cap.24

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Pov. Giulia

Vidi, credo si chiamasse Gemma, scendere .

«Mamma, io vado fuori a cena con il mio ragazzo» prese la borsa e la giacca di pelle, poiuscì di casa.

Wow! Era vestita davvero bene.

«Ti è piaciuto il regalo di Harry?» mi chiese il padre di Harry.

«Si molto» quando risposi Harry da sotto il tavolo mi prese la mano, me la strinse.

«Sai che sua madre è la fidanzata dell'avvocato ?» gli chiese la madre al padre .

«Ah, bello. Quindi Niall è il tuo fratellastro?» .

«Si» anche se lui vorrebbe essere il mio ragazzo .

«So che non starai mai un giorno senza Harry, ma domani potresti fare un'eccezione? Devo fare una visita e dopo la scuola dovrebbe venire con me, usciremo verso le sei di sera» mi chiese preoccupato.

«Certo, di sicuro messaggeremo tutto il tempo» feci una piccola risata.

«Ah prima che mi dimentichi, è passata Lussuria, ha detto che ti doveva parlare e quindi dopo mangiato viene qua» .

Questa proprio non ci voleva.

«No, papà!» sbottò Harry incazzato.

«Che ho fatto di male?» cercò di capire l'errore.

«Niente, lascia stare» era talmente arrabbiato che mi fece sbattere la mano.

«Ai, mi hai fatto male» dissi tenendomi la mano.

«Scusa, scusa amore, non volevo» si preoccupò Harry.

«Sto bene, non ti preoccupare» lo rassicurai.

In quel momento mi saltò in braccio un gattino piccolo, aveva il pelo bianco con qualche macchia arancione.

«Ciao piccolino » dissi accarezzandolo.

«Rudolfo!» gli urlò contro Harry.

«Poverino, non trattarlo così» gli dissi sorridendogli anche se la mano mi bruciava da matti.

«Non deve saltare sulle persone, lasciamo stare vah» .

Ma amore, è solo un gatto!

«Dai, scendi piccolino» lo feci scendere con calma.

La cena si svolse in tranquillità.

Pov. Harry

E se questo è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora