Il rifugio del cacciatore

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Mi ero alzato con il sorriso stampato sul viso, anche se avevo dormito poco. Tutti i miei pensieri erano rivolti a Viktor e al bacio che mi aveva dato. Ancora non potevo crederci, mi sembrava di vivere in un sogno ad occhi aperti. Ma in tutto questo vi era anche un contro: le leggi razziali. Esse punivano con la reclusione in una colonia penale, dove i deportati venivano percossi e torturati. Senza contare che perdevano, denaro, terre e altri beni.
-Oggi sembri di buon umore...- mi disse Maria.
-È una bella giornata.- mi sedetti al tavolo per fare colazione.
Maria perplessa, aggiunse. -Non direi proprio. Fuori il tempo annuncia un temporale.-
Guardai fuori dalla finestra e notai che il cielo era pronto a scatenare una tempesta.
"Non ci voleva". Pensai.
Dopo poco tempo riuscii ad uscire di casa. Il vento si era messo a soffiare così forte che per un attimo credetti di volare via.
Viktor era stato un po' vago per quanto riguarda a l'ora del nostro incontro, ma ipotizzai che ci saremmo rivisti nel primo pomeriggio, proprio come il giorno prima.
Aiutai mia zia Maria a sistemare alcune cose nel fienile e poi, subito dopo l'ora di pranzo, uscii per andare al fiume.
-Dove vai?- domandò Pietro, stringendo il forcone tra le mani.
-Faccio un giro fino al fiume.- spiegai.
-Lorenzo. Tra poco si scatena una tempesta. È meglio se non vai...- in quel momento si alzò il vento che sovrastò le parole di Pietro.
-Non preoccupatevi, farò ritorno prima che si metta a piovere.-
Raggiunsi il luogo dell'incontro e trovai Viktor seduto sull'erba, appena mi vide mostrò un sorriso bellissimo.
-Lorenzo...-
-Tenente...- dissi con voce rotta dall'emozione.
Un tuono ruppe l'atmosfera magica che si stava creando.
-Sarà meglio che andiamo in un luogo riparato...- Viktor mi prese per mano e mentre mi conduceva per la campagna, la pioggia cominciò a cadere. In un attimo eravamo completamente fradici.
Viktor scorse un rifugio per cacciatori immerso nella campagna. La porta era aperta e appena entrati fummo investiti da un forte odore di cuoio. O almeno sembrava che fosse quello l'odore, ma non volli approfondire per paura di scoprire qualcosa di macabro.
-Un bell'acquazzone....- rise.
-Già....-
-Sarà meglio che ci togliamo i vestiti, prima che ci prendiamo un raffreddore.- si tolse la giacca e l'appese su quella che sembrava una sedia. Io mi tolsi soltanto la camicia, rimanendo in canottiera e pantaloni.
Intanto Viktor, aveva acceso il camino e il calore del fuoco invase la stanza quasi subito.
-Spero che non duri molto...- dissi.
-Non ti va di stare da solo con me?- sentii il suo corpo vicino al mio.
Alzai gli occhi per guardalo. -Sì. Voglio stare vicino a voi.- sospirai in preda alle emozioni.
-Lorenzo...- mi prese il viso tra le mani. -Quando siamo solo io e te non c'è bisogno di questi formalismi e... dimentica che sono un ufficiale nazista.- mi baciò.
-Va bene... Viktor.- quando pronunciai il suo nome avvertii una bellissima sensazione.
-Dai. Vieni vicino al fuoco. Stai tremando.-
-In effetti mi è venuto freddo...- ci sedemmo davanti al camino e restammo a guardare il fuoco che scoppiettava.
-Allora Lorenzo... parlami di te.- mi guardò con occhi carichi di curiosità, sembrava un bambino.
Gli raccontai della mia passione per la lettura, lo studio e della mia vita prima che Milano venisse bombardata. E gli parlai anche di mio fratello.
-E la tua?-
Sospirò, come se la mia domanda lo avesse scosso, ma si aspettava che gliela facessi.
-Io non volevo essere un ufficiale. Quando frequentavo il liceo, sognavo di poter essere un giornalista; ma mio padre voleva che seguissi la carriera militare proprio come lui. E così ho fatto...-
-capisco... e da quanto sei tenente?-
-Da meno di un anno. Il maggiore Von Hannenberg dice che sono il più giovane tenente dell'esercito tedesco.-
-Davvero?-
-Sì.-
-Tuo padre sarà fiero di te.-
-Lo è....- mi prese la mano. E intrecciò le sue dita alle mie. Poi con dolcezza mi fece stendere e lui si sdraiò accanto a me. Con un semplice gesto mi attirò a se, stringendomi tra le sue braccia.

Il conflitto del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora