per fortuna

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Mattina seguente

Pov. Harry

sentii la sveglia di Giulia suonare, mi girai e la spensi. Mi misi una mano sulla testa , poi mi girai verso Giulia dicendole :«amore, svegliati è ora di andare a scuola» .

Si girò verso di me confusa e assonnata :«si» .

Si alzò e andò in bagno a cambiarsi, io mi rimisi i miei vestiti dato che ho levato la maglietta e i pantaloni durante la notte perché avevo caldo. Ci mise davvero poco a cambiarsi , uscii dal bagno e mi sembrava che si era già svegliata (in senso che, un attimo prima dormiva quasi in piedi ,e adesso? E stra piena di vita).

«Dobbiamo andare a casa tua a prendere la tua cartella » disse.

«Si, andiamo in moto a scuola. Non hai paura, vero?» .

«Sono abituata andare in moto » mi rispose .

«Bene».

«Andiamo a fare colazione » mi disse sorparsandomi.

Prima che uscisse dalla stanza gli afferrai il braccio:«non mi dai un bacio?»  le dissi .

Mi guardò male , ma si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia .

«grazie » le dissi.

Dopo scendemmo. Ancora quel signore!

«Mi scusi, ma lei come si chiama?» le domandò Giulia .

«Primo dammi del tu, mi chiamo Andrea»  rispose con un sorriso .

Mentre ci sedemmo a tavola Giulia gli fece delle domande :« che lavoro fa lei?» .

«Ho lasciato posto a un giovane ragazzo, ero il capo più ricco della città» rispose.

«Wow» esclamai.

«Mio cugino ha appena preso il posto del suo capo » le disse Giulia.

«Per caso si chiama Liam?» .

«Si» rispose Giulia.

«Allora sono io il suo capo» .

«Buono a sapersi» pensai ad alta voce.

«Come , mi scusi?» mi domandò il Signore.

«chi io?... niente » risposi.

«Andiamo Harry » mi disse Giulia alzandosi dal tavolo.

«Aspetta, devo finire di bere» le dissi facendo un ultimo sorso.

Mi andò di traverso , mi misi a tossire senza smettere.

«Piano Harry che ti strozzi» mi disse la madre di Giulia sorridendomi.

«Dai andiamo» dissi a Giulia alzandomi prendendo la giacca di pelle che avevo messo sulla  sedia, poi aggiunsi uscendo: «grazie mille signora ».

Mi rispose, dopo andammo alla moto.

«Non ho il casco » mi disse Giulia.

«Non ti preoccupare, l'ho io»

Pov. Giulia

Harry tirò fuori un casco dal porta cose della moto.

«Hai sempre tutto te » gli dissi mettendomi a ridere .

«Si, se nò come faccio a portare le fighe in giro?» dicevo strano, da ieri che non parlava di altre ragazze mi stavo preoccupando per sto fatto.

Mi misi il casco e Salii dietro di lui, misi le braccia intorno alla vita e partimmo. Fece una curva leggera, ma mi spaventati, mi strinsi ancora più a lui per la paura di cadere. Arrivammo a casa sua, una villa della miseria. Scese da motorino, si levò il casco e mi disse :« se vuoi puoi entrare».

«Certo » risposi.

Scesi dal motorino e lo seguii. Prese le chiavi dalla tasca e aprii il cancello, entrammo notai subito l'immenso giardino verdissimo tenuto molto bene. Entrammo in casa , mi ritrovai davanti un salotto enorme, sulla mia sinistra la cucina, davanti a me c'erano delle stanze che non sapevo quali, e infine come non notarla l'immensa scala che portava al piano di sopra dove forse c'erano le camere.

«Aspetta prendo lo zaino e scendo, aspettami qui. Scusa bambola se ti lascio qui ma la mia camera è disordinata come non so cosa, e non voglio che tu la veda» mi disse .

«Certo, ti aspetto qui» gli dissi .

Una signora anziana mi si avvicina e mi disse :«sei la ragazza di Harry?» .

«No signora , sono la sua migliore amica» risposi.

«Peccato, sei una bella ragazza, almeno gli mettevi la testa apposto» mi disse .

Sorrisi poi vidi Harry scendere, guardò sua nonna e le diede un bacio sulla guancia e poi mi invitò ad uscire. Ci mettemmo il casco e salimmo sulla molto , mise in moto e andammo a scuola .

Come entrammo a scuola gli occhi di tutti ma dico tutti gli studenti addosso, non so perché ci guardavano . Scesi dalla moto , mi levano il casco e una ragazza, la troietta della scuola (si chiama Lussuria ) mi si avvicinò senza nessun problema :«Che ci fai con il mio ragazzo? » mi domandò con tono minaccioso.

«Lasciala stare , è la mia migliore amica » mi diffese Harry.

«È cosa? La tua migliore amica? Questa?» incominciò a offendermi.

«Adesso basta, stai esagerando»  le disse Harry.

Poi la ragazza si innervosii e volle fare a pugni . Incominciò a tirarmi un calcio alla gamba, poi mi tirò i capelli. Ma quando finii a terra Harry la bloccò e ordinò alle ragazze (le sue amiche) di portarla via. Io ero a terra confusa, perdevo sangue dal labbro e dal naso. Harry mi si avvicinò per vedere come stavo, intorno a noi si era radunata una folla immensa. Intravidi la preside avvicinandosi a me è Harry :« mi scusi signorina, la vorrei nel mio ufficio» mi disse.

Harry mi aiutò ad alzarmi , e seguii la preside. Arrivammo nel suo ufficio, c'era già Lussuria seduta ad aspettarla .

Guardai male Lussuria : «Si segga» mi disse la preside.

Fece segno di parlare a Lussuria, come vide che doveva parlare iniziò a ansimare, tremò e cosa gli disse?

«Non so per quale motivo mi abbia aggredita (incominciò a piangere) . Stavo andando a salutare il mio ragazzo quando mi ha aggredita (fece un respiro profondo e poi continuò) voglio che venga sospesa , io ho paura di lei» .

La guardai male e appena lo sguardo della preside si posò su di me mi fece un linguaccia e un sorriso malizioso.

«Lei cos'ha da dire?» mi chiese la preside .

«Vorrei chiamare Harry che lui sa come sono andate le cose» risposi.

«Benissimo» mi disse, poi chiamò la segretaria :«Greta, vada a chiamare il signor Harry per favore» .

«Certo signora» rispose andando nella mia classe a chiamare Harry.

Dopo dieci lunghissimi e ansiosi minuti arrivò Harry. Mi lanciò uno sguardo pieno di un sorriso meraviglioso . Lussuria mi guardò malissimo , poi si accanì su di me, mi parai la faccia con le mani . Harry intervenne subito, mi levò Lussuria di dosso e le disse:« adesso basta, la smetti, non ha fatto niente di male».

«Signorina, lei può uscire, questo ti costerà molto . Signor Harry, si segga e mi dica come sono andate veramente le cose » le disse la preside .

Harry incominciò a raccontare i fatti, io lo guardavo con un aria felice, ero contenta che Harry mi stava difendendo da quella stronza. Appena Harry finì di raccontare i fatti la preside lo guardò e gli chiese:«Sono andati veramente così i fatti?» .

«Si, signora preside» rispose.

«Bene, la signorina sarà sospesa . Grazie mille per aver detto la verità , andate che c'è lezione» .

E se questo è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora