Capitolo 11: Haven

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Haven

23 Novembre 2017

Non avrei mai creduto di potermi trovare davanti a questo enorme cancello, come se stessi per entrare in una fortezza. Anche se vista cosi da lontano, la villa dei Green, lo sembra davvero.

Intonacata di un bianco pallido, con le persiane in legno, i giardini ben tenuti e un paio di auto lussose parcheggiate nel piccolo ingresso di ciottoli.

Più in la intravedo un'altalena, un gazebo enorme e un tavolo da giardino in legno, con dei gigli in un piccolo vaso di vetro.

Non so se citofanare sia una buona idea, per cui le scrivo un sms.

' Sono qui fuori. '

Attendo una sua riposta, nascosta dietro il muretto accanto al cancello.

E visto che ci sono, mi specchio nel finestrino di un'auto parcheggiata lì davanti.

Ho indossato una camicia a quadri rossa e nera. Non so se sia l'ideale per entrare in questo posto, ma non avevo nulla di meglio. E per quanto non possa interessarmi minimamente del pensiero dei signori Green, sarò pur sempre loro ospite durante la cena del Ringraziamento.

L'unica cosa di cui vado fiera sono i jeans che mi ha prestato Beverly; sono aderenti e mettono in risalto le mie gambe.

Ho sistemato le treccine, lasciandole sciolte sulle spalle. E ho cercato di truccarmi, con scarsi risultati. Di solito è Beverly quella brava in queste cose, ma oggi era impegnata nel locale dei suoi genitori. Quindi me la sono dovuta cavare da sola. Arriva la risposta di Avalon.

' Cambio di programma! Fa il giro della villa, mi vedrai affacciata alla finestra. Sorpassa il muretto e arrampicati sul mio balconcino. È basso, dovresti farcela. '

Perchè ora devo entrare di nascosto? Senza però farmi ulteriori domande, faccio come mi dice lei.

Mi avvio verso il retro della villa e subito la scorgo affacciata al suo balconcino.

Mio dio, non è reale quello che sto vedendo; sembra una principessa d'altri tempi con quel suo vestitino blu, accollato, ma che le lascia le braccia scoperte. Lo vedo da qui che indossa la collana di perle, e la sua chioma cioccolato è sciolta sulle spalle.

Mi fa segno di avvicinarmi, e fortunatamente, il muretto è davvero basso. Una volta che sono nel suo giardino, mi sento come se stessi calpestando un luogo sacro.

Ma quanti miliardi avranno? Queste sfarzosità le ho viste soltanto nei film.

Lei mi sorride, poggiata alla ringhiera. Ha un rossetto rosa pallido che la fa sembrare ancora più fiabesca.

Se solo non sapessi chi è davvero Avalon Green, forse in questo momento crederei di avere davanti l'incarnazione della dolcezza.

« Perchè sto entrando in casa tua come una ladra? » le domando, cercando di dedicarle lo stesso sorriso che lei sta rivolgendo a me. Ma non riesco a frenare il tremolio alle mani. Guardo il piccolo ciliegio su cui devo arrampicarmi per raggiungerla; è un gioco da ragazzi, e si sta davvero fidando di me, per farmi fare una cosa del genere.

« Perchè voglio averti tutta per me fino ad ora di cena. Dirò ai miei che sei entrata dalla porta principale, ma che erano troppo concentrati nella preparazione della cena che non si sono accorti di te. »

Violet Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora