Capitolo 9: Coppia di regine

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"Scusa ma a te non ha detto nulla?"
"Nooooope!" continuò a camminare toccandosi la rasata con una mano .
"Ma dai! Ma non è giusto è colpa tua se sono finita in presidenza, perché Chara non ha detto nulla su di te?" si mise a riflettere l'albina.
"Perché oggi HO TROPPO CULO!
O magari quella vuole solo attirare la tua attenzione perché le piaci..." ipotizzò Daisy alzando lo sguardo innocentemente, per poi guardarla con la stessa espressione delle faccine pervy di Whatsapp.

"Smettila!" Echo si voltò arrossendo infastidita.
"Comunque... MADÒ! ECHO, NON PUOI CAPIRE!
SHEILA. C'HO PARLATO!
E M'HA PURE RISPOSTO!" presa ad agitarsi, mentre la piccola già tratteneva un sorriso.
"Beh, allora se ti ha pure risposto... brava!" la appoggiò ridendo sotto i baffi.
"Sei una vera ghei!"
"NO ECHO. NON CAPISCI. NON SOLO MI HA RISPOSTO C'È, LEI SI È AVVICINATA E MI HA SUCCHIATO UN DITO... " continuò finendo nel silenzio carico di entusiasmo.
"Oddio mi dispiace, deve essere stato disgustoso..."
"ECHO! NON FARLA SEMBRARE UNA COSA STUPIDA! SAI COSA INTENDO!
L'HA CIUCCIATO IN "QUEL MODO". Fece le virgolette con le dita. Non soddisfatta guardò gli occhi neri dell'albina alzando le sopracciglia per farle intendere.
"Quel modo?" ripetè Echo fingendo di non capire, solo per prolungare tutto quel disagio.

Ogni tanto si divertiva a prendere un po' in giro l'amica, ma mai in modo cattivo, solo in modo tenero. Era così buffa e carina quando sclerava così.
"SI! QUEL MODO." ripetè il frenetico ballo delle sue sopracciglia.
L'amica scoppiò a ridere immaginando che le sopracciglia di Daisy fossero onde dell'oceano.
"Lo stesso con cui tu vorresti ciucciare le dita di Chara, amore, e magari anche qualcos'altro... MUhaahhahaaha!" la risata malvagia scoppiò nel silenzio.
Mettere a disagio l'albina era uno dei suoi hobby preferiti, era facile soddisfacente. Dicevi "tette" ed Echo da pallida diventava rovente e partiva con l'allarme automatico, manco fosse stata un antifurto.
"Tre" sussurrò Daisy osservando la faccia della ragazzina diventare bordó.
"Due" Echo sgranò gli occhi indignata.
"Uno e..." sorrise muovendo le dita come se stesse dirigendo il rullo dei tamburi.
"DAAAAAAAAAAIIIIIIIII!!!" la voce acuta della piccola suonò per tutti i corridoi.

•••

"Ragazzi per questo lavoro voglio che lavoriate in gruppi da due. Deciderò io le coppie" l'insegnante di italiano prese a chiamare a due tutti gli studenti.

Lilithy odiava i lavori di gruppo. Si sentiva a disagio e spesso rinunciava subito a dire la propria, facendo ciò che le veniva ordinato, o lasciando che gli altri la tagliassero fuori definitivamente. E poi sapeva che nessuno voleva finire con lei...

"Lilithy tu andrai in coppia con... "
Senza nemmeno alzare lo sguardo percepì il disgusto degli altri, lo sentiva sulla propria pelle. Li vedeva già sudare sotto i vestiti, sentiva già tutti quei pensieri deriderla e condannarla.
Lei era solo un peso, come poteva biasimarli?

Ma in realtà mentre Lil tratteneva il fiato, i compagni erano relativamente tranquilli  all'idea di stare con lei.
Non la odiavano, non erano cattivi, si limitavano a quel rapporto superficiale, ma nessuno aveva ragione di trovarla antipatica.
Eppure Lil lo sentiva nella propria testa che il mondo ce l'aveva con lei, lo sentiva in petto, tra i pensieri.

"Con Lush." decise l'insegnante chiamando la ragazza per cognome.
Il sangue geló e il cuore prese a correrle in petto. Era peggio di quanto immaginasse. Non poteva andare peggio di così. In quel caso era lei e non voler aver a che fare con quella persona. Era il suo esatto opposto e poi, era così simile a Taylor, scontrosa e superficiale.

Probabilmente le avrebbe lasciato tutto il lavoro da fare e l'avrebbe sfruttata per prendere un bel voto, o almeno così spero lei, che voleva passarci meno tempo possibile insieme.

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