Sono con lei.
Con Sarah.
Ci troviamo insieme sul letto che entrambi ci guardiamo.
Non mi lascia mai solo.
Finalmente ho qualcuno che mi comprende.
È l'unica persona a cui mi sono affezionato.
Poi é bellissima.
I suoi capelli rossi riprendono la stanza.
Sarah sorride mettendo una mano sulla mia guancia:"Voglio vederti in uno show. Mi piacerebbe."Tocco il suo polso guardandola sistemando la mia faccia sul cuscino:"Beh, lo vedrai. Molto presto."
Lei sorride mettendomi una mano in faccia:"Smettila di prendermi in giro!"
Rido togliendo la sua mano per poi abbracciarla e stringerla forte a me.
Finalmente per una volta..
Sono davvero felice.Sarah POV:
Sto entrando adesso nell'appartamento.
Sono andata a fare la spesa, giusto per non far andare sempre ad Arthur.
Chiudo la porta ma nel salotto non c'è.
Non penso sia uscito.
Lui non esce mai.
Almeno il poche delle volte.
Alzo la voce appoggiando la busta sul tavolino:"Ehi Arthur sono arrivata!"
Ancora niente.
Nessuna risposta.Strano.
Mi tolgo la giacca nera, poi entro in camera da letto e lo trovo steso sul letto girato di fianco.
Lo guardo confusa mantenendo la porta:"Ehm..Arthur?"
Lui mi nota sorridendo venendomi incontro:"Ehy."
Fisso Arthur incrociando le braccia:"Mi hai spaventato, potevi rispondermi."
Arthur sorride facendo una smorfia:"Hai ragione, scusa."Ricambio velocemente lo sguardo e indicando le buste:"Ho fatto la spesa, giusto per cambiare un'pò i ruoli, no?"
Arthur sorride accarezzandomi i capelli:"Tu sei bravissima Sarah."
Lo fisso non sapendo che dire, balbettando leggermente:"B-bhe.. Grazie."
Non so cosa gli sta succedendo.
Ma è strano.
Anche troppo.Lui appoggia le sue mani sulle mio collo avvicinando il suo volto vicino al mio parlando a bassavoce:"Che ne dici di un'altra uscita tra noi? Chiamalo un appuntamento."
Ma che gli prende?
Tra me e Arthur non c'è stato mai nulla.
Forse tra noi non succederà mai nulla.
Perché non voglio.Tocco i suoi polsi allontanando le sue mani e di conseguenza il mio volto facendo un sorriso falso:"Un'altra volta, no?"
Arthur prende la mia mano sorridendo:"Dai! Facciamolo! Posso interpretare uno show raccontando barzellette divertenti!! Mi hai persino detto che volevi vedermi in uno show."
Ma quando l'ho detto?
Lasciamo perdere.Tolgo la mano un'pò infastidita voltandomi e parlando:"Più avanti magari, okay Arthur?"
Poi mi dirigo verso il salotto togliendo le cose che ho comprato dalla busta, ma sento arrivare Arthur che sbatte qualcosa per poi girarmi verso di lui urlandomi contro:"Ma cosa c'è che non va in me per te me lo spieghi?!"Lo guardo un'pò spaventata indietreggiando con il passo, parlando gesticolando:"Nulla! E solo che ho semplicemente rimandato la nostra uscita nulla di più."
Arthur mi punta un dito contro serio, innervosendosi:"Io non ti sono mai piaciuto, e non ti piacerò mai! Non so cosa ho di così negativo in me!"
Non gli rispondo portandomi dietro l'orecchio una ciocca di capelli guardandolo preoccupata.So che con Arthur non posso esagerare.
Lui è come se perde il controllo.
Perciò cerco di limitarmi.
Gesticolo seria per poi rispondergli:" Hai ragione e mi dispiace. Sono troppo egoista. E tu l'hai sempre saputo."
Arthur mi guarda con gli occhi lucidi:"Smettila di prendermi in giro. Tu sei solo con me egoista. Tu mi odi."
