Capitolo 6:Definitions

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F.p
cavolo,cavolo,cavolo.
Film,birra, stanza e Jack.
niente di peggio per me.
niente.
avevo tutto messo in una stanza, che mi avrebbe messo alla prova.
non che non mi piacesse, anzi, ma alla fine quante possibilità c'erano.
"nascondi te stesso?"
"si, nascondo me stesso"
"e perché lo nascondi a me?"
"perché non voglio sapere la tua reazione almeno per ora."
con quale tecnologia sapeva che avrei sicuramente reagito aggrottando la fronte e rimanendo zitto, magari con una faccia pallida per la notizia?
"sta tranquillo, lo scoprirai"
Niente di peggio, metteva solo ulteriore ansia.
"andiamo a prendere le birre?"
"andiamo"
A sua richiesta andammo a prendere quattro birre.
sarebbero servite.
tutte e quattro.
"beh, ora dobbiamo tornare"
"eh, come?"
Jack stava elaborando un'idea.
"ho un idea"
"esponi"
"entriamo dal retro, c'è un prato e degli alberi, l'unico problema è che non so scavalcare la ringhiera."
"non ti preoccupare ti do una mano"
Perché lo avevo detto? Ero consapevole che al 99.9% gli avrei dovuto toccare il sedere.
"va bene, grazie" e il guaio lo avevo fatto da solo.
Prendemmo le birre ed arrivammo dall'altra parte del college senza fiatare, il che rendeva il tutto molto, ma molto più disagiante.
"ok, prendo le birre e tu mi aiuti?"
"si si" risposi.
lui si fece prendere in braccio e, come avevo previsto, gli toccai il sedere per spingerlo.
"oh cazzo"
"che hai detto?"
"uhm. niente"
avevo pensato ad alta voce. il suo sedere era estremamente morbido e tosto allo stesso tempo, molto più bello di quello di qualsiasi ragazza a cui avessi toccato il sedere. Perché avevo un cotta per Jack.
una cotta abbastanza problematica.
avevo un amico, uno solo, e mi ero innamorato di lui.
perché mi stavo facendo questo?
"sai, dovresti scavalcare anche tu adesso"
ero rimasto fermo con lo sguardo perso nel vuoto per parlare con la mia coscienza.
"oh si"
cretino come sono, arrivato in cima misi il piede in modo sbagliato.
caddi, e jack mi prese al volo.
"wow, principessa, hai visto come sono forte? aspetta chiariamo che la principessa sono io"
mi sentii preso in giro ma rincuorato allo stesso tempo. quella frase mi diceva tante cose, come che Jack fosse molto probabilmente gay.
"oh si, io sono il tuo principe tesoro" dissi rimettendomi in piedi e baciandogli la mano
ci fu un momento, credo più lungo di qualche secondo, in cui pensai a quanto fossi cretino a supportargli il gioco, e l'attimo dopo mi pentii del mio stesso pensiero, credendo che io potessi vagamente piacere al mio migliore amico,come io vagamente ero pazzo di lui.
più lo guardavo e più mi perdevo in quel suo modo di essere, quel suo modo di atteggiarsi, quel suo carattere complicato, e la perfezione delle sue natiche da poco palpate, delle sue gambe, della sua faccia, del suo tenero naso e di quei bellissimi occhi che parevano delle piscine.
Jack non era una persona come le altre perché era l'unico che mi provocava qualcosa che partiva dallo stomaco e arrivava al cuore, al cervello e al cazzo. Nel pensarlo, mi venne spontaneo abbassare lo sguardo sui miei pantaloni, per notale una leggera protuberanza che tantava di bucare le mutande e uscire dal jeans.
"finn, hai tu le chiavi?"
"oh certo"
ero completamente diventato impacciato e mi stavo lentamente dimenticando le cose.
"mi metto il pigiama, tu accendi la tv sta per iniziare"
Mentre Jack si spogliava, inconscio dei miei sentimenti, io lo guardai mentre si spogliava, mentre si gingillava per muoversi a mettersi ogni indumento.
"stasera fa un po caldo, ti da fastidio se dormo in mutande?"
"no"
altro guaio. I miei sentimenti stavano prendendo il sopravvento e il desiderio stava salendo sempre di più. mi misi il pigiama anche io.
"okey, adesso mi siedi vicino a te" mi disse, come per avvertirmi.
ma di cosa si doveva preoccupare? anche lui aveva un atteggiamento un po' disagiante come se cercasse di comunicare con me...ma non riuscisse a farlo con le parole.
"incredibile, stiamo per vedere due film che dureranno fino al'una di notte assieme davanti ad una birretta"
"vero, niente di meglio, soprattutto la compagnia"
la mia bocca larga aveva come al solito, esagerato.
"mi fa piacere anche a me questa compagnia"
mi guardò e mi sorrise
quel benedetto sorriso che mi tradiva ogni volta.
quando si girò gli diedi un timido bacio sulla guancia.
"grazie di esistere" dissi a Jack sempre in modo timido e abbasando lo sguardo.
"aw, sei davvero tenero. comunque anche io senza di te non riesco a vivere."
quelle non erano le stesse parole mie, ma avevano un peso davvero impressionante.
"credimi, sei l'unico che mi parla cosi"
"e tu sei l'unico che mi guarda con quello sguardo"
Jack aveva intuito qualcosa ma sapevo solo che quelle parole parlavano di me, del mio sguardo basso, del mio cuore che in quel momento avrebbe preferito essere da un altra parte.
"certo e con quale sguardo ti guardo?"
"sinceramente, non lo so nemmeno io"
erano parole che mi presero nel profondo, ma sapevo che avrei dovuto prendere in considerazione l'idea che lui avesse realmente capito che cosa stavo provando.
"wow, mi hai zittito"
"la gente non mi parla, non mi è nuovo'
" non intendevo in quel senso"
"finn, ti stavo prendendo in giro"
e sorrisi inconsciamente.
"e tutto per vedere il tuo sorriso. è così bello"
"g-grazie"
era un complimento che mi arrivò dritto al cuore, e lo riscaldó, rendendolo accogliente.

dopo aver visto il film, commentammo un po' e poi andammo ognuno nei rispettivi letti.
non riuscivo a dormire.
mi sembrava che jack dormisse, così presi a parlare ad alta voce.
"sapere di essere omosessuale è impressionante, ma che mi prende? cazzo calmati Fin, è impressionante quanti problemi tu ti faccia, dormi porca di quella puttana" e mi rigirai dall'altra parte, dalla parte del letto di jack e lo vidi seduto sul letto
"oh cazzo, jack, scusami io..."
Jack mi venne vicino e mi accarezzò una guancia.
"aspettavo questa confessione da tempo ormai"
mi guardò con occhi sbalorditi per poi dire una frase che non posso e non potrò mai dimenticare.
"farai sempre parte della mia definizione di perfetto"

𝓲𝓵 𝓬𝓸𝓶𝓹𝓪𝓰𝓷𝓸 𝓭𝓲 𝓼𝓽𝓪𝓷𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora