È passata quasi una settimana dall'ultima volta che ho visto Joker.
Ovvero, da quando l'ho liberato dall'ospedale psichiatrico.
Ma da quel giorno, non l'ho più incontrato.
Qualche notte, l'ho sognato.
Forse lo penso troppo.
Invece lui no.
Con Arthur?
Beh, la situazione è sempre la stessa.Però c'è più sintonia tra noi.
Questa cosa mi fa star bene.
Intanto ho letto su un giornale che stasera Bruce Wayne organizzerà una festa.
Quasi come un inaugurazione.
Ma chi è questo Bruce Wayne?
Chi sono questi Wayne?
Li ho sentiti nominare troppo, ma mai visti e conosciuti.
Voglio partecipare.
È solo per curiosità.Esco dall'appartamento cercando un negozio per abbigliamento.
Dovrò essere elegante a quanto pare.
Di certo, non guarderò altri vestiti eh.
Il primo che trovo, compro.
Odio i vestiti.
Cammino fumando ma ho ancora la sensazione che c'è qualcuno che mi fissa.
Come se mi segue.
Mi giro ma non c'è nessuno.
Solo persone che camminano.
Finisco la sigaretta per poi gettarla a terra, quando finalmente trovo un negozio di abbigliamento.La sera..*
Ho comprato un vestito.
Giusto un rosso scuro.
Ho sistemato un'pò il look per non riconoscermi sul fatto dell'ospedale.
Sono scesa prima che ritornava Arthur.
Altrimenti mi avrebbe fatto tantissime domande.
Adesso sono arrivata.
Che casa.
Questo già dice tutto.
Entro fissandomi intorno rimanendo incantata, e ci sono tante persone.
Qual'è questo Bruce Wayne?
Non ne ho la più pallida idea.
Spero di annoiarmi.
Anche se andrà così.
Non conosco nessuno.(...)
Forse devo andarmene.
Nessuno mi ha rivolto la parola.
Che perdita di tempo.
Chiedo l'impossibile.
Lascio il bicchiere sul tavolo e quando mi giro sbatto contro qualcuno.
Che nervi, quando succede questo.
Ma qui purtroppo devo fare finta di nulla.
È un ragazzo, capelli castani ed elegante.
Il ragazzo mi fissa portando la sua mano sul suo petto:"Scusami, non ti avevo visto."
Gesticolo con una mano sorridendo:"Nulla di importante. Colpa mia."Lui sorride non rispondendo mentre io parlo un'pò timida:"Io..beh,stavo andando via. Quindi, buon proseguimento di serata.."
Sto per superarlo ma lui mi ferma, prendendo il mio polso:"Forse non ci siamo presentati."
Lo fisso confusa mentre lui bacia la mia mano:"Sono Bruce Wayne."
Oh.
Questo non me lo aspettavo.
Faccio un sorriso ricambiando lo sguardo:"Christine."
Non posso rilevare la mia identità.
Soprattutto qui.
È troppo rischioso.
Bruce sorride alzando un sopracciglio:"Vuole bere un'pò di champagne o preferisce ancora andarsene?"
Per poi mettere in mostra il suo braccio.
Faccio una risata avvicinandomi a lui e mettendo la mia mano sul suo braccio.(...)
Sono ancora con Bruce alla festa.
Mi ha raccontato molto.
Di quando era bambino.
E anche dei suoi genitori.
Che ansia.
Lui versa il champagne nel mio bicchiere:"E tu? Cosa fai?"
Bella domanda.
Cosa faccio realmente?
Oltre commettere un'pò di crimini.
Sto per parlare afferrando il bicchiere:"Io..ecco.."
Sto per rispondere quando improvvisamente si spengono le luci.
Che sta succedendo?Mi guardo, ma c'è solo un'unica luce accesa.
Quasi un palcoscenico.
Cerco di capire la situazione per poi riconoscere la sua voce.
Joker.
Un momento..
Lui sa che sono qui.
Mi ha seguito quando ho comprato il vestito.
E ha capito che dovevo venire sin qui.
Dannazione.
Guardo Joker infondo, mentre lui inizia a parlare giocando con il microfono:"Bene bene! Sono a casa dei Wayne! Chi lo avrebbe mai detto..."Sospiro interiormente incrociando le braccia mentre Joker si passa una mano tra i capelli:"Con volti nuovi."
Sembra che sta guardando me.
Devo cercare di non mostrarmi troppo.
Joker gesticola parlando un'pò nervoso:"Ancora con l'importanza verso i Wayne. Nessuno ha capito che Gotham è comandata da queste stupide persone ricche! Aiutano chi vogliono loro, e nel momento in cui una persona ha davvero bisogno di aiuto, sono i primi a voltare le spalle!!"
Devo dire che odia i Wayne.
Sgrano gli occhi ascoltando le sue parole ma Bruce si intromette andandogli faccia a faccia:"Cosa diavolo vuoi?! Mio padre ha aiutato tantissime persone, e smettila di essere il narcisista di turno! Sei un criminale psicopatico che pretende troppo. È questa la realtà. È davvero pazzo chi ti ha fatto uscire dall'ospedale."Già.
Quella persona sono io.
Non posso starmene con le mani in mano.
Devo fare qualcosa prima che la situazione peggiora.
O altrimenti Bruce Wayne lo riporterà all'ospedale.
Guardo qualcosa con le luci spente, mentre Joker gli urla contro nervoso:" Sei proprio un egoista.. Come tuo padre!!!"
Forse devo far finta di avere un malore.
Non sarà facile.Faccio cadere i bicchieri per attirare l'attenzione, e di conseguenza urlo piegandomi:"Aiuto! Qualcuno mi aiuti!!"
Cado a terra toccandomi il fianco, mentre Bruce si avvicina piegandosi a me:"Ehy,che succede?!"
Respiro affannosamente toccandomi le tempie:"Non ne ho idea, la mia testa era come se scoppiasse!!"
Guardo velocemente se c'è Joker.
Ma di lui non c'è più traccia.
Aveva capito il mio piano.
Distrarre Bruce Wayne.
Lui mi tocca il volto preoccupato afferrando il telefono:"Devo chiamare un dottore."
Gli blocco il polso di scatto facendo un sorriso:"No Bruce! Sono al corrente di questi attacchi! Perciò non serve.."Devo far finta di essere un'altra me stessa.
È questo il piano.
Bruce mi aiuta ad alzarmi mentre io continuo a parlare:"È meglio se questa volta vado davvero. Ho bisogno di riposarmi."
Lui mette una mano sulla mia spalla accompagnandomi verso l'uscita:"Posso accompagnarti. Non voglio lasciarti andare da sola, potrà avere di nuovo un attacco."
Scuoto la testo toccandomi il collo:"Non preoccuparti Bruce. È tutto okay."
Bruce fa un sorrisino baciandomi la guancia:"Come vuoi. Ci vediamo, voglio vederti più spesso."Poi mi volta le spalle entrando dentro.
Lo guardo sorridendo, e quando giro lo sguardo noto Joker che mi fissa nervoso buttando la sigaretta a terra e iniziando a camminare.
Mi allontano dalla casa di Bruce togliendomi le scarpe per alzare il passo, chiamando Joker:"Joker, aspetta!"
Joker aumenta il passo, mentre io inizio a seguirlo, correndo.
Odio quando fa così.
Il pensiero che devo seguirlo.
Solo per parlare.
Lo raggiungo girandolo verso di me, e quando sto per parlare, mi interrompe alzando un'pò la voce:"Come ti sei permessa di andare dai Wayne?!"Guardo Joker respirando per poi gesticolare:"Non ho mai conosciuto i Wayne. Ero solo curiosa."
Joker si sistema la giacca in modo scontroso:"I Wayne sono gli esseri più odiosi."
Lo fisso senza dir nulla, mentre lui mi indica appoggiandosi al muro:"Oh,bel teatrino comunque."
Sgrano gli occhi innervosendomi:"Stai scherzando?! L'ho fatto per te, perché c'era il rischio che lui ti riportava all'ospedale! È possibile che tutto quello che faccio per te, non t'importa?! Non voglio che ti portano via da me!! Detto questo, trova aiuto da qualche altro e non da me!"Sono stanca che anche lui mi giudica.
Nonostante che faccio di tutto per lui. .
L'altra volta ho rischiato la vita per lui, pensavo che per lui era importante ma a quanto pare no.
Gli volto le spalle camminando mentre Joker mi raggiunge mettendosi di fronte a me.
Roteo gli occhi guardando altrove:"Che vuoi?"
Lui mi sposta i capelli parlando in modo tranquillo:"Hai ragione. Tu fai di tutto per me. E io sottovaluto troppo questa cosa."
Non rispondo alzando le sopracciglia, e di conseguenza appoggia le labbra sulle mie.Non lo capisco.
Prima mi aggredisce.
E adesso? Completamente diverso.
Non so che gli succede avvolte.
Joker si allontana, mentre io tocco i suoi polsi fissandolo.
Lui mi guarda appoggiando la sua mano sulla mia spalla:"Non andare mai più da quell'essere ripugnante. Va bene?"
Annuisco fissandolo, e allo stesso tempo Joker mi prende per mano riprendendo a camminare.
Bruce vuole rivedermi.
Joker, beh, non vuole ovviamente.
Cosa faccio?
Ha davvero ragione Joker?
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𝐓𝐡𝐞 𝐉𝐨𝐤𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐌𝐞.
FanfictionSarah e Arthur. Si, Arthur Fleck. Loro due, persone strane e quasi pazzi. Ma lui più pazzo di lei. Con avvolte degli avvenimenti che non sono basati nella realtà. Entrambi strani, tanto che la società li trascina ad una emarginazione sociale, po...