Capitolo 10

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È mattina, SilverClaw si infilò sotto le coperte e arrivandomi vicino al viso mi leccò per svegliarmi, io lo guardai sorridendo, 《maoo...》 Miagolò e mi guardo con un espressione preoccupata, come se avesse capito cosa mi era successo, è proprio un gatto intelligente capisce sempre quando c'è qualcosa che non va, mi alzai dal letto e lo presi in braccio, gli feci i grattini sulla pancia e lui in risposta mi diede piccole zampate giocose sulla mano facendomi ridere.. I miei pensieri tornarono a ieri, se l'ispettore Costa non fosse passato di li non so cosa sarebbe potuto succedere... meglio non pensarci, presi la tazza vuota che mia madre mi aveva portato ieri sera e la portai in cucina, trovai il solito biglietto sul tavolo vicino ad un vassoio con una torta al cioccolato, che diceva:

"Tesoro ti ho preparato la torta al cioccolato, il pranzo è nel frigo, mi dispiace lasciarti da solo cercherò di tornare presto, se non te la senti di andare a scuola puoi rimanere a casa a riposare. Baci mamma".

Effettivamente non me la sentivo di andarci, ero ancora scosso e mi sentivo troppo stanco.. resterò a casa, diedi da mangiare a SilverClaw poi presi una tazza di caffè latte e una fetta di torta, feci colazione e tornai in camera, mi rimisi sotto le coperte e mi riaddormentai.

Driiiin, driiiin, saltai dal letto per lo squillo improvviso, allungai la mano e spensi la Sveglia; driiiin, driiiin, 《accidenti ma perché non ti spegni..》 Mi alzai, non era la sveglia ma il cellulare, lo presi era Max, guardai l'ora sul display era l'una e dieci minuti, cavoli ho dormito tutta la mattina, Max si starà chiedendo come mai non sono andato a scuola. 《Pronto.》 Dissi assonnato, 《Alex come stai? Come mai non sei venuto a scuola?》 Mi chiese con voce preoccupata, non volevo parlarne al telefono, 《è successa una cosa ieri sera... ho rivisto quel lupo e non ho voglia di parlarne al telefono, se ti va vieni da me, ti racconterò tutto.》 Gli dissi, 《Cosa! Di nuovo, vengo subito dopo la scuola, Alex ma tu stai bene?》 Mi chiese allarmato, 《si sto bene, ci vediamo dopo allora.》 《Si si a dopo.》 e riattaccò.
Il mio stomaco brontolò dalla fame, decisi di andare in cucina, presi SilverClaw in braccio e lo coccolai, arrivato in cucina lo misi giù e apri il frigo, trovai un piatto con petto di pollo panato, insalata e pomodori, scaldai il pollo in microonde, come sempre spazzolai tutto, poi lavato i piatti tornai in camera, presi i pantalone della tuta nera, con la giacchetta abbinata e una maglietta verde, andai in bagno a farmi una doccia avevo i muscoli tesi, rimasi sotto il getto d'acqua per un pò, finché non senti i muscoli rilassarsi, ripensai a quella povera donna, se fossi intervenuto prima, forse avrei potuto salvarla.. uscì dalla doccia e mi vesti, stavo per finire di asciugare i capelli che suonò il campanello, non può essere Max la scuola non è ancora finita pensai andando a vedere chi era...《che ci fai già qui? L'orario di scuola non è ancora finito.》 Chiesi a Max stupito che fosse già arrivato,《ero preoccupato per te, così ho detto all'insegnante che non mi sentivo bene, mi ha mandato in infermeria e li ho finto di avere un forte mal di pancia e l'infermiera mi ha mandato a casa.》 Mi disse mentre andavamo in cucina,《sei proprio matto a volte, lo sai?》 Gli dissi ridendo, 《lo so, sono fatto così.》Mi rispose sorridendo,《vuoi qualcosa da bere? Ti va un bicchiere di aranciata?》 Dissi mentre aprivo il frigorifero, 《si grazie, allora raccontami cos'è successo.》 Mi disse mentre gli porgevo un bicchiere d'arancata posando poi la bottiglia sul tavolo, presi fiato e cominciai a raccontargli cos'era successo ieri sera.

Il coraggio di AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora