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"Sono così facile da rimpiazzare?" mi chiede Mattia con un sorriso malizioso. Non lo è, ma lui lo sa. Quello che ho davanti non è il mio Mattia. Non il Mattia con cui sono stata per gli ultimi due mesi.
Se prima ero riuscita ad evitare tutti i pensieri negativi e le preoccupazioni, sono tornati nel momento esatto in cui l'ho visto.
"Tu eri troppo impegnato per leggere tutti i miei messaggi e per rispondere alle mie chiamate?" ribatto io, con la stessa attitudine. Sposta leggermente il capo e mi guarda.
"Touché" dice ridacchiando. Quella sua risata. Mi riempie il cuore. Continua a guardarmi sorridendo.
"Sono Mattia Polibio" si presenta, porgendo una mano a Jaden. Lui la afferra. "Jaden Hossler" replica, il bruno annuisce. "Lo so"
Come se Jaden non sapesse chi Mattia sia.
"Per caso siete promessi? Vi vedevo molto presi prima" chiede, riferendosi a quando poco fa stavamo parlando del nostro piccolo viaggio.
Mi ferisce il suo modo di scherzare.
"Veramente no. Abbiamo solo qualcosa di bello in mente." interviene Jaden vedendo la mia totale incapacità di dire qualcosa, accarezzandomi un la spalla.
Io sorrido, lo guardo e annuisco. "Ah si? Che cosa?" chiede nuovamente. Il suo sguardo è lo stesso che aveva l'anno scorso quando mi guardava.
Jaden fa per rispondergli ma lo interrompo. "Nulla che ti possa interessare. Se ci vuoi scusare, vorremmo andare" non riesco a guardarlo così, è come se fossimo tornati all'inizio. Come se non fosse successo nulla. Vorrei solo piangere, tantissimo.
Mi stringo di più a Jaden, lui mi avvolge con un braccio e mi tiene le mani su un fianco.
"Dai restate" dice con un tono diverso, un tono sincero, dolce. Mi giro verso di lui e lo vedo ricomporsi.
"c'è qualcuno che voleva vederti" continua con serietà.
Si sposta leggermente e dietro di lui spuntano Kairi e Alejandro.
Mio Dio, quanto mi sono mancati questi due cretini.
Corro ad abbracciarli e mi stringono forte.
"Mi mancavate" ammetto io, posando la testa sul letto di Ale. "Anche tu ci mancavi" replica Kairi, facendo una smorfia a Mattia.

Restiamo un altro po' abbracciati finché non noto anche Roshaun, un altro amico di Mattia che frequenta la mia scuola. Gli faccio un cenno con la mano e mi stacco dai ragazzi.
Jaden mi guarda sorridendo, non dice nulla anche se so che è in imbarazzo, quindi torno indietro e stringo di nuovo Alejandro e Kairi. Do ad entrambi un bacio sulla guancia. "Non evitatemi a scuola" dal mio tono sembra quasi che io li stia supplicando, loro annuiscono.
"Fanculo il coglione" dice Alejandro strappandomi una risata. Mi giro a guardare Mattia. "Si, fanculo il coglione" ripeto, poi li abbraccio di nuovo.
Sembra più un addio che un arrivederci, è triste.
Mi giro e vado direttamente Jaden. Mi vede arrivare e allarga un braccio per poi avvolgermi in quest'ultimo.
"Possiamo andare ora" gli dico ridendo, lui fa lo stesso.
"Non mi salutate?" dice Mattia poi in tono ironico, come per prenderci in giro.
Non posso credere si stia comportando in questo modo.
Come se fossi fuori di testa ad avere un migliore amico che mi vuole bene sul serio. Come se lui non avesse fatto altro che ignorare i miei messaggi e le mie chiamate in questi giorni. Come se avessi iniziato ad ignorarlo. Cazzo. Ho pensato spesso a come sarebbe stata una volta finita con Mattia. Non pensavo potesse essere così presto, ma nemmeno che sarebbe stato così difficile.
Sono solo grata di avere Jaden. Non smetterò mai di dirlo. Sono andata da lui per dell'erba e mi sono ritrovata con un compagno di vita.
Per il comportamento di Mattia non ho nemmeno voglia di mandarlo a fanculo.
Mi giro verso di lui, lo guardo negli occhi, sorrido.
"Mi hai spezzato il cuore"

MATTIA'S POV
Vederla girare i tacchi e andare via con Jaden dopo avermi detto che le ho spezzato il cuore mi fa realizzare quanto io veramente abbia appena fottuto tutto.
Appena sono abbastanza lontani inizio a dare di matto.
"Cazzo" esclamo, portandomi le mani in testa e cadendo sulle ginocchia. I miei amici mi raggiungono e si siedono attorno a me.
"È stato-" inizia Alejandro per descrivere quello che è appena successo. "Una vera merda. Sei stato un coglione di prima categoria" lo interrompe Kairi, con la delicatezza di un elefante che corre.
I miei amici lo guardano con l'espressione di chi ha appena detto qualcosa di inappropriato. "Ma con quanto tatto me lo stai dicendo" dico io, loro ridono.
"È stato brutto eh?" chiedo di nuovo di conferma. I tre annuiscono.
"Ti sei comportato da cazzone, in tutta onestà, prendendo esempio da Kairi," ridiamo tutti guardando il tappetto "credo tu l'abbia delusa." conclude Alejandro. Ha ragione, ha proprio ragione.
Mi sono comportato nello stesso modo in cui mi comportavo un anno fa. Ho riportato tutto all'inizio.
"Ma poi che significa che non rispondi ai suoi messaggi?" chiede Kairi aggrottando le sopracciglia.
"E alle chiamate" aggiunge Roshaun. Lui non ci ha visti insieme, ma sa tutto.
"Esattamente quello che ha detto lei" ora mi attaccano, lo so.
Kairi e Alejandro mi saltano addosso.
"Ma sei stupido" "bro che cazzo fai" "sei proprio un coglione" "spiegami perché cazzo"
Quello che riesco a capire tra tutto quello che dicono.
Non me ne capacito nemmeno io.
"Non lo so, okay? Semplicemente non voglio finire a piangere come un cretino. Ho già pianto abbastanza" odio piangere, mi fa sentire debole ma allo stesso tempo mi conforta e mi fa sentire bene.
"Ora col cazzo che ti chiama" dice Roshaun, i ragazzi concordano con lui. Anche io.
"Ma poi cazzo, l'hai vista con quello? Allora perché ti comporti come se non ti importasse di lei? La spingi solo via." spiega Kairi agitandosi. Alejandro annuisce a quello che dice, anche Roshaun. "La prendi sul serio" dico per sdrammatizzare un po', ma è inutile.
"Si, la prendo sul serio. Cazzo vi voglio bene, sto male a vedervi così. Tu stai una merda pure se non lo ammetti, lei invece è distrutta. L'hai spezzata." risponde lui, guardandomi fisso negli occhi. Io abbasso lo sguardo.
Mi sta facendo una ramanzina?
"Magari non eravamo fatti per stare insieme" la frase più stupida che mi sia mai uscita di bocca, ma magari ripetendolo più volte me ne auto-convincerò.
Kairi porta in avanti il capo e alza le sopracciglia.
"Ma vaffanculo. Eravate perfetti. Non sei mai stato tanto felice come quanto lo eri con lei. Anche tu la facevi stare benissimo, lei era felice con te. Ora hai fottuto tutto, e per cosa? Era così necessario tenersi tutto per sé e basare tutta la vostra relazione su una bugia? E la cosa che più mi fa incazzare è che tu potresti aggiustare le cose, mettendoci un po' di impegno e di costanza, invece te la stai facendo fottere da quel Jaden. Lo vedo come lui la guarda. Vedo anche come lo guarda lei. Ma soprattutto, vedo come lei ha guardato te oggi. Tra di loro sta nascendo qualcosa. Oppure è già nato, non sono sicuro. Fatto sta che oggi potevi comportarti da persona matura e che potevi rispondere ai suoi messaggi. Non stai facendo altro che allontanarla. Cazzo Mattia, siete fatti per stare insieme. Dovete tornare insieme." dice tutto senza dare a nessuno di noi il tempo di intervenire, senza poter rispondere o interromperlo.
Ascolto attentamente quello che dice. Cazzo. Ora si che capisco quanto ho fottuto le cose.
Devo dirle di Cynthia, devo dirle che ci ho provato di nuovo con lei. Devo dirle delle altre che ho avuto.
Lei mi ama, mi perdonerà.
Non me la farà pesare, non è fatta così.
Farò le cose per bene, scaverò prima il terreno e poi piangerò il seme.
Inizierò con lo scriverle, chiamarla, finché non andrò da lei a raccontarle tutta la verità.
Se le scrivo oggi mi manda a fanculo sul serio, quindi aspetterò un paio di giorni.
Tornerà ad essere mia. È destinata a me.
Sono io il suo destino.
Lei è il mio.
Guardo Kairi.
"Grazie, sul serio"

scritto il 24 maggio 2020.

safe place // mattia polibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora