Capitolo 15: chi dei due?

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f.p
BELLO COME INIZIO ANNO.
SENZA UNO STRACCIO DI PROPOSITI.
la mattina dopo mi svegliai con una bellissima sopresa.
Bellissima si fa per dire.

mi alzai, ancora intontito, e vidi jack steso per terra, ancora con i vestiti della sera prima, e Noah steso sul LETTO DI JACK.
bene, ed io avevo dormito. Mi sentì tradito da Jack, non sapevo che cosa aveva fatto, se magari si erano baciati tra di loro poichè, dato l'alcool che avevano bevuto entrambi non mi sarei sorpreso, ma sicuramente non sarei stato più con Jack, e avrei gentilmente chiesto di cambiare stanza. presi una mia sigaretta e andai alla finestra, rimurginando e pensando alla sera appena trascorsa.

noah non poteva davvero aver bevuto, ma giurerei di averlo visto con il bicchiere in mano. magari diceva sul serio, magari era ubriaco davvero. ripensai a quanto fossi stato stupido a respingere ogni suo segnale quando anche a me faceva piacere vedere Noah perso nei miei occhi neri.

accesi la sigaretta, bruciandomi leggermente il dito.

poi pensai a quello sguardo pieno di gelosia, pieno di odio che Noah aveva cacciato quando avevo chiesto a Jack di ballare. Che provasse davvero qualcosa nei miei confronti?

feci il primo tiro.

Quanto alcool aveva bevuto? probabilmente stamattina nemmeno si ricordava di quella cazzata fatta. e se lui realmente, vedendomi andar via, ci sia rimasto male? magari sotto sotto ero io la causa per cui avevo perso il mio migliore amico. ma no, non è così, lui ha tentato di poggiare quella candida bocca sulla mia, meritava di avere lui la colpa, io nemmeno lo volevo... oppure si?

feci un altro tiro.

Non posso provare niente nei confronti del biondino, ma non perchè sto con Jack, ma perchè io non volevo. Il cuore non si comanda, ma non nego che quelle sue labbra candide chiamavano le mie, e quel bacio avrei potuto anche darglielo, ma non l'ho fatto perchè amo Jack. potrei darglielo adesso, potrei farlo ora, tanto stanno dormendo entrambi.

feci un altro tiro.

meglio provare per credere, magari confermerò tutti i miei dubbi, ogni piccola cosa. ma quando vidi jack steso sul pavimento, mi entrarono delle farfalle nel mio stomaco, che imploravano di uscire e liberarsi. Solo lui mi faceva quell'effetto. mi provocava come del fuoco nel mio corpo, ogni mia cellula impazziva e il cuore andava veloce, la mente smetteva di ragionare. davvero amo Jack quindi? tutto risolto?

feci un altro tiro.

il sole era alto, ormai erano le 10 passate, quella mattina fuori non c'era anima viva, ma nella mia stanza c'era qualcosa di mostruoso che girava per prendermi e portarmi nella via dell'esilio: l'amore. cosa avrei dato per non essere innamorato di jack, o dei ragazzi, ma di essere normale. Ora non mi troverei qui, davanti alla mia finestra, a sfumazzare pensando di chi dei due io sia innamorato.

feci l'ultimo tiro, per poi buttare giù il mozzicone.

e se realmente si potesse essere innamorati di due ragazzi? magari mi piacciono entrambi, magari mi piacciono tutti e due, ed ora mi pare pur difficile scegliere chi, senza far soffrire l'altro, sarebbe un buon ragionamento.

mi accesi la seconda sigaretta, mi aiutano a pensare se sono stressato.

ma no che non è così, so bene chi mi piace, nel profondo devo solo trovarlo. riguardai Jack steso sul pavimento,a pancia sotto, quei pantaloni gli facevano un culo impressionante.

feci il primo tiro.

quando vedevo quel bel ragazzo steso sul pavimento scattava qualcosa, che non saprei nemmeno descrivere, qualcosa di diverso. Poi guardai Noah, quel bel visino tenero che chiamava i baci sulle sue guanciotte morbide, quel suo modo di essere, mi faceva ridere.

feci un altro tiro.

ma noah non era nemmeno il mio tipo, perchè avrei dovuto mettermi con lui? quali erano questi fuochi d'artificio di cui tutti parlano? io i fuochi d'artificio li ho sentiti nel momento in cui Jack mi disse -piacere- stringendomi la mia mano scheletrica dalle dita straordinariamente sottili. quelli si che erano fuochi d'artificio. che fosse solo una cosa creata dalla mia testa per passare la mattinata? perchè mi stavo chiedendo questo, perchè lo stavo facendo? 

feci un altro tiro, forse due di fila stavolta.

che cretino che sono, sto realmente pensando a quanto io possa vagamente essere cotto di Noah? non ci vediamo da anni, è solo il momento. sarà perchè molto probabilmente lo vedo come un migliore amico, il fratello maschio che non ho mai avuto a rendermi così difficile persino il mio formulare uno stupido pensiero?

feci un tiro.

cristo, ma in quale guaio mi stavo cacciando pensando solamente? devo prendere una boccata d'aria, magari scendo un po' giu.

feci l'ultimo tiro, e poi scesi, ancora in pigiama, come ho detto, non c'era anima viva.

"cazzo" dissi sottovoce "mi sto fottendo da solo" e mi sedetti sulla panchina.
poi mi tornò in mente un pensiero che aveva momentaneamente abbandonato la mia testa.

ma se si fossero realmente baciati, data la sbronza? ma sicuramente non se lo ricorderebbero, sicuramente non me lo direbbero, o magari entrambe le cose.
"come possono essere entrambe le cose coglione, prendi una sigaretta" mi dissi, quasi urlando stavolta.

le riprese, si, quelle mi avrebbero aiutato a capire, quelle riprese però si trovavano nell'ufficio del preside, ma non dovevo preoccuparmi, avevo già hakerato vari computer in passato.
salì in stanza e presi il mio portatile. feci tutto lì.

le mie dita lavoravano all'unisono, velocemente. dovevo farlo prima che uno dei due ragazzi si svegliava. con una maestria degna di quella degli haker che si vedono nei film, entrai nelle riprese, vidi quelle della palestra e del cortile, dove comparivano Jack e Noah, ma grazie a dio, niente cose che potevano ricondurre a un bacio o ad un bacio diretto, niente di niente.

le ricontrollai per essere sicuro, ma niente.
"fiu, jack non ha baciato noah."
perchè mi importava solo se Jack avesse baciato noah? perchè sapevo di amarlo e perchè sapevo che avrei perso l'amore della mia vita. 
"vedi che amo solo te Jackie?" dissi sussurrando.

guardai ancora una volta  il sole e poi l'orario: le 10.15
IN TUTTO QUESTO BORDELLO ERA PASSATO SOLO UN QUARTO D'ORA?
non riuscivo nemmeno a crederlo, fino a che Jack diede segni di vita. 
io gli andai vicino.

"buongiorno Jackie, allora come stai?" 
non fece in tempo a rispondermi che corse in bagno a vomitare.
dopo un po' anche Noah si svegliò.
"allora, come stai stronzetto?" dissi, senza alcun tipo di voglia di offenderlo.
anche lui non fece in tempo che andò in bagno per vomitare.

beh in questo caso avevo trovato la cosa positiva: Noah era ubriaco e sicuramente non sapeva nemmeno quello che aveva fatto, spero solo che l'alcool non gli abbia fatto dire tutta la verita


𝓲𝓵 𝓬𝓸𝓶𝓹𝓪𝓰𝓷𝓸 𝓭𝓲 𝓼𝓽𝓪𝓷𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora