•2•

528 34 4
                                    

"Tienilo fermo!"

Un uomo dai capelli viola dall'aspetto gentile gli appariva attraverso una spessa coltre di nebbia.

Avevano ucciso suo padre.

Jimin sentì formarsi un nodo alla gola, l'angoscia gli contrasse lo stomaco.

"Aiutatemi"

Mi stai chiedendo aiuto? Con il cazzo che aiuto quello stronzo!

"No!" Disse Jimin scuotendo la testa.

Lo avevano rapito, avevano ucciso suo padre davanti i suoi occhi, lo avevano letteralmente lanciato a bordo di una barca come se fosse stato un sacco di patate e quando aveva provato a tuffarsi in mare per raggiungere a nuoto suo padre uno degli uomini del menta lo aveva afferrato e trasportato di peso sottocoperta portandogli una pistola alla tempia.

"Piccolo viziatello! Ti ordino di aiutarmi!"

"No! Chiamate uno dei vostri!"

La salute di Min non sarebbe potuta essere in mani migliori.

"C'è bisogno di loro sul ponte"

Jimin lo sapeva. Tutto l'equipaggio doveva essere indaffarato per portare la barca in un porto sicuro.

Dei colpi sordi di esplosioni sottomarine gli giungevano flebili alle orecchie.

In quel momento sperò che una di quelle cariche esplosive potesse atterrare sulla barca facendola diventare un falò in mezzo al mare.

Forse con un po 'di fortuna sarebbe riuscito a scappare e tornare a nuoto fino alla spiaggia.

"Ragazzino vieni qui e aiutami o giuro che ti spedisco al Creatore cazzo!" disse il viola puntandogli una pistola in mezzo alla fronte.

"Fallo allora testa di cazzo e lasciami in pace!" disse Jimin, preferiva crepare che aiutare quella melanzana a salvare lo stronzo arrogante che lo aveva rapito.

La mano del viola che impugnava la pistola si abbassò quando l'uomo riprese il controllo. Rapido come un serpente afferrò Jimin per il bavero della giacca e lo avvicinò alla sua faccia.

"Ti piacerebbe!!!" sibilò "Ma non ti darò una via di fuga da ciò che il capo ha in mente per te!!!"

"Ha ammazzato mio padre!" gridò Jimin liberandosi da quella presa.

"Assassinato? Ci siamo solo difesi. E non potete sapere se il vecchio Park si amorto. Potrebbe semplicemente essere ferito come lo è Yoon" gli rispose freddo indicando con la pistola il letto sul quale era disteso il menta "Se il capo muore, allora tu diventeresti una mia proprietà. E puoi stare certo che trasformerò ogni giorno della tua insulsa vita in un autentico fottutissimo inferno!"

"E possibile sia solo ferito?"

Una scintilla di speranza balenò negli occhi di Jimin, ma per paura che si trattasse di una semplice illusione si affrettò a soffocarla. Non aveva visto la pallottola colpirlo, l'aveva visto accasciarsi sulla sabbia della spiaggia.

"Era ancora vestito come alla festa e in casa non indossa mai il pettorale antiproiettile, non può essere sopravvissuto a quel colpo!"

Jimin trattenne un singhiozzo e ricaccio indietro le lacrima. Non voleva farsi veder piangere da quelle persone.

"E' questo che volete?" chiese il viola sporgendosi in avanti sovrastandolo "Hai così poco rispetto di te stesso?" domandò "Se il pensiero di finire tra le mie mani vi terrorizza sappiate che tra gli uomini di Min ci sono persone che non vedrebbero l'ora di mettere le mani su di voi e io potrei benissimo cedervi a loro e fidati bimbo non si farebbero scrupoli sapendo che Yoongi è morto perché voi non mi avete aiutato a salvarlo!"

SOLE DI MEZZANOTTE  [_《Y○○NMIN》_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora