▪︎EPILOGO▪︎

621 39 10
                                    

"Jimin, mamma e papà vorrebbero parlare con te"

Ancora una volta avevano mandato Seo Joon a chiamarlo, per l'ennesimo discussione.

Sembrava non facessero altro che discutere da un po' di giorni a quella parte.

L'argomento? Semplice. Il suo futuro.

"Non ho futuro come fanno a non capirlo?"

Era sposato con un uomo che non lo voleva ed aspettava suo figlio.

"Senza Yoongi, il futuro non esiste!"

"Cosa gli devo dire Jimini?"

"Digli che scenderò tra pochi minuti" sospirò Jimin.

Nessuno dei loro discorsi sarebbe riuscito a sollevargli il morale precipitano nel momento in cui Min Yoongi l'aveva lasciato due mesi prima.

"Jimin!"

Un gemito di impazienza fece eco alla voce della madre che giungeva dal pianterreno.

Jimin inspirò profondamente e si diresse verso il soggiorno.

Non aveva scelta, se non si fosse fatto vedere loro sarebbero saliti da lui.

Scendendo, incrociò uno degli uomini della sicurezza che si stava dirigendo verso il cancello.

Di norma, la sicurezza all'interno del perimetro andava al cancello solo se c'erano problemi.

"Che ci fa quell'agente qui? E' successo qualcosa?"

"No" rispose suo padre "Va tutto bene. Era solo entrato per portare delle carte a tuo fratello".

"Volevate parlarmi?" chiese Jimin sedendosi sgraziatamente sul divano di fronte a loro.

"Sì" rispose sua madre allungando verso di lui il palmare "Abbiamo ricevuto notizie dall'avvocato."

"E cosa dice" chiese Jimin senza prendere e guardare il palmare, non gli importava dell'opinione dell'avvocato pidocchioso che avevano contattato i suoi.

"Pare che non sarà necessario richiedere l'annullamento del contratto matrimoniale con quel delinquente di Min Yoongi."disse suo padre scansionando il figlio da capo a piedi "Quell'avvocato Choi era stato radiato alcuni giorni prima dall'ordine degli avvocati, quindi ogni suo documento postumo è naturalmente nullo" tubò la donna felice.

Jimin avrebbe voluto ridere ma si trattenne sapendo che poi sarebbe scoppiato inevitabilmente a piangere.

Non c'era nulla di divertente in quella situazione, sembrava che tutto gli remasse contro a favore di Yoongi.

Ora il matrimonio si rivelava nullo.

"Lui lo sapeva?"

Subito allontanò quel pensiero. Yoongi non era così privo di scrupoli.

"Non è più necessario che tu riveda quel contratto" osservò rivolgendosi a suo padre.

"Devi pensare al bambino" rispose il signor Park poggiando i gomiti sulle ginocchia "In questo sono d'accordo con tua madre e tua zia. Riteniamo il tuo matrimonio valido e la zia ha intenzione di rivalersi su Min Yoongi e togliergli tutto. In nome del bambino ovviamente."

"NO!" esclamò Jimin saltando in piedi "NON PUO' FARLO!"

"Può fare come meglio crede invece. Ma perché ti importa?"

"Perderebbe tutto!"

"Chi?"

"Yoongi. A Yoongi non resterebbe nulla"

SOLE DI MEZZANOTTE  [_《Y○○NMIN》_]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora