qui!"
"Vuoi che me ne vada?! Davvero?! A me non sembrava due minuti fa!"
"Due minuti fa erano due minuti fa. Ora è ora. Vattene."
Ho smesso di piangere, ora ho il fuoco negli occhi, sono arrabbiata, triste, nervosa.

Chiuse la porta alle sue spalle e se ne andò.

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