Era Domenica mattina e quello era il grande giorno. <<Non sto più nella pelle!>> dissi eccitata. Quel giorno sarei partita con Ron e insieme avremmo raggiunto quella tanto attesa scuola magia. Per fortuna i giorni prima sistemai tutte le cose, con la scuola e per quanto riguarda la casa. Mi dispiaceva abbandonarla, con tutti i ricordi al suo interno. Alla fine decisi di non pensarci e di concentrarmi sul mio futuro.
Giorno prima
La notte prima tornai a casa stanca e decisi di desicarmi completamente a me stessa con un bel bagno caldo e vari trattamenti per il corpo e il viso. Era ancora difficile accettare la morte dei miei ma in compenso avrei iniziato una nuova vita. Mi stiracchiai e raggiunsai poco dopo la mia cameretta per poter preparare le ultime cose da portare in viaggio. Subito dopo aver ultimato tutto non me lo feci ripetere due volte ed indossai il pigiama andando a lanciarmi poi sul letto cadendo nelle braccia di Morfeo.
Il giorno dopo mi svegliai alle sette di mattina e come un razzo scesi in cucina per preparare la colazione <<Che bello...oggi partirò con Ron! Sono troppo contenta ed eccitata!>> urlai sorridendo come un'idiota. Pensando a Ron mi tornò in mente il suo sorriso e arrossì di botto a quel pensiero <<No Elena! Non devi innamorarti di lui>> dissi tra me e me cercando di scacciare quei pensieri molto sconci su Ron.
Dopo la colazione mi alzai e andai subito a farmi una doccia fredda per cancellare quei pensieri dalla mia mente ma senza successo. Qualche minuto dopo uscì dal bagno con un asciugamano intorno al corpo e dirigendomi poi in camera per prepararmi. Finito il capolavoro presi la valigia da sotto al letto e scesi le scale andando in cucina. Poggiai l'enorme valigia sul tavolo e presi il cellulare notando subito dopo delle chiamate perse da parte di Ron <<Ops...>> dissi RIDENDO e richiamandolo <<ELENA!!! TI RENDI CONTO DI QUANTE VOLTE IO TI ABBIA CHIAMATO!?>> sbraitó. Allontanai il cellulare dal mio orecchio cercando di non perdere un timpano e subito dopo risposi con tutta calma <<Ron scusa...mi stavo preparando. Inoltre non c'è bisogno di urlare! Volevi togliermi un timpano?>> sbraitai a mia volta <<Uffa le donne! Comunque sono fuori casa tua! Vedi di muovere quel tuo culo pesante>> disse sbuffando.Guardai fuori alla finestra notando il viso imbronciato. Risi e chiusi la chiamata aprendo poi la porta principale <<Mio principe scusi il ritardo>> dissi ridendo e cercando di trattenere una risata, lui sbuffò <<Andiamo, prendi la tua valigia>> disse grattandosi la nuca. Sorrisi ed entrai in casa prendendo la valigia <<Ci vediamo mia piccola dimora!>> dissi infine poi uscendo dalla casa e chiudendo la porta. Vidi Ron osservarmi e poi girare lo sguardo da un'altra parte <<Tutto bene?>> chiesi avvicinandomi a lui un pó con difficoltà per colpa della valigia pesante <<Dio mio sta cosa! Quanto cavolo è pes->> non finí la frase che inciampai sui miei stessi piedi <<CAZZO>> urlai preparandosi all'impatto ma due forti braccia mi aiutarono a rimettermi in piedi <<Idiota. Sta più attenta>> disse poi prendendomi la valigia tra le mani <<Aspetta! Che fai!?>> chiesi imbronciata <<La porto io! Adesso muoviti!>> disse poi iniziando a camminare. Sbuffai e mi arresi seguendolo poi poco dopo.
Ci avviammo ed arrivammo davanti un vicolo cieco <<Oh? Un vicolo cieco? Abbiamo sbagliato strada?>> chiesi cconfusa guardandomi attorno <<No. Siamo arrivati>> dissi lui con tutta calma alzando poi un braccio. Lo guardai confusa <<Scherzi vero? Qui non c'è niente>> dissi ridendo, lo vidi sospirare e guardarmi <<Sta a vedere>> disse sorridendo in modo malizioso. Con un dito iniziò a disegnare un cerchio magico sul muro e questo dopo aver emesso una forte luce riveló l'immagine di una porta con uno strano simbolo a me sconosciuto. Rimasi a bocca aperta incredula <<Visto?>> disse Ron porgendomi poi la mano, annuí non sapendo cosa dire allora mi limitai a dargli la mano e a seguirlo. Dopo aver attraversato la porta ci trovammo davanti ad un grande prato con una stradina, questa portava ad un enorme ma un enorme edificio <<Sembra un castello...tipo quello di Harry Potter!>> dissi saltellando eccitata <<Ti piace?>> chiese ed io annuí stringendogli la mano ed iniziando a correre <<Aspetta! Così cado!>> disse ridendo e facendosi trascinare.
Arrivammo davanti all'entrata e quest'ultima si presentava come un enorme portone nero e con dei simboli strani. Quest'ultimo si aprí e sia io che Ron attraversammo quel piccolo corridoio scuro. Entrammo e la mia ansia continuó a crescere cosí come il cuore che non accennava a smettere di battere, non solo perché quello che mi si presentava davanti era ormai ignoto per me ma anche perché stavo ancora tenendo la mano a Ron. In quel momento c'erano anche troppe persone che ci guardavano fissi <<Ma devono per forza fissarci cosí...?>> chiesi sussurrando, si girò verso di me e mi guardó <<Ignorali. Sono sempre cosí alla vista di una nuova arrivata>> rispose rassicurandomi e tirandomi verso un'altra porta.
Questa era meno piccola della prima e Ron con uno schiocco di dita l'aprí. Ci trovammo in un corridoio con varie porte una di queste era quella del preside. Ron bussò dando due colpetti e la porta venne aperta da un signore sulla sessantina <<Buongiorno preside>> disse Ron entrando nella stanza e tirandomi che ansia pensai un pó a disagio. Il s
preside seduto sulla sedia si alzò per guardarmi <<Buongiorno Ron, questa giovane chi è?>> chiese <<La ragazza di cui vi ho parlato qualche giorno fa>> disse tenendo lo sguardo del preside <<Giusto...dimmi piccola, come ti chiami?>> chiese avvicinandosi a me <<Elena...Elena Smith>> dissi all'uomo cercando di non apparire troppo intimorita. L'uomo ancora una volta mi squadrò per poi cacciare via il suo sguardo serio e far apparire sulla sua faccia un bel sorriso <<Piacere di conoscerti mia cara, sapendo del tuo arrivo, ho fatto preparare una stanza per te. Si trova nel dormitorio. Spero che sia di tuo gradimento>> disse il preside andando poi a sedersi sulla sedia <<Sono sicura che sarà fantastica...l'edificio è molto bello, così come ogni angolo del posto>> dissi sorridendo all'uomo <<Mi fa piacere sentirlo. Signor Black accompagni la signorina nella sua stanza e spiegale poi come funziona la scuola>> concluse il preside invitandoci ad uscire <<Sarà fatto. Andiamo Elena>> disse poi trascinandomi fuori dalla stanza.<<Dio pensavo peggio...>> dissi prendendo un bel respiro <<È molto simpatico...quando vuole>> disse Ron iniziando a camminare verso un'altra corridoio <<Non mi sembrava così severo>> dissi guardandolo <<Per il momento. Sei la nuova arrivata è ovvio che si mostri così. Vuole molta serietà negli studenti quindi...non deluderlo>> disse entrando in un ascensore, come un cane fedele continuai a seguirlo ovunque, fin quando non arrivammo davanti ad una stanza <<Bene...questa è la tua stanza>> disse poggiando la mia valigia a terra <<ODDIO! Mi ero dimenticata che la tenessi tu...ti fa male la mano? Stai bene?>> chiesi preoccupata, lui rise <<Sto bene, sto bene, questi muscoli ce la fanno a reggere un peso simile>> disse vantandosi dei suoi muscoli. Lo guardai ed infine ammiccai un sorriso <<Grazie di tutto...>> dissi avvicinandomi e stampandogli un bacio sulla guancia, lo vidi irrigidirsi oh mister muscolo è in imbarazzo? pensai allontanandomi per guardarlo <<O-Ok ora devo andare...sistemati per bene! Ci vediamo a lezione!>> disse con tono e andando via subito dopo. Inizia a ridere come un'idiota Quanto é carino! pensai entrando poi in camera iniziando ad esplorarla.
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Ciò Che Non Ti Aspettavi[In Revisione]
Fantasi{Una storia incentrata su una ragazza normalissima che da un giorno all'altro si ritroverà ad affrontare una "realtà" ben diversa dalla sua. Cosa le accadrà mai?}