Roteo gli occhi allungando il braccio un'pò scocciata:"Oh, andiamo Arthur! Smettila."Arthur alza la voce spingendomi leggermente:"Ah davvero dovrei finirla?! Io non ti sono mai piaciuto è questa la realtà!"
Mi allontano alzando la voce aprendo le braccia:"Ma Dannazione! Arthur, non ho rifiutato te, ma semplicemente un uscita!"
Lui incrocia le braccia interrompendomi subito:"Ah davvero?! E dove vai tutte le sere? Sei sempre fuori! E quando ti chiedo io una cosa ti rifiuti sempre!"
Mi giro contro Arthur nervosa incarnando le sopracciglia:"Dove vado io, ciò che faccio, non ti interessa perché non sono fatti che ti riguardano! Hai ragione, non voglio niente a che fare con te perché sin dal primo momento che sono tornata qui, non dovevo vivere con te, nonostante i miei problemi che ho tra le mie spalle adesso mi trovo a combattere con uno come te!!!"Arthur mi guarda senza dir nulla, mentre io lo fisso nervosa:"Anzi, ora me ne vado davvero!"
Sto per andare nell'altra stanza ma di scatto mi afferra per il polso stringendomi forte urlando:"Tu non vai da nessuna parte!!"
Ma che diavolo sta facendo?!
Sta impazzendo?!
Lo guardo spaventata cercando di liberarmi alzando un'pò la voce:"Lasciami!!"Gli rifilo una gomitata ed entro nella stanza chiudendo la porta a chiave velocemente con gli occhi lucidi.
Arthur bussa la porta in modo violento:"Apri questa porta!!!"
Mi siedo a terra, ma quando mi giro trovo delle mie foto appese.
Ci sono ovunque.
Perché ha tutte queste foto?
Mi segue?
Noto delle sigarette, un quadernetto e una pistola.
Raggiungo il tavolo e nel quadernetto c'è il mio nome ovunque.Senbra che si sia ossessionato da me.
Non gli ho mai dimostrato un contatto fisico.
Quindi non penso cosa voglia di me.
Forse dovrei dargli qualche approccio fisico.
O forse no.
Mi sta creando tanti problemi e ora con questi anche di più.
Apro la porta togliendo la chiave, e quando Arthur entra gli punto la pistola contro in modo da fermarlo.
Entrambi ci guardiamo e lui fissa la pistola e di conseguenza me:"So che non lo faresti."Lo guardo con gli occhi lucidi seria:"Che cosa vuoi da me?"
Mi fissa serio, sospirando con uno sguardo diretto:"Che qualcuno mi comprenda. E quel qualcuno sei tu."
E a me chi mi comprende?
Penso nessuno.
Nessuno lo farà mai.
O ci riuscirà.
Mi toglie la pistola tra le mani lentamente mentre io lo guardo socchiudendo gli occhi:"Mi dispiace..non sono una persona che aiuta..F-forse quella che ha bisogno d'aiuto sono io."
Arthur mi fissa senza dir nulla toccandosi le maniche della sua camicia.Arthur ha capito che non è l'unico ad avere qualcosa che non va.
Lo guardo e lentamente appoggio le mie mani sulle sue spalle in modo da abbracciarlo:"Mi dispiace.."
Lui mi accarezza i capelli parlando:"Non fa niente."
Mi allontano guardandolo rimettendomi giacca:"Io..ho bisogno di stare sola.."
Lo supero andando verso la porta principale e quando sto per aprirla,Arthur mi blocca preoccupato:"Sarah.. Non volevo.."
Non gli rispondo seria non sapendo che dire, per poi uscire e chiudere la porta uscendo dall'appartamento.
Non ho voglia di parlare.
Come faccio ad aiutare qualcuno quando io ne ho più bisogno?
Non può aiutarmi nessuno.
Perché io sono sola.
E lo sono sempre stata.

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𝐓𝐡𝐞 𝐉𝐨𝐤𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐌𝐞.
FanficSarah e Arthur. Si, Arthur Fleck. Loro due, persone strane e quasi pazzi. Ma lui più pazzo di lei. Con avvolte degli avvenimenti che non sono basati nella realtà. Entrambi strani, tanto che la società li trascina ad una emarginazione sociale, po...