L'arrivo dei nazisti

385 20 1
                                    

In tutto PonteVecchio si avvertiva una certa ansia e agitazione. L'arrivo dei soldati nazisti era prevista per sabato mattina e quel giorno il sole aveva deciso di battere forte e di far sentire il suo calore sulle nostre teste.
Pietro si era messo a coltivare l'orto dietro casa, accanto alla stalla. Isabella preparava il pranzo e Maria stava pulendo casa.
Io avevo deciso di restare tra i campi, non lontano dalla fattoria. Tra le mani stringevo un libro che avevo comprato nell'unica libreria del paese. Si trattava de "L'isola del tesoro". Fu l'unico romanzo che mi mancava nella mia "lista" di libri da leggere, anche se la libreria non offriva nulla di interessante. Con questo non volevo sminuire nessuno. 
Mentre ero intento a leggere sentii la terra che tremava, prima lentamente, poi le scosse si fecero più forti. Sembrava che si stesse verificando un terremoto.
Mi alzai in piedi e vidi che dalla strada principale si stava avvicinando un convoglio, marciavano verso di noi. I nazisti stavano arrivando.
Il gruppo di trenta soldati che marciavano con perfetta simmetria, erano preceduti da tre carri armati, due furgoni e una Volkswagen Kübelwagen.
Quando li vidi marciare verso di noi cominciai a sentirmi poco bene, ormai tutti sapevano quali fossero le loro ideologie per quanto riguardava le leggi razziali e non solo quello. Come per esempio i campi di concentramento. Posti destinati al lavoro forzato o allo sterminio di massa.
Tornai a casa e avvisai i miei genitori e zia Maria. Tutti quanti raggiungemmo la strada principale proprio mentre stavano passando. Erano davvero inquietanti nelle loro uniforme scure. Isabella fece il segno della croce e si mise a recitare il rosario.
Maria si aggrappò alla balaustra di legno per evitare di dare di matto, mentre Pietro rimase a fissarli come inebetito.
Appena passarono oltre. Maria disse, -Adesso si che ne vedremo delle belle.-
-Io spero solo che ci lascino in pace...- esclamai con la paura che cercava di prendere possesso di me.

Il conflitto del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora