Villa Min a Seul - Ottobre 2020
"Sei stupito Jimin?"
"Lo sono!"
"Credevi fossi un banale malavitoso?" chiese il Menta facendolo entrare nell' enorme edificio che era la sua casa.
Jimin non poté trattenersi dal squadrarlo da cima a fondo. Con quei capelli color menta, l'espressione truce e il ricordo di ciò che era successo come poteva aspettarsi altro?
"Evidentemente, l'apparenza inganna!"
Yoongi lo prese per un braccio per condurlo verso l'ingresso dello stabile
"Questa cazzo di guerra politica tra le due Coree ci ha reso tutti dei mafiosi. In realtà non sono molto diverso da tuo fratello e tuo padre" disse il menta senza mollare la presa sul braccio del minore.
"Oh si se lo sei. Sei molto molto diverso da loro!"
Appena scesi dall'auto che li aveva condotti dallo Yacht Club fino a lì, Yoongi riconobbe subito il ragazzo dai capelli biondi che gli si fece incontro. La sua espressione seria e cupa era segno inequivocabile che qualcosa non andava.
"Hobi! Dov'è l'avvocato Choi?" chiese rivolgendosi al rosa.
"Ti aspetta nello studio alla villa" rispose il rosa, spostando lo sguardo da Yoongi a Jimin, per poi riportarlo sul menta "Immagino che lui sia lo sposo!"
"Non sono SUO!" protestò Jimin "Non vorrai sposarti adesso, così su due piedi, subito?" chiese al menta.
"SI! il piano sarebbe proprio questo!" rispose Yoongi lanciando un'occhiata al biondo "Un piano di cui tutti erano informati prima che partissi!"
"Bhe certo, ma nessuno si aspettava che potesse accadere nel momento stesso in cui mettevi piede qui!" rispose il rosa alzando la voce "Non pensi che forse...ci vorrebbe una parvenza di cerimonia e un po' di tatto?"
Yoongi lo ignorò bellamente, fece voltare entrambi con uno scatto e uscì dall'edificio a grandi passi seguito dal biondo che precedendoli aprì la portiera posteriore di un Range Rover per permettergli di salire.
"Noi veniamo in moto. Jimin, sali" ordinò il menta al minore dirigendosi verso a una kawasaki nera parcheggiata a fianco il suv.
"Non esiste! io su quella non ci salgo!" squittì il rosso pietrificandosi
"Vieni qui. Verrai in moto con me o te ne andrai a piedi!"
Se proprio voleva metterla così Jimin dovette cedere e tra i due mezzi scelse il male minore.
"Vaffanculo Min!"
Con uno strattone si divincolò dalla presa del menta e salì sul SUV chiudendosi la portiera alle spalle.
Imbronciato com'era, Jimin non potè vedere come sul viso del maggiore si fosse disegnato un piccolo sorriso, sorrisino che Zoongi fece prontamente sparire sotto il casco dalla visiera scura per poi salire in moto e accenderla.
Hoseok prese posto alla guida e mise in moto seguendo il menta che li precedeva yiyyagando nel traffico.
Jimin fece il viaggio nel totale silenzio.
I palazzi della capitale sembravano tutti uguali. La gente camminava sui marciapiedi ordinatamente come tante piccole formiche.
Miriadi di auto scivolavano per quelle strade caotiche. Lentamente, sotto lo sguardo annoiato e perso del rosso, il paesaggio mutò lasciando spazio alla zona periferica della città.
I palazzi furono sostituiti da condomini, case, quartieri residenziali con parchi giochi per bambini e campetti di basket.
Sotto quell'aspetto gli sembrava di essere a Busan.
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SOLE DI MEZZANOTTE [_《Y○○NMIN》_]
Fanfiction◇●◇●◇ L'unica cosa che conta per Yoongi è la vendetta, e Jimin è l'esca perfetta! Qual miglior modo di vendicarsi se non rapire il fidanzato del suo peggior nemico? ◇●◇●◇ Aggiornamenti Settimanali