13° Capitolo

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Non ne posso più! Giro da ore in questa stupida stanza senza aver trovato nulla! pensai sbuffando subito dopo. Provai a sedermi per terra cercando di calmarmi e di pensare lucidamente ma non ci riuscivo <<Se non trovo una via d'uscita ora...giuro che mi metto ad urlare per sfogarmi>> dissi grattandomi la testa irritata. Mi rialzai iniziando a girare ancora una volta per la stanza ma all'improvviso inciampai cadendo a terra, mi ricomposi cercando di capire cosa non avessi visto in quella stanza vuota. Vidi una pietra, questa era rossa é bellissima... pensai, stavo per prenderla quando cominció a muoversi strisciando per terra <<Ma che...>> dissi a me stessa seguendola <<Dove mi vuoi portare?>> chiesi continuando a seguirla. Si fermò d'un tratto sotto al tavolo, allora guardai ma non c'era niente sicuro che non mi stia prendendo in giro? pensai decidendo di lasciar perdere quando all'improvviso emanó una luce formando una scritta il muro davanti a te ti mostrerá la via portandoti in un posto segreto.  Curiosa pensai di andarci ma qualcuno bussó alla porta, presa alla sprovvista presi la pietra nascondendola e corsi subito a sedermi facendo finta di nulla ci penserò stasera pensai.
Entró Lex squadrandomi dalla testa ai piedi <<Allora principessina come va?>> chiese avvicinandosi e aspettando una risposta, lo ignorai dandogli le spalle <<Hai ragione non dovrei farti questa domanda visto che stai qui. Tutta sola>> continuó cercando di attirare la mia attenzione, continuai a dargli le spalle, lo sentí borbottare qualcosa ed all'improvviso mi prese per un braccio e mi giró sbattendomi alla parete sussurrandomi poi all'orecchio <<Potresti anche rispondermi>> disse leccandomi il collo, cercai di allontanarlo ma senza riuscirci. Portó la sua mano sotto alla maglia stringendo uno dei miei seni, mi sfuggí un gemito diamine... pensai sentendo il mio corpo andare a fuoco devo liberarmi pensai.
Stava per scendere giú verso la mia parte intima non te lo faró fare! pensai immaginando un pugno completamente di fuoco, questo appari e colpì alla schiena Lex facendolo cadere a terra. Corsi verso la porta ma ma questa era bloccata diamine! pensai correndo dall'altra parte della stanza formando poi attorno a me una sfera di fuoco dovrò ringraziare quel professore se riuscirò ad uscire da qui pensai.
Lex si rialzó furioso, ero sicura che si sarebbe lanciato contro di me ma per mia fortuna giró i tacchi ed uscì dalla stanza. Mi accasciai a terra tremante <<Quel bastardo...>> dissi dando pugni al pavimento.
Mi alzai avvicinandomi ancora una volta alla porta che ovviamente era chiusa perché... pensai ormai certa di essere senza speranze quando mi ricordai della pietra. La presi e la osservai ripensando a quello che avevo visto.

Pov's Ron

Era mattina e come mio solito andai a farmi una doccia e subito dopo essermi preparato scesi giú in cortile riprendendo la ricerca dei portali <<Devo trovarlo...>> dissi a me stesso infondendomi coraggio.
Era passata metà giornata e non avevo ancora concluso niente, nessuno dei portali andava bene. Decisi di schiarirmi le idee, allora lasciai stare e per riposarmi camminai verso il bosco.  Stare tranquillo per un pó, tra la natura mi avrebbe fatto bene, all'improvviso vidi un piccolo cane avvicinarsi a me, mi abbassai per accarezzarlo <<Ehy bello, che fai qui>> chiesi ammiccando un sorriso, quest'ultimo abbaió ed iniziò a correre via <<Aspetta!>> esclamai inseguendolo.
Entró all'interno della grotta <<Cosa stai facendo!?>> urlai entrando a mia volta cercandolo dove diavolo è finito... pensai guardandomi attorno. Un piccolo luccichio attiró la mia attenzione, mi  avvicinai e vicino a delle rocce c'era incastonata una pietra, questa era nera. La guardai piú da vicino e la presi quando ad un tratto iniziai a sentirmi strano. Mi ritrovai in una stanza  che riconobbi questa stanza...sono nella villa! Forse Elena è qui! pensai uscendo dalla camera ma abbandonai subitk questa ipotesi quando vidi un bambino, quel bambino ero io. Seguí la mia figura entrare in una stanza il laboratorio di Lex pensai stringendo i pugni, mi avvicinai a mia volta e guardai verso la sua direzione <<No...>> vidi i resti del corpo di Elena, spalancai gli occhi e mi girai coprendo la bocca <<Triste vero? Questa sará la fine che fará Elena >> disse il me bambino, abbassai lo sguardo scuotendo la testa, mi strinse la mano e portai lo sguardo verso di lui, rimasi paralizzato, era ricoperto di sangue, non aveva gli occhi ed aveva un sorriso inquietante. Inizió a ridere e spaventato cominciai a correre cadendo peró nel vuoto totale.  All'improvviso mi svegliai nella grotta notando la pietra nella mia mano ormai in frantumi. Presi dei respiri profondi e  dopo un pó mi alzai e decisi di ritornare nel cortile della scuola per riprovare non farà quella fine. La salverò. A costo di perdere la vita! pensai ormai deciso.

Pov's Elena

Finalmente era calata la notte, mi alzai dal letto e presi la pietra andando vicino al tavolo. Mi abbassai e provai a toccare il pavimento notando una piastrella mobile allora la spostai e vidi un lungo condotto molto buio... pensai. Scossi la testa e iniziai a scendere giú <<Quanto lungo...>> pensai non vedendo l'ora di sentire un qualcosa su cui poggiare i piedi.
Arrivai giù in profondità e i miei piedi potevano sentire il freddo provocato dal pavimento. Iniziai a camminare e da guardandomi attorno notai vicino un muro un piccolo cerchio vuoto <<Forse...>> dissi tra me e me prendendo la pietra rossa ed inserendola poi all'interno del piccolo cerchio. Questa inizió ad emanare una luce abbagliante, d'un tratto sentí risucchiarmi via e mi ritrovai fuori <<Questo posto...>> sussurrai guardandomi attorno notando di essere fuori al giardino di casa mia, da lontano potevo scorgere due figure, la me di cinque anni fa e un'amica molto importante per me, la mia prima migliore amica. <<Elena sai ho conosciuto un ragazzo! É davvero carino e anche gentile dovresti conoscerlo!>> disse Simona tutta eccitata <<Si, certo perché no>> disse la vecchia me sorridendo <<Allora che ne dici di domani?>> disse Simona prendendomi per le mani, la vecchia me annui.
Ero nella mia stanza scrivendo una pagina di diario piangendo. All'improvviso mi ritrovai nel condotto di prima con la pietra tra le mani in frantumi.
Cercando di scacciare via i pensieri decisi di tornare su. Rimisi al suo posto la piastrella e subito dopo andai ad appoggiarmi sul letto addormentandomi profondamente. All'improvviso sentí qualcuno parlarmi

Ehehehe non lascerò che tu vada via

Non te lo permetteró

Mi ha dato il compito di tenerti d'occhio.

Ciò Che Non Ti Aspettavi[In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora