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passano alcuni giorni, senza avere notizia di nessuno. I miei genitori mi hanno requisito il telefono, e mi hanno fatta uscire dalla mia camera solo per andare in bagno e mangiare. Dopotutto, me la sono cercata: hanno ragione a punirmi, ma questo non significa che io non voglia mandarli a fanculo.
Domani inizia la scuola, e non sono psicologicamente pronta a ciò.
Negli ultimi giorni, passati nel letto a guardare film, leggere e disegnare, non ho fatto altro che pensare ad una persona: Jaden.
Si, ho pensato a quello che è successo tra me e Mattia, ma solo alle ripercussioni che potrebbe avere sulla relazione con Jaden. Non dico che ne abbiamo una, è solo che ci tengo sul serio. Ho sentito molto la sua mancanza e continuo a sentirla. Casualmente, sul computer compaiono delle foto mie e di Mattia. Lo spengo. Io e Polibio siamo una storia chiusa. Ho intenzione di iniziare un nuovo capitolo della mia vita, e lui non ne fa parte. O perlomeno, non quanto desidera.
"Aurora, la cena è pronta!" mi chiama mia madre dalla sala da pranzo. Ovviamente una volta raggiunta preparo la tavola.
Una volta seduti tutti e tre per mangiare il silenzio cala, prima c'era il rumore delle pentole e delle posate che sbattevano a colmarlo.
Mangio in fretta e tolgo il mio piatto dalla tavola, pulisco quel che posso e scappo in camera. L'aria di imbarazzo e disagio non fa per me.
Chiudo a chiave la porta, non c'è niente che possano chiedermi, non voglio essere disturbata.
Prendo il mio libro e continuo a leggere, riprendendo da dove mi ero fermata qualche minuto fa.

Dopo un po' sento qualcosa picchiettare contro la finestra di camera mia. Mi affaccio convinta si tratti di qualche uccello, ma abbassando il capo e guardando in basso vedo Jaden che agita in aria le mani. Alla vista del ragazzo impallidisco, inizio a pensare ai mille motivi per la quale possa essere lì, poi mi ricordo chi ho davanti e inizio a sorridere.
Mi suggerisce di aprire tutta la finestra, e faccio come mi richiede. In un modo che non comprendo del tutto riesce a raggiungermi, entrando nella mia stanza.
Appena realizzo di non star sognando lo abbraccio, lo stringo forte a me e lo faccio accidentalmente cadere sul letto.
"quanto mi sei mancato" gli confesso, stringendolo forte.
"Anche tu, tantissimo. Non so stare senza di te" mi dice, facendomi arrossire.
Lo guardo attentamente. "I capelli neri? Cosa?" esclamò incredula, notando la nuova tinta. Anche l'estate scorsa li aveva neri, non mi aspettavo li avrebbe rifatti. Mi piacciono tantissimo. "Ti piacciono?" mi chiede ridendo, mentre io ci giocherello. "Cazzo si" rispondo. Ha una giacca di pelle e una maglietta bianca sotto, un paio di jeans e delle converse nere trasandate. Le adoro. Io però, non sono presentabile. Indosso solo una maglietta, non lunga abbastanza da coprirmi e non ho il reggiseno, cosa che fa drizzare i miei capezzoli sul tessuto.
"Non ho il cellulare, non posso uscire." gli spiego brevemente il motivo della mia assenza, lui annuisce. "Se per te va bene, avevo in programma di restare un po'" sorride, sedendosi sul letto gettandosi sul bordo. Io sorrido e mi siedo accanto a lui. "Va benissimo."

Decidiamo di vederci un film, così, per passare un po' il tempo alla Jaden e Aurora.
D'un tratto però sento gli occhi su di me. Mi giro verso lui e lo vedo che mi guarda, così ci fissiamo negli occhi per un po'.
Sento il cuore battere all'impazzata. Lui si avvicina alle mie labbra e finalmente si toccano, dopo diverso tempo che non si incontravano. Un bacio dolce, innocuo, leggero.
Niente di passionale e vorace come con Mattia.
Però mi fa sorridere lo stesso. Certo, si poteva spingere più oltre ma, siamo solo amici. Non c'è bisogno di affrettare le cose.
Ci guardiamo negli occhi.
"Posso restare qui per l-" non ha il tempo di concludere la domanda che lo interrompo con un "si" diretto, senza pensarci due volte, come fosse una supplica. Non posso fare a meno di lui.

Restiamo così a guardarci, stringendoci le mani.
"Aurora! Apri la porta!" sento urlare fuori la stanza. È mia madre che cerca in tutti i modi di farla aprire.
Vado immediatamente in panico. Io e Jaden ci guardiamo non sapendo che fare, così senza pensarci due volte gli dico di nascondersi nella cabina armadio.
"Cosa?" domanda sotto voce, io lo spingo dentro annuendo, poi chiudo la cabina e vado ad aprire la porta a mia madre.
Lei entra e sembra sospettosa, sa che le sto nascondendo qualcosa.
"Perché hai chiuso a chiave?" mi chiede con quella sua aria autoritaria. "Lo faccio tutte le sere" le dico, gettandomi sul letto fingendomi indifferente.
"Domani comincia la scuola" intavola il discorso, facendomi roteare gli occhi. "Lo so bene" rispondo semplicemente, continuando a sfogliare un quaderno.
"Sei pronta? Sai, con la storia di Mattia-" vorrebbe continuare, ma non glielo lascio fare.
Chiudo il quaderno provocandone un rumore che la zittisce. "Tranquilla. Sono prontissima. La storia di Mattia non mi tocca più, è andata ormai." mi limito a rispondere, mentendo, così si alza dal mio letto e aspetta sull'uscio della porta. "Sarà." dice, senza credermi. Poi si chiude la porta alle spalle. Io e lei non abbiamo mai avuto un bel rapporto.

Jaden esce dalla cabina e mi salta addosso.
"Che cazzo di ansia" esclama, passandosi una mano fra i capelli.
Aggiungo la mia mano sulla sua chioma ormai nera.
Prendo il suo cellulare e guardo l'orario. È mezzanotte e venti, a momenti i miei andranno a dormire.
Mi perdo nei suoi occhi, il cuore mi batte forte e sento ancora i brividi per prima.
"Posso baciarti ancora?" dice rompendo il silenzio, cogliendomi alla sprovvista.
Sorrido. Me l'ha sul serio chiesto? Crede che non glielo concederei altrimenti? Rido un po', abbasso il capo e poi lo guardo di nuovo. Mi sposta una ciocca di capelli dal viso, e realizzo ancora una volta quanto questo ragazzo conti sul serio per me.
Mi sembra di conoscerlo da una vita, e che tutte le scelte che ho fatto, giuste o sbagliate che siano, nel corso della mia vita siano state compiute solo ed unicamente per arrivare a questo.
Per arrivare qui, sul mio letto, nella mia stanza, in questa notte di uno strano sabato. In questo momento non posso evitare di pensare a Mattia. Una piccola parte di me vorrebbe che ci fosse lui al suo posto. Ma quella parte sa anche che non potrebbe essere così, che non sarebbe giusto.
Tutta la mia vita ha portato a questo.
A Mattia Polibio, e poi a Jaden Hossler seduto qui accanto a me che mi chiede se può baciarmi di nuovo.
Finalmente torno alla realtà, e lui aspetta ancora una risposta alla domanda che mi ha posto poco fa.
Sospiro e continuo a guardarlo, negli occhi. È come se il tempo si fermasse. E sembra quasi così, se non fosse per Mattia.
Nella mente mi balena lui, il suo viso, il suo sorriso.
ed ecco che davanti a me non c'è più Jaden ma quello stronzo di Mattia Polibio.

scritto il 18/07/2020
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