Sto tornando a casa.
Ho passato la notte fuori.
Con Joker.
Anche se non sono del tutto sicura.
Dato che al mio risveglio non c'era.
Ieri sera mi aveva detto che devo parlare con Arthur.
E quindi devo andare da lui.
Non so se andrà bene.
Cercherò di essere il più comprensiva possibile.
Cammino lungo il corridoio, arrivando vicino alla porta.
Okay, Sarah.Andrà tutto bene.
Sospiro entrando ma non noto nessuno.
Questa volta non lo chiamo.
Aspetterò.
Chiudo lentamente la porta andando in cucina e sedendomi aspettando.
Ho un'pò l'ansia.
E sono nervosa.
Non riesco a smettere di pensare ciò che ho fatto.
Avvolte è come se ho dei flashback.
Sento dei passi e noto arrivare Arthur che parla in modo serio:"Oh,sei tornata."Lo guardo giocando con le dita per il nervoso:"Beh, dillo tu. Dopo ciò che è successo ieri."
Arthur fa una smorfia scuotendo la testa per poi trascinare la sedia per poi sedersi di fronte a me parlando:"Che vuoi?"
Devo stare calma.
Non voglio rispondere in modo nervoso anch'io.
Cerco di essere il più calma possibile.
Fisso Arthur toccandomi il collo balbettando leggermente:"P-penso che noi due ultimamente ci siamo un'pò persi. Vorrei che andassimo d'accordo."
Arthur esce il pacco delle sigarette sbattendolo leggermente sul tavolo sorridendo nervoso:"Beh, sai lo vorrei anch'io. Ma la colpa è tua."
Ah solo mia la colpa?
Perché sono l'unica che sbaglia?!Sgrano gli occhi allungando il collo alzando un sopracciglio:"Mia? Arthur è anche tua! Abbiamo sbagliato entrambi! Hai idea di ciò che hai fatto ieri? Hai ucciso una persona!"
Lui si alza puntandomi un dito contro:"Perché mi hai mentito!!"
Mi alzo anch'io rispondendo:"Mi dispiace di averti mentito, però potevi evitare di peggiorare la situazione!"
Arthur mi guarda in modo scontroso alzando la voce nervoso:"Tu forse non hai capito che non avrai una bella vita, hai avuto dei genitori che ti hanno abbandonata e che hanno provato scarso interesse per te sin dalla tua nascita, e di punto in bianco con il tuo ex, vuoi cambiare la tua vita?! Resterai la classica ragazza sola!! Come me, un uomo solitario!!"Guardo Arthur con gli occhi lucidi in modo da trattenermi dal pianto mentre lui gesticola continuando a parlare:"..per non parlare poi.. Che preferisci sempre l'altro.."
Beh?
Cosa?!
Arthur si zittisce mentre io faccio una smorfia confusa:"L'altro chi?"
Lui fa una smorfia scuotendo la testa:"Non capiresti mai."
Posso ammettere che Arthur é stato l'unico a farmi piangere.
Cammino velocemente sbattendo la porta piangendo e piegandomi a terra.
Mi ha detto le cose come stanno.
Dei miei genitori.
Di me.
E tutto il resto.Sono stanca.
Vorrei mettere fine a me stessa.
Non ho nessuno.
Non voglio vedere nemmeno Joker.
Adesso ho pienamente bisogno di lui, ma dov'è?!
Perché mi lascia sempre sola?!
Mi alzo urlando nervosa tirando un pugno contro lo specchio.
L'ho appena rotto.
Fantastico.
E mi sono fatta anche male.
Arthur apre la porta confuso e quando nota lo specchio, mi fissa:"Che cosa hai fatto?"
Fisso la mia mano piena di sangue continuando a piangere:"Mi..mi dispiace."(...)
Arthur mi sta medicando.
Proprio come quando ci siamo incontrati.
E io non riesco a smetterlo di guardarlo.
Avvolte mi fissa anche lui.
Ma entrambi non parliamo.
Arthur chiude la fascia mollando la mia mano:"Ho finito."
Poi si sposta togliendo le altre fasce.
Fisso Arthur toccandomi il polso seria:"Mi dispiace.. Io non volevo romperti lo specchio. Non so cosa mi è preso."Lui sospira girandosi verso di me:"Si troverà un'altro. Poco mi importa. Sono io che ti devo delle scuse. Ho esagerato anch'io. Spero tu possa perdonami per ciò che ho fatto ieri."
Annuisco senza pensarci guardandolo:"Si,certo."
Ecco, Sarah.
Decisamente non è così.
Arthur fa un sorrisino:"Bene, spero che andremo d'accordo come hai detto tu. Nel frattempo vado in farmacia."
Già.
Io voglio provarci adesso.
E non so cosa mi sta prendendo.
Seguo Arthur fermandolo per aprire la porta, in modo da appoggiare la mia mano sopra la sua.Arthur mi fissa non capendo, facendo una smorfia:"Dimmi."
Lo guardo senza dir nulla ma di scatto appoggio le mie labbra sulle sue lasciandomi andare con le mie braccia in modo da allungarle intorno al suo collo.
Arthur chiude la porta baciandomi toccando i miei capelli e la mia maglietta.
Non so perché..ma volevo farlo.
Mi sentivo di farlo.
Anche se sono arrabbiata con lui.
Mi allontano di scatto mentre Arthur mi guarda negli occhi senza dir nulla e andandosene chiudendo la porta.
Spero che accetta le scuse anche da parte mia.
Anche se dovrò stare attenta dalla polizia.
Loro stanno cercando me e Joker.
E devo evitare di farmi notare da loro.
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𝐓𝐡𝐞 𝐉𝐨𝐤𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞 𝐌𝐞.
FanfictionSarah e Arthur. Si, Arthur Fleck. Loro due, persone strane e quasi pazzi. Ma lui più pazzo di lei. Con avvolte degli avvenimenti che non sono basati nella realtà. Entrambi strani, tanto che la società li trascina ad una emarginazione sociale, po...