Capitolo 15

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È lunedì mi trovo in classe, con il professore di arte Lorenzo Carlucci, è un uomo sulla quarantina capelli brizzolati e gli occhi marroni, ci sta spiegando l'arte della Grecia antica, mentre il professore sta spiegando la mia mente sta pensando ad altro... stavo pensando all'invito di Max a rimanere a casa da lui siccome i suoi genitori lavorano entrambi in ospedale e a volte capita che rimane da solo a casa, penso a cosa potremmo fare nel pomeriggio, a cosa potremmo prendere da mangiare, ma mentre penso a tutto questo, il professore mi chiama e mi chiede cosa aveva detto fino ad ora, io cadendo dalle nuvole guardo i compagni in cerca di qualche aiuto, infatti paolo, che è davanti a me mi suggerisce, Il tempio di Atene che sta in Grecia, il professore fa finita di nulla e continua la lezione.
Finita la scuola io e Max andammo a casa sua, non abitava molto lontano dalla scuola, passiamo in una strada alberata dove c'è una palazzina, casa sua è al terzo piano.
La sua casa non è molto grande a due camere da letto, una cucina, il soggiorno e il bagno... in compenso ha un balcone molto grande che si affaccia su un parco.
Arrivati a casa sua, andai nella sua camera a posare lo zaino e vidi, Harry il suo porcellino d'india, gli è stato regalato dai suoi genitori per il suo compleanno di due anni fa, è di color champagne, 《Ehi Alex, hai visto Harry? pensa che gli ho imparato a trovare il cibo che gli nascondo sul balcone, è bravissimo.》 Mi disse tutto soddisfatto, 《Buon per lui, se non lo avesse imparato sono sicuro che lo avresti fatto morte di fame.》 Dissi ridendo, 《ma che dici! Gli lascio sempre da mangiare nella sua gabbietta.》 Disse lui fingendosi offeso, 《Si lo vedo, e diventato più grande di una palla da bowling!》 Dissi, Max mi guardò, poi guardò Harry, 《hai proprio ragione.》 E scoppiammo a ridere, 《dai andiamo a giocare alla play station a fifa 15, dai che ti straccio!》 Disse Max 《ok, vedremo chi straccia chi!》 Dissi e ci mettemmo a giocare.
Giocammo per tutto il pomeriggio e decidemmo di fare cinque partite, chi perdeva avrebbe fatto penitenza, pagando la cena, ovviamente vinsi io, 《Accidenti Alex mi hai stracciato, voglio la rivincita.》 Disse Max sbuffando, 《Sì certo, la prossima volta, ora paga la cena.. direi sushi grazie.》 Dissi ridendo.
Arrivata la cena ci mettemmo a mangiare sul divano guardando la TV, finito di mangiare decidemmo di guardarci un film d'azione eravamo arrivati a metà film quando sentiamo un rumore provenire da fuori, 《Alex hai sentito? Cos'è stato?》 《Non lo so Max, proveniva da fuori, forse dal parco, andiamo a vedere.》 Ci affacciammo sul balcone ma non vedemmo nulla di strano, ma ad un certo punto passò un ombra.. guardammo meglio e non credemmo hai nostri occhi era il lupo.. sembrava che stesse cercando qualcosa, sicuramente la sua prossima vittima, a una certa si girò nella nostra direzione, nel buio si vedevano i suoi occhi rossi puntati su di noi... per la paura scappammo in casa chiudendo la finestra,《Alex ma quello è il lupo di cui mi hai parlato!?》 Mi chiese Max spaventato, 《si Max, è lui.》 Gli dissi terrorizzato,《è enorme...》 Disse Max guardando dalla finestra poi aggiunse, 《non lo vedo più.》 poi si girò e disse, 《dobbiamo avvertire la polizia.》  《aspetta, ho il numero dell'ispettore.》 Gli dissi, presi il cellulare avevo il suo numero in memoria, chiamai, 《pronto.》mi rispose con tono di voce stanca,  《pronto ispettore Costa, sono Alex si ricorda?》 Dissi sperando che si ricordasse di me,《Alex? ah si mi ricordo, dimmi cosa posso fare per te?》 Mi chiese, 《ecco.. la chiamavo per dirle che sono a casa di un mio amico e abbiamo visto il lupo.》  《COSA! Dove ti trovi?》 Mi chiese quasi urlando dall'agitazione, gli dissi la via di casa di Max, 《arrivo subito.》 E riattaccò.
Dopo un quarto d'ora circa, arrivo l'ispettore Costa, 《allora ragazzi ditemi tutto.》 Gli dissi esattamente dove lo avevamo visto, 《avete fatto bene a chiamarmi, chiamerò una pattuglia e faremo dei sopralluogi, ora vado.》 Disse lui, prendendo il suo cellulare, 《grazie di essere venuto.》 Lo ringraziati, 《è mio dovere, arrivederci.》e se ne ando.

Il coraggio di AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora