16.

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Sono passati tre giorni da quando Sarah è in ospedale.
Lei non si sveglia completamente.
E per me tre giorni sono un infinità.
Non ascolto la sua voce da molto tempo per ciò che ci è successo.
La mia mente è fuori di sé.
Vorrei uccidere Lucas.
Ma allo stesso tempo no.
Lui mi serve per le informazioni.
E che gioco sta giocando.
Quindi aspetterò.
O forse non sarò io ad ucciderlo.

Entro nel corridoio dell'ospedale con le mani dentro le tasche del giubbotto giallo.
Sospiro fissandomi intorno, e quando sto per avvicinarmi verso la stanza di Sarah, noto Lucas.
E Bruce Wayne.
Ora anche lui.
Ma che diavolo vuole?
Comunque, devo far finta di nulla.
Riprendo il passo  fino a quando Bruce mi blocca il cammino mettendosi di fronte a me.
Mi fermo roteando gli occhi mentre Bruce mi indica un'pò nervoso:"Chi cerca?"
Alzo un sopracciglio iniziando ad innervosirmi:"La mia coinquilina, Sarah. Di certo non voglio farle del male."

Lui incrocia le braccia guardandomi attentamente:"Tu come ti chiami?"
Sbuffo incarnando leggermente le sopracciglia serio:"Che ti importa?"
Bruce mi guarda serio per poi innervosirsi:"Sei proprio come il clown che gira qui, tra Gotham City."
Sorrido puntandoli la pistola parlando in modo schietto:"E se sono io?"
Lucas si intromette tra noi fissandomi:"Mantienamo la calma, siamo in un ospedale."
Guardo Lucas mirando verso di lui:"Tu stai zitto. Quindi o mi fate passare, o inizio a sparare."
Bruce alza le sopracciglia per poi farmi spazio.
Sorrido rimettendo la pistola a posto, entrando nella stanza di Sarah.
Eccola lì.
Che dorme.
Mi siedo a bordo del letto fissandola.
So che ce la farà.
Lei è forte.
Si sveglierà.
Ne sono certo.
Tocco la sua mano per poi lasciarle un bacio sulla fronte.

(...)

Sarah POV:

O mio dio..
Ma cosa succede?
Sento sudare freddo e mi gira la testa.
Apro gli occhi lentamente e guardandomi intorno mi ritrovo in una stanza di un ospedale.
Ma.. Che ci faccio qui?
Guardo le mie braccia piene di ematoma, e noto un ragazzo o forse infermiere.
Non ho idea di chi sia.

Vedo completamente sfocato.
Forse è Arthur, no?
Tocco la sua manica in modo sforzato parlando stordita:"..Arthur?"
Il ragazzo si gira ma purtroppo non è lui.
Spalanco gli occhi cercando di muovermi spaventata, ma lui mi fissa incredulo:"Già sveglia?! Come è possibile?!"
Muovo le braccia dolorante parlando sottovoce:"Che giorno é?"
Lucas ride piegandosi verso di me in modo da fissarmi:"Che ti importa? Non ti resta molto."

Lo guardo con gli occhi lucidi non rispondendo, mentre lui riprende a parlare:"..Non è detto che ti è rimasto poco con i sonniferi. Posso decidere anche adesso."
Dannazione non posso muovermi!!
Lo guardo confusa mentre lui con la mano cerca di soffocarmi.
Tocco la sua mano e improvvisamente si ferma guardandomi:"Anzi, no. Ucciderti così, non serve."
Ma che sta succedendo?!
Fisso Lucas mentre lui mi fissa sorridendo:"Continuerà il sonnifero a farlo."
Lo guardo incarnando le sopracciglia fissandolo malissimo, ma lentamente chiudo gli occhi lasciandomi andare.

Arthur POV:

Sto tornando nella stanza di Sarah.
Non mi sento molto sicuro nel lasciarla sola.
Quindi è meglio che vado.
Entro non facendo rumore e quando mi giro per fissare la stanza noto Sarah in una posizione diversa.
Un momento, cosa?!
Mi avvicino velocemente al letto cercando di capire la situazione.

C'è qualcosa che non va.
Si è risvegliata?
E perché sta dormendo?
Dannazione.
Questa situazione mi sta facendo completamente perdere  la pazienza.
Fisso Sarah ma improvvisamente tocca il mio polso.
Guardo la sua presa confuso, e quando sto per sorridere,Lucas parla in modo ironico:"Che scena dolce, quasi mi commuovo."
Non posso crederci.
Socchiudo gli occhi mentre Lucas riprende a parlare sistemandosi le maniche della camicia:"Stavo quasi per ucciderla oggi. Però sarà il sonnifero a farlo."

Mi alzo di scatto sbattendolo contro la finestra nervoso:"Che cosa vuoi da lei?!"
Lui alza le spalle facendo una smorfia:"Oh, beh..nulla. Nella sua famiglia devo semplicemente risultare io come figlio. I suoi genitori non l'hanno mai considerata, soprattutto quando morirà tra l'altro!"
Gli rifilo un pugno nervoso puntandoli un dito contro:"Stai zitto! O riferirò all'ospedale che hai aggiunto del sonnifero in più!"
Lucas ride alzandosi la mascella parlando in modo serio:"E pensi davvero che ti crederanno?? Ma per favore..Non crederanno mai ad una persona psicopatica come te.. Clown fallito."
Che odio.
Poi mi supera uscendo dalla stanza camminando in modo allegro.
Non posso crederci.
Probabilmente se informo l'ospedale su ciò che è appena successo non mi crederanno.
Allora dovrò fermare io questo sonnifero e Lucas.
Altrimenti non andremo mai avanti.

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𝐓𝐡𝐞 𝐉𝐨𝐤𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐌𝐞.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora