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AURORA'S POV
Io e Jaden non perdiamo tempo e partiamo subito con la lista delle cose da fare.
Iniziamo dal festival musicale, di Post Malone, per la quale io ed Emily ci stiamo preparando.
Mettiamo entrambe semplicemente una t-shirt e un paio di pantaloncini, io metto delle converse nere sotto mentre lei mette direttamente delle infradito, infine abbiniamo una bandana bianca e azzurra.
"Allora, tu e Jaden.." inizia lei lanciandomi uno sguardo d'intesa che non colgo. Aggrotto le sopracciglia e assottiglio gli occhi. "cosa" replico, aspettando una spiegazione. Lei rotea gli occhi ridendo. "Dai, come se non sapessi che intendo" dice sistemando la bandana. La mia espressione non cambia. "Non ti seguo" le confesso, lei sbuffa e si siede accanto a me.
"Voi due scapperete insieme" puntualizza. Annuisco. Mi guarda di nuovo come se le dovessi dire qualcosa.
".. e quindi?" lei sbuffa ancora una volta e rilassa le mani.
"Gli piaci!" esclama alzandosi di fronte a me. Ridacchio.
Non piaccio a Jaden.
"No senti Em sei completamente fuori strada. Ho avuto anche io quella impressione al campeggio, ma ti assicuro non è così. Abbiamo chiarito le cose subito, e poi sono troppo traumatizzata dagli avvenimenti con Mattia per un altro ragazzo." le spiego brevemente, lei mi guarda, alza un sopracciglio e fa spallucce.
"Certo, traumatizzata" mugugna tra i denti, mentre raccoglie alcune magliette. Alzo le sopracciglia e mi alzo. "Che vorresti dire adesso?" le chiedo, lei si gira nuovamente verso di me.
Sbuffa per l'ennesima volta.
"Dico che dovresti ammettere che c'è la possibilità che tu riesca ad andare avanti presto. Dico che vedo come Jaden ti guarda, come lo guardi tu. Non negare tutto solo perché ti sentiresti in colpa. Credo lui sia andato avanti, non devi aver paura di fare lo stesso." spiega lei. È brutto sentirselo dire. Sapevo fosse così, ma sentirselo dire dalla propria migliore amica fa tutto un altro effetto. Ha ragione, o almeno sulla storia di Mattia.
Lui è andato avanti, me l'ha dimostrato qualche giorno fa in spiaggia, dovrei fare lo stesso. Magari hanno ragione, dovrei andare avanti.
Restiamo qualche secondo a fissarci finché non sentiamo il campanello.
"Salvata dal principe azzurro" rompe il silenzio lei, riferendosi al fatto che alla porta è sicuramente Jaden.
Andiamo ad aprire e ce lo troviamo davanti.

"Pronte?" chiede lui, noi annuiamo. Lo guardò attentamente. Indossa una maglietta bianca e una felpa con la zip e il cappuccio nera, al piede porta un paio di air force one bianche, e un paio di pantaloni neri. Emily è arrabbiata, si vede. Fortunatamente ha deciso di far venire con noi anche Vinnie, il ragazzo che le piace. Lo vede e inizia a sorridere.
Va da lui e lo abbraccia, avevamo già deciso di andare con i motorini e di incontrarci lì, ma ora mi dispiace.
Emily sale sul motorino di Vinnie e subito dopo averci fatto un cenno partono.
"Stasera saremo il terzo e il quarto incomodo" dico io rompendo il silenzio, mentre Jaden toglie il cavalletto alla moto.
"Si, probabile." ridacchia lui, mi sento abbastanza a disagio adesso. Sorrido timidamente.
Monta su e mi fa cenno per far salire anche me, lo faccio. Non indossa il casco questa volta.
"Mantieniti a me" mi dice pronto a partire, ma appena metto le mani sulle sue spalle toglie le mani dal manubrio.
Mi guarda e posiziona entrambe le mie mani sul mio petto.
Mi sento a disagio, probabilmente per quello che mi ha detto Emily.
"Stringiti forte, potesti perdere l'equilibrio" faccio come mi chiede, ma quando parte capisco che c'è bisogno di una stretta più forte.
Lo stringo di più e lo sento ridere. Si gira velocemente verso di me e urta leggermente il mio naso con la mascella. Ciò mi fa rendere conto di aver appoggiato la testa sulla sua spalla. Mi rilasso, con Jaden mi sento sempre al sicuro.

In una ventina di minuti arriviamo e una volta trovati Emily e Vinnie ci mischiamo alla folla.
Pur essendo arrivati più tardi il concerto inizia solo dopo quaranta minuti.
Mentre cantiamo Emily mi sorride e mi abbraccia, facendomi capire che non ce l'ha con me. Ma mi lancia anche uno sguardo di intesa indicando Jaden.
Scuoto la testa, voglio lasciare le cose come stanno.

Mentre continuiamo a scatenarci come matti delle macchine iniziano a spruzzare schiuma, con la quale ci divertiamo tutti a lanciarci.
Ne prendo un bel po' e schiaffeggio leggermente Jaden con la stessa mano, così da ritrovarselo in faccia.
"Ah la metti così?" mi dice fingendo di essersi offeso, poi prende altra schiuma e me la spalma sui capelli.
Apro la bocca e inspiro in segno di indegno.
"Come hai osato" fingo anche io di essere offesa, quindi inizia una vera e propria battaglia.
Mentre ci riempiamo di schiuma a vicenda ridiamo tantissimo.
La guerra la vince però Jaden dopo avermi spalmato tutta la schiuma in faccia, per poi essere rimasto lì immobile mentre ci fissavamo negli occhi. Lui ha ancora le mani sul mio viso.
Il mio cuore batte forte e velocemente, spero non riesca a capirlo. I suoi occhi sono di un azzurro molto chiaro, sono piccoli, come due fessure sul cielo. Mi piacciono tanto.
Il momento viene completamente rovinato dallo squillo del mio cellulare. Non so se esserne felice o meno, fatto sta che Jaden torna a ballare e a saltare a tempo di musica.
Prendo il cellulare che intanto continua a vibrare e squillare. Leggo il nome di chi mi sta chiamando. L'ho segnato "non chiamare, non rispondere". È Mattia. Ci penso un po' prima di agire. Mi guardo intorno, adesso sono ad un concerto, qui con me ci sono la mia migliore amica e il mio- non saprei come definire Jaden.
dovrei scatenarmi e non parlare al telefono, soprattutto con lui.
Penso a quello che mi ha detto Emily, sul fatto che lui sia andato avanti. Si, lo credevo anche io, ma se è così perché chiamarmi? No, non ci casco stavola.
Ho smesso di cercarlo, l'unico tra i due ad aver sbagliato è lui.
Dovrebbe essere lui ad avermi chiamata e cercata.
Imparerà a farlo, perché non gli darò anche questa soddisfazione.
Rifiuto la sua chiamata e vado a scatenarmi con gli altri.

È stato fantastico, mi sono lasciata andare completamente, abbiamo bevuto tanto e abbiamo anche fumato, è stato divertentissimo, non mi pento di niente.
Ad un certo punto non riuscivo a vedere più nulla, quindi Jaden mi ha presa sulle spalle e si è spinto tra la gente per andare più avanti urtando tutti, ci hanno insultati tantissimo, ma noi non facevano altro che ridere della situazione. Una volta arrivati più avanti mi mette giù e iniziamo a ballare come se avessimo avuto un attacco epilettico, a saltare e a gridare.
È stata un'esperienza unica. Dopo abbiamo fumato e bevuto tanto, ma non mi pento di nulla. Intanto si è anche fatta sera, adesso sono un po' brilla e Jaden mi mantiene appoggiando il mio busto sulla sua spalla, lasciandomi a penzoloni lì. Inizio a ridere come un idiota, mentre lui cerca Vinnie e Emily.
"Dai mettimi giù! Non sei mio padre" dico lamentandomi e sbattendo le mani sul suo petto, lui mi guarda e scoppia a ridere, poi mi mette giù.
"Stammi vicina, ho la sensazione di poterti perdere qui" dice lui, prendendomi per i fianchi e tirandomi a sé. Vedo entrambi, molto vicini. "Si baciano" esclama lui, guardandomi sorridendo. Ci giriamo dal lato opposto e ci dirigiamo verso la moto di Jaden.
"Mandale un messaggio e dille che le abbiamo lasciato un po' di privacy e ce ne siamo andati" mi spiega ridendo.
Una volta arrivati apre quella sottospecie di sella e da quella ne caccia una bottiglia d'acqua. Inizio a ridere, non capisco cosa stia facendo.
"Che fai con un-" non riesco a finire di parlare che mi spruzza l'acqua in faccia, facendomi tornare lucida.
Scuoto la testa e getto i capelli dietro. "Era per il tuo bene." mi spiega, io annuisco.
"Per qualsiasi motivo, me la pagherai." ridiamo entrambi, poi ci mettiamo sul motorino.
"Che dici di spuntare anche un'altra cosa dalla lista?" mi chiede poi girandosi verso di me. Capisco al volo di che parla, quindi annuisco.
Parte a tutta forza mentre infilo le mani sotto la sua giacca, stringendomi a lui.

Dopo un po' di tragitto arriviamo in autostrada, dove poi ci fermiamo.
Non passano auto, c'è un silenzio tombale. Il posto si trova incredibilmente in alto, si può vedere di tutto da qui.
Guardo il panorama e poi Jaden. Questa potrebbe essere la serata migliore della mia vita, se solo non fosse per qualche piccolo dettaglio.
Ci guardiamo e automaticamente iniziamo a fare un conto alla rovescia che porterà a farci fare quello che desideravamo di fare da un sacco: gridare.
Appena arrivati ad uno, stacchiamo entrambi lo sguardo dall'altro e urliamo più forte che possiamo. Questo succede due, tre, cinque, dieci, venti volte.
È forse la cosa più liberatoria che io abbia mai fatto, ed è proprio il fatto che io la stia facendo con Jaden la rende tale. Perché è così che mi sento quando sto con lui: libera.
Iniziamo a urlare una sfilza di "vaffanculo, ti odio, ho chiuso" e così continuano a passare velocemente i minuti.
"Vaffanculo! Ti ho dimenticato, stronzo!" urlo poi, facendo girare Jaden verso di me. "Sul serio?' mi chiede, poi io annuisco. "Non penso più a lui. È questione di tempo." gli spiego brevemente, lui mi sorride a trentadue denti e mi prende in braccio facendomi volteggiare in aria.
"Sono così felice per te" esclama mettendomi giù, io gli salto al collo e lo abbraccio. È l'unico che c'è stato sempre, dall'inizio alla fine. Ormai sono un libro aperto per lui.
Ci fissiamo qualche minuto negli occhi finché non mi prende la mano.
"Vieni con me" dice, poi torniamo sulla sua moto.

Dopo altri svariati minuti ci fermiamo davanti un luogo abbastanza scosceso e dirupato. Velocemente scendiamo dal veicolo e senza lasciarmi la mano si mette a correre verso il burrone.
"Vedi, qui ci venivo da ragazzino. Era il mio posto sicuro, il mio posto preferito." mi confessa, io gli sorrido.
Qui fa proprio freddo, avrei dovuto considerare l'idea di portare una giacca.
Inizio a rabbrividire e mi siedo accanto a lui davanti al precipizio.
Lui nota la mia pelle d'oca, quindi aggrotta le sopracciglia e mi guarda. "Potevi dirlo prima che avevi freddo" scherza strappandomi una risata, così si sfila la giacca e la posa sulle mie spalle, mentre mi fa poggiare la testa sul suo petto guardando le stelle.
Si, è questa la serata più bella della mia vita.
"Come mai mi ci hai portata?" gli chiedo, lui mi guarda e mi sorride.
"Sembrerà stupido e anche scontato, ma ci tenevo a stare nel mio posto preferito con la mia persona preferita." dice, strappandomi un sorrisone. Alzo la testa verso di lui e ci guardiamo negli occhi. Ci rifletto su. Forse Emily non aveva tutti i torti, forse aveva ragione su tutto.
"Anche tu sei la mia persona preferita" gli confesso sottovoce, arrossendo.
Lui alza le sopracciglia sbalordito da quello che gli ho appena detto.
"E sei anche il mio posto sicuro." lui sorride, anche io lo faccio.
Stiamo in silenzio lì, su un precipizio con i piedi appesi nel vuoto, abbracciati, in silenzio, a guardare le stelle.
Mi hai appena regalato il ricordo più bello tra tutti, Jaden Hossler.

scritto il 25 maggio 2020.
tra tutti i capitoli, questo qui mi piace un po' di più.

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