16. charles_leclerc

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«I don't wanna live another life, 'cause this one's pretty nice. Living it up. Who needs to go to sleep, when I got you next to me?»

Mi guardo allo specchio, mentre inizia il ritornello della canzone che sto ascoltando. Stavo per fare la doccia, però, mentre mi struccavo, ho iniziato a cantare e non mi sono più fermata. Guardo le mie labbra rosse pronunciare ormai automaticamente le parole del testo, poi sorrido. Mi sento bella.

Alla fine opto per non struccarmi, perché ho perso già troppo tempo esibendomi davanti allo specchio.

Beh sì, a volte non riesco a tenere a freno il mio ego.

Entro nella doccia, ancora canticchiando frasi qua e là, poi parte una canzone senza parole e soprattutto molto depressa, ma ormai sono già sotto il getto dell'acqua e non posso tornare indietro. Mi dimentico sempre di aggiungere i brani che mi piacciono alla coda. Creare una playlist sarebbe chiedere troppo; amo tutte le canzoni che ho sul telefono, peccato solo che quelle meno indicate scelgano di partire nei momenti più inopportuni.

Sapendo di essere già in ritardo, cerco di darmi una mossa e finisco la mia doccia. Noto con piacere di aver preservato il mio trucco; allora non mi resta altro che ritoccare il fondotinta e passarmi un po' di rossetto sulle labbra. Non mi va di aggiungere l'ombretto, né il mascara. In fin dei conti devo solo uscire con un'amica.

Quando apro la porta del bagno, sento mio padre dal suo studio canticchiare il famoso spot di una linea di biscotti e non ce la faccio a trattenermi. Inizio a ridere sguaiatamente, in modo così evidente che alla fine mio padre smette e dopo due secondi mi chiama.

«Chiara?» Cerco di ricompormi, ma non ci riesco. Scoppio di nuovo a ridere, finché non raggiungo la porta del suo studio e allora mi calmo un po'.

«Che c'è?» Domando io sbuffando.

Lui mi guarda, alzando gli occhi dal computer che ha sulla scrivania, poi appoggia la penna che stava tenendo in mano in mezzo alla sua agenda.

«Ho bisogno un attimo di te.»

Sto quasi per sbuffare di nuovo, ma mi trattengo.

«Papà, dai, sono in ritardo, Rebecca mi sta aspettando!» Mi lamento io.

«Solo due minuti, promesso.» Afferma lui in tono pacato, come fa sempre, quando mi vuole convincere a fare qualcosa anche contro la mia voglia.

Un po' infastidita, lo guardo prendere il suo cellulare e sbloccarlo. Non capisco cosa voglia fare, allora mi avvicino a lui.

«Chiara, avrei bisogno di un favore.» Mi dice, cercando con impazienza qualcosa nella sua galleria delle foto. Alla fine sembra trovare qualunque cosa stesse cercando e mi mostra tre screen di un post Instagram:

 Alla fine sembra trovare qualunque cosa stesse cercando e mi mostra tre screen di un post Instagram:

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Guardo mio padre confusa, aspettando spiegazioni. Perché mai dovrebbe mostrarmi tre foto di Charles Leclerc mentre fa Skydive?

«Tu lo sapevi?» Domanda lui, visibilmente arrabbiato.

Momentum || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora