Capitolo 21: Haven

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Haven

6 Dicembre 2017

Mi sembra di averla ancora addosso, di sentire il suo profumo sulla pelle.

Mi manca da morire e non posso negarlo.

Sono stata sul punto di lasciar perdere gli allenamenti, stamani.

Era lì, che si piegava nella sua gonnellina viola, e poi si rialzava, guardandomi dritto negli occhi, come a volermi dire solo una cosa: prendimi.

Ed io l'avrei fatto volentieri, se solo non ci fossero state tutte quelle persone.

« Certo che ha proprio un bel culo! » mi sussurra Beverly, durante una finta. Io le finisco addosso, facendo fallo. Il fischio del coach interrompe la nostra partita, e dichiara tiro libero per Beverly, che mi guarda sorpresa.


« La prossima volta ci pensi due volte , prima di farmi arrabbiare! » le faccio un occhiolino e lei mi scocca una linguaccia, per poi scuotere il capo.

Palleggia, preparandosi per fare canestro. Ma a me poco interessa, Avalon si è fermata a guardarci, ha portato le braccia dietro la schiena e si dondola sul posto, tenendo stretti tra le mani i grossi pon pon viola e oro.

Mi sorride, ed io, dopo essermi accertata di non avere l'attenzione di nessuno puntata addosso, porto l'indice e il medio alle labbra, li apro e ci passo la lingua in mezzo.

Lei ride di gusto per il mio gesto spinto e poco educato e mi da le spalle, facendo finta di andare altrove, quando so benissimo che vuole nascondere il rossore sul volto.

Mi inumidisco le labbra, pensando già all'appuntamento che ci siamo date oggi pomeriggio.

Dopo ieri mattina, abbiamo deciso di mettere da parte i rancori per un breve periodo e di dedicarci esclusivamente a noi stesse e ai nostri bisogni.

Io le ho perdonato la cattiveria detta due giorni fa e la sua stupida gelosia nei confronti del passato, e lei si è concessa una tregua dalla solita Avalon.

Chissà come dev'essere cercare di diventare una persona diversa da quella che si è.

Io non lo so, io sono sempre andata bene a tutti. Tranne ai miei genitori.

Al termine degli allenamenti, il coach ci comunica che questa sarà la nostra ultima settimana di sforzi; riprenderemo dopo le feste, e onestamente, una meritata pausa era quello di cui avevamo bisogno.

Svegliarsi alle cinque del mattino con meno di due gradi fuori, è un sacrificio enorme.

Anche se questo è l'ultimo anno, anche se dopo non so se potrò ancora continuare a giocare a basket, se mai frequenterò un college.

Ma non voglio affliggermi con questi pensieri; ho un pomeriggio di grandi aspettative e non voglio crollare in uno stato emotivo deprimente.

Dopo una doccia bollente, avvolta nel mio accappatoio, siedo sulla panca, concendendomi due minuti di pausa prima dell'inizio delle lezioni.

Controllo il telefono, ed ovviamente, Avalon mi ha scritto.

' Quella cosa che hai fatto in palestra era... ciò che penso io, giusto? '

La sua domanda ingenua mi fa sorridere, per cui raccolgo le gambe al petto e le rispondo.

' Non so cosa tu stia pensando, però so cosa ho voluto dirti io; voglio leccarti tutta, fino a quando non ne potrai più. '

In un baleno arriva la sua risposta, e mi sembra di vederla arrossire anche se non sono fisicamente presente accanto a lei.

' Sei una stronza, Haven Andrews! Adesso non riuscirò più a concentrarmi per il resto della lezione. E sopratutto mi è salita l'ansia, ho mal di pancia e ... ti odio. '

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