"Non é possibile"
Dissi. Cindy alzó le sopracciglia, poi sorrise
"Credi alla storia di un fantasma che perseguita te e la tua famiglia e che sta cercando di uccidervi, e non credi all'identità di una povera vecchietta?"
Esclamó, prima di scoppiare in una fragorosa risata.
In effetti non aveva tutti i torti. La mia vita era una pacchianata, ormai avrei potuto credere ad ogni cosa perché tanto non sarebbe risultata più strana della situazione in cui ero io.
"Non capisco più nulla"
"Tesoro siediti, é meglio"
Marlene, o a quanto ho capito Eloise, mi fece accomodare su una polverosa poltrona, rigida come il legno
"Eloise mi ha raccontato molto di te"
Disse Cindy
"Io e lei ci conosciamo da molti anni, ma penso cge tu questo lo sappia già."
Guardai Marlene, dritta e fredda, e mi rannicchiai appoggiandomi allo schienale.
"Se mi sono salvata é stato solo per merito suo. Mia madre, era una santa. Dopo la morte di papà peró, ha iniziato a chiudersi molto più spesso in camera. Cosa normale per una donna che ha perso un marito. Ma mia madre non lo era. Nessuno entrava in quella casa, nessuno. Io lo sapevo. Sentivo ogni notte mia madre urlare, ansimare, borbottando parole strane in una lingua altrettanto strana. Ed un fetore di marció si mischiava con la puzza di chiuso. Poco tempo dopo, mia madre partorì. La creatura che partorì, crebbe molto più veloce del normale. Fino ad arrivare alla mia età nel giro di mezzo anno. Quell'essere, era tale e quale a me. Mia madre diceva che era la mia gemella, ma avevo sei anni, non ero stupida. Una sera, mia madre mi chiuse in camera. Mi sfreggió gli occhi, ed il volto di mia madre pallido e pazzo fu l'ultima cosa che vidi per il resto della mia vita."
Si toccó le palpebre e riprese fiato, poi continuó.
"Mi chiuse nella cantina. Mi disse che la figlia di un mortale non poteva più stare in questa casa. Che doveva sopravvivere solo lei, la figlia del demonio. Ma io, non potevo permettere che quella strega potesse prendere il mio posto nel paese. Riuscii a scappare grazie ad Eloise, e non appena fuori, mi disse che alcuni uomini erano diretti a casa mia per prendere mia madre."
"Cindy, cosa é successo poi in quella casa"
La domanda mi uscì quasi da sola dalla bocca.
"Mia madre venne ritrovata sotto la finestra, madida di sangue. Uccise Kate annegandola nella vasca, scambiandola per me. Ed il suo piano andó in fumo."
Il suo piano era quindi quello di uccidere Cindy, facendo sopravvivere Kate in modo che potesse essere scambiata per Cindy. Okay, non ci capivo più nulla.
Scossi il capo.
"Non si suicidó, vero?"
"Non l'ho mai detto. Non so chi la uccise, ma lei lasció che il suo assassino lo fece. Probabilmente glie lo chiese lei stessa."
"E della maledizione?"
"Non la mandó lei. Kate aveva poteri sovrannaturali, quando la madre la uccise, pregó suo padre affinché la sua anima potesse rimanere in quella casa, e perseguitare tutti coloro che vi entrarono, da quel giorno"
"Perció tu non sei maledetta"
Sussurrai. Mi fece cenno di sì.
"Cosa possiamo fare?"
"Chiamate tutti coloro che hanno messo piede in quella casa, e che hanno usufruito almeno una volta di un utensile preso nella casa"
Pensai velocemente. Io ed i miei genitori, compresa Mose, ne avevamo utilizzato più di uno. Anche Arnold, Marlene e.... Nathan e Janette. Clark, era stato succube di questa maledizione. Non potevo permettere che potesse succedere a qualcun'altro.
"E dopo?"
"Esorcizzare la casa"
Marlene si alzó di scatto.
"Elizabeth, é ora di tornare a casa"
Mi prese per il braccio trascinandomi all'entrata.
"L'ARMADIO FAT...."
Quella fu l'unica cosa che sentii prima di uscire fuori.
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The Curse - La Maledizione della Villa
ParanormalElisabeth Forrowel è una ragazza di 19 anni, vive a Phoenix, in Arizona. Il 2 Novembre del 2014, il suo migliore amico Clark Nevel muore in circostanze misteriose il giorno del suo 20° compleanno. Per la polizia e l'investigatore Nathan Clint si tra...