f.p.
Il mio compleanno si era tramutato nel giorno migliore della mia vita.
il giorno in cui jack mi confessò di amarmi, il giorno in cui lui venne a casa con me, il giorno in cui tutto si era messo a posto.
a breve la mia famiglia, ovvero i nonni da parte di mamma e la sorella e il fratello di mamma con i rispettivi figli, Gaten e Sophia, sarebbero venuti a trovarci per natale.
Non sono molto amichevoli e mai lo saranno.
Sono sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. una volta mi era capitato di essere in bagno per pisciare e Sophia ha aperto la porta, spalancandola, in modo che tutta la famiglia, a quei tempi anche dalla parte di mio padre, vide il mio pisello.
Ho cinque anni in più a Sophia e sei anni in più rispetto a Gaten.
Gaten ha 13 anni, mentre Sophia ne ha 14.
Credetemi, sono delle pesti,ma almeno ora che hanno 13 e 14 anni, non vedendoli da due anni poiché abitano dall'altra parte del globo poiché i genitori vivono tutti e quattro assieme per colpa dei genitori di mia madre, potrebbe essere che ci sia stato un leggero anche se piccolo cambiamento, almeno questo è quello che tanto spero.niente era cambiato da quel giorno al college. Jack ed io continuavamo a lanciarci sguardi furtivi, ma niente baci, niente sdolcinatezze, niente di niente. oggi è la vigilia di natale.
Era tutto come se fossimo tornati amici, e questo non lo sopportavo. Davanti a mia madre mi comportavo come se stessi parlando con Chosen,solo che Chosen era un cretino senza vincoli in confronto a Jack.
Non mi mancava affatto Chosen e non per Jack. Non mi ha mai ascoltato davvero, la maggior parte delle volte mi parlava delle ragazze conosciute su tinder di cui pareva essersi innamorato, ma in realtà voleva solo scoparsele
Fumava, e mi aveva trasmesso questo vizio.
Per un mese sono stato in astinenza, ma poi è iniziato il contest e lo stress, così ho ricominciato a fumare come una ciminiera, ma da quando c'è jack, fumo ogni tanto.
Chosen mi ha fatto conoscere l'alcool, le donne, la prostituzione, la droga e il fumo, tutte cose inutili e che ti rovinano la vita.
Una volta mi ha fatto entrare in un club,non so quanto io abbia bevuto, ma ricordo a tratti quella sera.
ricordo di aver dato del gay ad un mio amico, conclusione:non siamo più amici.
ricordo di aver detto qualcosa ad una ragazza ed ho ricevuto uno schiaffo di rimando.
poi letteralmente il vuoto.
in un certo senso sembrava che lui fosse uscito dalla mia vita da quando sono al college ma mi sbagliavo."ehi, ti va di incontrarci? l'ultima volta sono stato uno stronzo"
"in realtà ho un amico qui a casa con me..."
"viene anche lui"
"va beh, ma ti prego, non fumare e non mettere in mezzo donne e alcool. lui è una persona di alto livello"
"certo, se lo dici tu, fattone"
"sta zitto, ci vediamo al ponte?"
"si, alle sei?"
"si"
Jack era sopra al mio letto, ormai passava la maggior parte del tempo seduto sul letto a guardare serie tv, anime o hentai.
"jack oggi usciamo. alle sei. c'è anche un mio amico"
"amico?"
"non fare il geloso, lui fa praticamente schifo, si fa una donna diversa ogni mese"
"ew"
"gli ho detto che sei una persona di alto livello, non metterà alcool e donne in mezzo."
"okey, grazie"
Jack si avvicinò e dopo due giorni che non ci baciavamo, fece lui il primo passo, lasciandomi un bacio tenero sulle mie labbra semi aperte.
non commentai per non rovinare il momento.
pregai fino a'ultimo che lui lo rifacesse, ma non lo rifece.uscimmo ed andammo al ponte mano nella mano, come fanno i fidanzati.
quel ponte era luogo di dichiarazioni di molte persone, ma quel giorno non sarebbe stato il nostro.
"ehi jack sei emozionato?"
"per conoscere questa persona orribile? no, non lo sono. preferivo rimanere a casa."
"dai, fallo per me"
"lo sto facendo solo per te"
Chosen come al solito arrivò 10 minuti in ritardo, in cui parlai del contest con Jack
Chosen si riconosceva da un miglio non solo per il colore della pelle e per come si vestiva, ma perché fu lui ad urlare quando mi vide baciare sulla fronte Jack.
Era un bacio innocuo, una stronzata, ma per Chosen non era cosi."finn, che cazzo fai?"
"lui è Jack"
"piacere, Jack"
"il piacere è solo tuo. Dimmi, perché lo hai baciato?"
"ehi che cazzo fai, il geloso?"
"magari il disgustato. siamo amici da sei anni, e non mi dici nemmeno di essere gay?"
"non lo sapevo nemmeno io, e poi smettila di dire che sono gay come se fosse una malattia."
"no che non lo è, ma nel tuo caso è letteralmente un problema mentale."
"scusate se mi intrometto-" disse Jack "ma questa cosa mi sembra davvero una cosa omofoba"
"lo è! che schifo, che cazzo di merda che sei finn."
"non ti permetto di chiamarmi in questo modo"
"tu sei una merda gay come quel coso del tuo ragazzo"
"COME OSI DIRE UNA COSA DEL GENERE AL MIO FOTTUTO RAGAZZO? JACK È TREMILA VOLTE MEGLIO DI TE, PUTTANIERE. FANCULO, NON HO BISOGNO DI TE E DELLA TUA FOTTUTA AMICIZIA! NON MI HAI MAI ASCOLTATO, E SE AVESSI MAI PROVATO A FARLO, ORA SARESTI FELICE PER ME!"
"finn, andiamocene" mi disse Jack.
ma no, io ero arrabbiato.
non potevo fargiela passare liscia, meritava di essere punito.
"finn, non ne vale la pena." mi disse jack al mio orecchio.
"e poi sai bene che non sei una cattiva persona."
aveva capito bene che cosa avevo in mente, farlo a pezzi, magari ucciderlo a mani nude.
"si, infatti, andiamo" e ce ne andammo a casa.tornati a casa, controllai il contatto di Chosen. Mi aveva bloccato ovunque poteva, mi aveva messo nella lista nera, mi aveva smesso di seguire praticamente ovunque, ma tutto questo non era un problema. non mi dispiaceva affatto, avevo passato sei anni con lui, credo più che sufficienti.
"non ci pensare, chiaro?" avevo sempre il viso imbronciato. Jack mi tirò su il morale baciandomi ancora.
"ragazzi scendete sono arrivati gli altri"
ecco, mia cugina Sophia si era fatta alta, aveva cambiato taglio di capelli ed assomigliava tanto alla madre, Gaten invece si era fatto un bel ragazzo nonostante la sua malattia.
"ciao, piacere Jack"
"sei un bel ragazzo sai?"
"grazie mille Sophia"
"sai il mio nome?"
"finn mi ha parlato di te"
"aw, davvero lo ha fatto?"
"certo"
"ciao, tu devi essere Jack"
"si, sono io"
"Piacere, Gaten"
"piacere mio"
"Jack e company, venite qui."
"arriviamo"
ci sedemmo per mangiare la buonissima cena che mia madre, io e jack avevamo preparato.

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𝓲𝓵 𝓬𝓸𝓶𝓹𝓪𝓰𝓷𝓸 𝓭𝓲 𝓼𝓽𝓪𝓷𝔃𝓪
Fanfic{completa} Finn, un ragazzo come gli altri, per il divorzio dei genitori, è costretto a cambiare citta, andando a Los Angeles. Andrà in un college prestigioso per diventare fotografo, e avrà un compagno di stanza, Jack,che frequenta gli stessi corsi...