Capitolo 39

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"Quindi, per resuscitare mio padre devo prima resuscitare la persona che amo di più? Ma non ha senso" sbotto ancora incredula

"Sì. È l'unico modo. Quando tua madre trovò la ricetta di questa pozione, scoprì questo piccolo difetto. Allora chi è la persona che ami? Lui?" dice lo zio François indicando Ian

"No no, è solo un mio amico" dico

"E anche un tuo ex, quindi se l'hai amato va bene anche lui" dice.

È questo il problema, io non l'ho mai amato.

"Sì... Ma io... Non l'ho mai amato. Scusa Ian..." dico imbarazzata.

Continuamo a parlare di come possiamo resuscitare mio padre, magari senza uccidere Fred...

"Penso che il tuo amico, Fred, sia l'unica soluzione al tuo problema" dice mio zio François

"E non c'è nessun'altra soluzione?" chiede Ian

"C'è la pietra della resurrezione, dei doni della morte. Ma se è vero quello che dice la legenda, tuo padre sarebbe per sempre triste e cupo" dice mio zio

"Ho un'ultima domanda da farti, zio. Peter Strange, dov'è?" chiedo

"Credo che sia ancora vivo. Magari dopo la morte di Helena è fuggito ancora, quel codardo. Può darsi che sia a Manhattan" dice. Mi sorprendo della parola 'codardo'.

"Perché 'codardo'?" chiedo curiosa

"È stato lui che vi ha abbandonato. Diceva che voi avreste portato soltanto problemi, nella sua vita" dice mio zio, guardando in basso

"E mamma non sapeva niente? Non sapeva che Peter ci aveva abbandonati?" chiedo

"L'ha saputo solo quando Peter è tornato. Dopodiché me lo ha subito detto e aopena sono arrivato lì tu non c'eri. C'erano solo Kylie e Francis. Mi dispiace che tu sia stata lontana da loro per tutto questo tempo" dice prendendomi una mano

"Non hai niente di cui darti colpe. Non è stata colpa tua. Non lo potevi sapere. Ora comunque, penso che andremo via, io e Ian" dico alzandomi dalla sedia

"Va bene. Sarete sempre i benvenuti qua. Non fatevi problemi a farmi visita" dice mio zio.

Dopo aver ancora ringraziato e aver salutato mio zio, io e Ian ci smaterializiamo e andiamo a casa sua.

È una casa su una collina. È di due piani, e intorno non sembra che ci sia nessun vicino.

"Tu quindi vivi qua?" chiedo sorpresa

"Sì, ma è un po' troppo grande per viverci da solo" dice Ian

"Ora hai me" dico

"Già" dice voltandosi a guardarmi.

Mi prende per mano, e andiamo dentro.
Se da fuori la casa si presentava bene, dentro è ancora meglio. L'arredamento è moderno, ma non troppo. Mi mostra la mia camera. È al piano di sopra, proprio di fronte a la sua stanza.

"Vuoi andare a fare una doccia, o vuoi riposarti?" chiede Ian

"Vado a fare una doccia e poi vado a riposarmi un po'. Certo, se non ti dispiace" dico

"Tranquilla! Ormai questa è anche casa tua, puoi fare quello che vuoi"

"Ok, allora vado in bagno" dico dirigendomi verso il bagno.

Faccio una bella doccia calda. Eh sì, anche se ormai siamo a giugno inoltrato, ancora faccio la doccia calda. È rilassante.

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Always - Fred Weasley (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora