"Lil dovresti uscire un po' dalla classe.
Se vuoi passo a prenderti all'intervallo e stiamo insieme..." propose Alex accompagnando la ragazza blu.Lilithy fece un'espressione poco convinta, e il ragazzo afferrò al volo cosa volesse dire, quasi le avesse letto nel pensiero.
"Lo so, lo so che hai l'ansia sociale, ti conosco. Ma ci sono io, ehy!" avvicinandosi a lei le prese le mani cercando il suo sguardo."Va tutto bene, ok? " il sorriso caldo e rassicurante di suo fratello era l'unica cosa in grado di farla sentire meglio.
Lil sorrise di riflesso sentendo i nervi rilassarsi, una forte fiducia per quella giornata si accese in lei.
Alex aveva ragione, sarebbe andato tutto bene. Ora lo sentiva anche lei, non aveva motivo di preoccuparsi.Adorava suo fratello, era l'antidepressivo migliore al mondo.
Lilithy sorrise annuendo.
"Davvero?" rispose con un sorriso a trentadue denti. La gemella annui di nuovo abbracciandolo forte."Fantastico! Passo a prenderti allora!"
Alexander era il ragazzo più allegro e positivo che Lil conoscesse, anche se effettivamente non conosceva molti ragazzi... Ma chiunque sarebbe stato d'accordo con lei!
Tutti adoravano Alex.
Era quel tipo di persona generosa e sempre positiva, incapace di arrabbiarsi o perdere la pazienza. Sempre pronto ad aiutare e capire gli altri. Raramente lo aveva visto triste e mai lo aveva visto arrabbiato.Appena vide la sorella entrare in classe, il ragazzo decise di fare una deviazione prima di raggiungere la propria aula.
Scese lungo le scale. Solitamente i ragazzi passavano di lì per andare a fumare di nascosto. Alzò il cappuccio della felpa per sicurezza. Anche Alex aveva i capelli colorati, azzurri, molto più chiari di quelli blu della sorella, mentre i suoi occhi erano azzurri, di un azzurro vivace.
Per quanto fossero gemelli e simili, caratterialmente erano uno l'opposto dell'altra.Alex al contrario della sorella conosceva un sacco di persone. Adorava la gente, adorava fare esperienze nuove, vivere.
Aprendo il pennarello e tenendo tra i denti il tappo, guardò l'opera d'arte sul proprio quadernino dei graffiti.
Una sua grande passione era proprio quella di impasticciare la scuola, ma non scrivendo tag o cazzate ed insulti. Lo trovava stupido. Chiunque fosse passato di lì avrebbe letto le sue parole; voleva colpire il lettore, far riflettere, far sorridere, far pensare.A volte scriveva ciò che gli veniva in mente, altre se le preparava, altre ancora erano frasi di canzoni, o di poeti, o poesie della sorella, sempre così tristi ma profonde.
Con attenzione scrisse e disegnò finché non ebbe finito. «Nessuno nasce odiando ma molti nascono gay» si firmò col proprio nome d'arte: Xandh, estrapolato dalle lettere del suo nome Alexander.
Sorrise soddisfatto del proprio lavoro. Anche lui era gay, ma solo romanticamente, per il resto Alex aveva ormai capito e scoperto di essere asessuale. Lo aveva capito verso i 16 anni, quando con le prime relazioni aveva visto di non essere interessato ad approfondire il rapporto in modo fisico.
Ovvero non provava interesse sessuale per nessuno, solo romantico. Si innamorata e trovava che i ragazzi fossero estremamente belli ed eleganti, ma non sentiva il desiderio di avere rapporti, e stava benissimo così.
Non che la sessualità lo mettesse a disagio, non si escludeva di provare a fare l'amore un giorno, ma non ne sentiva il bisogno o l'interesse immediato.•••
"Allora io entro, corro, apro la finestra e tu inizi a ruggire come un gattino furioso, mentre io schivo alla matrix. Ci stai?" Daisy ed Echo si erano incontrate nei corridoi per andare i bagno.
"Sono pronta." si tirò su il cappuccio e lo strinse tirando le stringhe. Tanto da restringere la visuale del cappuccio, ed incorniciare la propria faccia da patata bianca.
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Drama At School
Fiksi RemajaUn gruppo di studenti ed i loro drammi. Un viaggio nelle diverse sessualità ed identità esistenti. Nei modi diversi di afferrare l'amore e la vita. Aggrappandosi all'odio, il dolore o la felicità e l'amicizia. La scoperta dei tipi di personalità che...