Cap. 43

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Pov.Harry

Stavamo camminando per arrivare alla macchina, incominciai a chiedere spiegazioni del gesto di oggi: «Come mai abbracciati Luke?».

«Ti dico solo che quel ragazzo è solo» rispose semplicemente .

«Non è una risposta valida» .

«Ero giù a servire un cliente, sai chi era quel cliente?» scossi la testa «era lo zio di Luke» disse.

«E allora?» domandai .

«Allora, gli avevo dato la chiave ed era pronto a salire nella sua stanza» annuivo ogni volta che si fermava « Luke gli si avvicina e lo abbraccia, lui lo scrollò di dosso. Per farla in poche parole, lui se ne andò su e Luke mi ha chiesto se lo abbracciavo» concluse.

«Ah, ma scusa una domanda.... Se è ricco, come fa a essere solo?» le domandai mentre salivamo in macchina.

«Semplice, ti sono amici solo perché sei ricco o famoso, in alcuni casi entrambi. La gente ricca e proprio  b a s t a r d a» mi fece il labiale visto che c'era Janet «Luke per fortuna se ne accorto» rispose.

«Certo che sono puntini grandi» .

«Se sono puntini come fanno a essere grandi?» chiese Janet.

«Lascia stare » le dissi mentre le mie guancie andavano a fuoco .

«Dove stiamo andando?» chiese Janet ansiosa di saperlo.

«A casa mia» rispose Giulia.

«A fare cosa?» .

«Fai troppe domande piccolina» le dissi sorridendole.

«Lo scoprirai » le disse Giulia.

Mi si avvicina Giulia e appoggia la sua testa sulla mia spalla mettendo un braccio intorno al mio busto .

Le diedi un bacio sulla testa e l'abbracciai.

«Che figo che è quel Justin » le dissi, volevo vedere cosa diceva .

«È un figo della miseria» quando lo disse la guardai male «ma sei molto meglio tu» concluse.

Mi ero spaventato, Giulia che dice questo in mia presenza? 

«Sai che Janet» Giulia si avvicinò al mio orecchio e finisse «fidanzato».

Aprii la bocca come per dire "ah furbacchiona".

«Non è vero» smentì subito.

Tirò un pugno piccolo a Giulia che stava ridendo sotto i baffi.

Le guancie di Janet stavano andando letteralmente a fuoco.

«E chi è?» le chiesi curioso.

«Uno della mia età, viene all'asilo con me » rispose con la sua vocina delicata.

Arrivammo a casa di Giulia .

«Scendo, la prendo e arrivo, voi aspettatemi qui» disse Giulia scendendo.

«Certo» risposi.

Janet stette in silenzio, torturandosi le sue ditime piccoline.

«Vedrai, la sorpresa di adesso ti piacerà moltissimo» le dissi .

«Harry» .

«Dimmi piccolina» .

«Ho freddo» disse ragomitolandosi.

«Vieni qui» la presi e la tenei in braccio, aprii la giacca e l'avvolsi.

«Grazie, va molto meglio» mi disse.

E se questo è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora