'Se solo sapessero quale mostro si cela dietro questa ragazza.' Sheila inspirò forte lasciando che il fumo le uscisse dalle narici, lasciando che la nuvola sfocasse nell'aria della finestra aperta. Il suo corpo nudo, seduto al davanzale, guardando l'orizzonte grigio.
I segni violacei su tutto il suo corpo, le cicatrici, il sangue, il dolore.
Non era nulla in confronto a ciò che aveva seppellito dentro al proprio cuore.
Era il prezzo da pagare, soffrire, ossessionarsi al sesso e al dolore, amare la violenza, non volere altro. Tutto quello poteva togliere qualsiasi importanza al resto, a qualsiasi altra emozione.Sheila grattó la crosta sul proprio polso; Chara l'aveva legata col filo spinato la settimana prima. Stando attenta ai propri gesti si strappò il sangue secco, infilando l'unghia nella ferita, il dolore la penetrò con una fitta, il sangue prese a sgorgare.
Un brivido le passò lungo la spina, sorrise debolmente, sorrise per non piangere con la breve consapevolezza di essere solo una stupida ragazzina terrorizzata, padrona della sofferenza, carnefice del proprio cuore, autolesionista dipendente.
Non poteva farne a meno, ne aveva bisogno.Chara era pazza, Sheila a volte aveva paura di morire scopando con lei. Ma quella paura riusciva ad eccitarla, a farle sentire qualcosa, qualcosa di forte e piacevole.
Lei non sentiva più niente, non riusciva a sentire niente, solo la violenza.
Era cresciuta credendo di non valere di più, di non essere altro che un corpo, non voleva l'amore, non credeva nell'amore. Forse perché non sapeva di meritarlo, forse perché l'avrebbe spaventata a morte. Una morte molto più dolorosa ed orrenda, una morte terribile.Probabilmente anche Chara era così, si chiese, guardando la ragazza bere alcol, intenta a guardare chissà quale thriller splatter.
No, Chara non provava niente.
Solo quel piacere viscerale nel farla soffrire. Era sicura che se fosse morta, all'altra non sarebbe importato.
Si stavano solo usando, si erano comode l'un l'altra.
Chara godeva nel farla soffrire e Sheila godeva nel soffrire.
Altro non serviva. Non c'era amore, fedeltà, fiducia, amicizia. Tutto il loro rapporto serviva solo a soddisfarsi sessualmente.A volte mentre scopavano Sheila leggeva il suo disprezzo nello sguardo, quando accadeva si bagnava di più, iniziava a fremere e supplicare di più. Non poteva farne a meno, Chara era così eccitante. Altre volte mentre la scopava, Chara le diceva di odiarla, glielo ripeteva penetrandola e Sheila sorrideva, il dolore la faceva sempre sorridere, l'odio la deliziava.
Sapere di avere il potere di farsi scopare e godere immensamente, usando qualcuno che la odiava, avendo il potere su qualcuno che credeva di averne su di lei.
Era tutto un gioco di controllo il loro.
Un solitario che nessuno ed entrambe vincevano."Puttanella, qui." la chiamò con un gesto, Sheila nuda gattonó verso di lei.
All'inizio una cosa del genere l'avrebbe eccitata da morire, ma quando le cose diventavano routine smettevano di farle provare emozioni, per questo aveva bisogno di dosi sempre più alte di dolore, per provare sempre la stessa soddisfazione.
Chara sul letto spalancò le gambe, non indossava nulla se non i propri tatuaggi, eppure era come se fosse vestita, indossava tutto il proprio pudore."Mh." un leggero sussurro nel momento in cui la lingua della ragazza le sfiorò l'intimità.
"Forza puttanella. Lecca.
Oh sì, ti piace ingoiare tutti gli ormoni della padrona, eh? Dio, Sheila non ti vergogni? Sei patetica." continuò ad insultarla, costringendola a leccare. A Chara eccitava enormemente, più dell'atto sessuale, l'umiliare a parole, e più la umiliava più l'eccitazione saliva. Lo stesso valeva per Sheila, non provava più nulla per qualsiasi pratica sessuale normale, eppure anche solo venir sfiorata poteva farla bagnare a patto che ci fossero le parole giuste a privarla della dignità.Chara stava guardando un horror dove una donna legata veniva torturata a morte, le urla di dolore della ragazza suonavano come dolci suppliche, e la vista della sua zoccola tra le gambe non poté che soddisfarla enormemente.
Chara a volte costringeva Sheila a guardare scene disgustose con lei, non che Sheila si opponesse, opporsi l'avrebbe resa debole e Sheila non sentiva più niente, non aveva piú nulla da difendere da tanta violenza.Quando Chara venne, Sheila la ripulì ingoiando gli ormoni come da protocollo, rimanendo tra le sue gambe.
Era così bagnata. Si sarebbe toccata più tardi.
La ragazza senza distogliere gli occhi dal film fece scivolare una mano tra le gambe dell'altra. "Ma quanto ci siamo bagnate, mh?"
"Mh, tanto." rispose Sheila mordendosi il labbro, ora che aveva la bocca libera."Vuoi godere?" dandole giusto un'occhiata Chara tolse le dita dalla sua figa, facendole scivolare sul suo seno, stringendo tanto forte da farla gemere di dolore.
"Sì, ti prego. Ti prego, padrona." rispose sfacciatamente, un sorriso soddisfatto si posò sulla bocca dell'altra che strinse più forte il capezzolo finché non la sentì gemere di dolore.Lasciandola si fece un altro sorso di birra, tornando a guardare il televisore.
"Masturbati." le ordinò, "Non troppo forte, se non mi fai sentire il film ti massacro di nuovo, ma voglio sentire." posando i propri occhi sul corpo della ragazza ed aprendole le gambe aspettò con un sorriso superiore di vederla toccarsi.Sheila aveva bisogno e non se lo fece ripetere, senza alcuna vergogna prese a pompare le dita dentro di sé, con il pollice a sfregare il clitoride, ansimando a bocca aperta, ma senza gemere per evitare di fare troppo casino.
Chara la osservò affascinata, "Oh sì, finalmente può fottersi. Povera puttanella, ora sì che può godere. Godi? Sì che gode lei, mh?" prendendo il viso della ragazza con una mano le infilò due dita in bocca, lasciando che le succhiasse tra i gemiti. Poco dopo Sheila orgasmó sulle proprie dita, troppo eccitata nel venir umiliata così dalla propria padrona.Chara guardò Sheila succhiare le dita sporche, come era solita fare. Si morse il labbro guardando gli occhi smeraldo della ragazza, l'unico rossore sul suo viso era quello dato dallo sforzo dell'orgasmo. Sheila non provava alcun imbarazzo nell'essere spudoratamente zoccola e Chara lo adorava, anche se in parte ne era dispiaciuta, avrebbe amato fottersi una ragazzina timida ed innocente.
Quando abbassavano lo sguardo ed arrossivano la facevano impazzire, invece Sheila chiedeva di più senza alcuna vergogna, non che le dispiacesse; viaggiavano sulla stessa onda.Soddisfatta tornò a guardare la televisione ordinando alla ragazza di stendersi di fianco a lei, come se fosse stato il suo animale da compagnia. Sheila obbedì lasciando che Chara le accarezzasse distrattamente i capelli.
Chara rise quando lo psicopatico nel film amputó una gamba alla donna con una motosega e a Sheila vennero i brividi di paura per il contatto di quelle carezze sulla propria pelle.
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Drama At School
Teen FictionUn gruppo di studenti ed i loro drammi. Un viaggio nelle diverse sessualità ed identità esistenti. Nei modi diversi di afferrare l'amore e la vita. Aggrappandosi all'odio, il dolore o la felicità e l'amicizia. La scoperta dei tipi di personalità che...