Capitolo 18: Scoperte Pericolose

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"Non so zi.
Si potrebbe fare qualcosa di diverso! Di più intereacting, no? Cioé do you feal me? Poi sta cosa che presente e passato, cioè… hai capito." Daisy sbadigliò guardando il cielo in cortile.
Ovviamente era convinta che i suoi consigli di scrittura servissero più che mai all'amica.

"Daisy..." Sospiró la ragazza misteriosa dagli occhi scuri, come se non ci fosse molto altro da dire. "Si, ho capito. Ma è difficile impostare le cose. Tu non scrivi." rispose di ripicca.

"Pfff, cosa? Cosa? lo non scrivo?! Dillo alle mie fanz che faccio spisciare dal ridere. Cioè!" La ragazza si riempì il petto d'aria con fare da galletto, scostandosi i capelli lunghi che non aveva, dietro la schiena, con un gesto sbarazzino della mano.

"Daisy... quella non puoi paragonarla col mio lavoro, ok? È una storia comica, è… è un diario di disagio. Non so nemmeno come definirlo.
Sei tu che trascrivi i tuoi pensieri e le tue figure di merda, nel tuo mondo immaginario pieno di figa e disagio.
Non dico che non sia bello, ok?
Mi fa spisciare dal ridere, fa spisciare tutti.
Ma qui è diverso...
Una storia bisogna pensarla, coltivarla, seguire una linea. È complicato e stupendo." la ragazza si morse il labbro pensierosa.
Era davvero difficile creare, era difficile trovare la determinazione per continuare a farlo.

"Nah, è solo noioso.
Insomma, che divertimento c'è a scrivere cose che sai già?
È proprio noioso.
Io improvviso tutto, che credi? La pagina bianca mi deve ispirare. E poi se hai già dei personaggi, oppure, okay lo ammetto, se non usi personaggi molto profondi, non bisogna per forza stare a scervellarsi. Poi soprattutto in 'sta storia, dico io: noiaaaa! Sai già cosa deve succedere, non puoi chessó tirare avanti? Così parti da dove non sai."

La ragazza misteriosa alzò le mani esasperata.
"Seh, e i lettori? Mi spieghi che cristo ci capiscono così? Un cazzo.
Ormai I'ho iniziata, devo seguire il corso.
Posso andare un po' fuori trama ogni tanto, ma devo seguire il corso degli eventi che sono successi."

"Noia." la ragazza soffió l'aria sbuffando.
"E poi anche sta cosa, che non ti senti libera del tutto. Non mi piace, eh. Scrivere non dovrebbe servirti ad esprimerti dico io?
lo mi esprimo molto bene. Figure di merda e disagio, thats meh, i feell freh tu esserlo.
Stop. Mentre tu fai tutte ste cose strane in de darcnesss. Mah mah!"

La ragazza sembrò innervosirsi, come se i troppi pensieri avessero iniziato a ronzare furiosamente nella sua testa.
Con uno scatto si alzò.

"Senti va bene. Ci penserò." aggiunse solo camminando via
"NO MA TRANQUILLA EH.
VATTENE PURE VIA COSÌ SENZA SALUTARE. GNH!" le urlò contro Daisy fingendosi offesa.
Non si era offesa, capiva le preoccupazioni dell'amica, o meglio, non le capiva davvero, ma non le giudicava.

Daisy rimase a guardare il cielo in silenzio.
"Dovrei aggiornare I'm stupid as I'm gay…
Pff, ma chi ha sbatti!?
Chi voglio prendere in giro… Puahahah!
Sono troppo pigra." ridendo di se stessa Daisy si alzò, pronta per andare, eppure quando sentì la voce di qualcuno avvicinarsi, allarmata corse a nascondersi dietro agli arbusti.

Era in orario scolastico. Non avrebbe dovuto essere lì.
Un po' come sempre nella sua vita.
Sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. Mai una gioia.

"Le elezioni sono vicine e sai che la preside mi ha promesso molto se dovessi guadagnare i voti."

"Non capisco. Non può farti vincere truccando i voti?" Sheila si accese una sigaretta, stringendola tra la labbra.

"Le votazioni vengono gestite dalla commissione. Si vede proprio che sei una troia ignorante. E comunque non è nel suo stile. Da quel che ho capito è fissata con il fare le cose bene, dentro regole e limiti. E come se avesse bisogno della perfezione."

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