cap.44

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Pov.Giulia

«A che ora andiamo?» chiesi.

«Alle nove. Ah, sarà in discoteca, vestitini come una normale festa da discoteca» disse ridendo sotto i baffi.

«Va bene» dissi.

«No scusatemi, che sbadato. La festa è a casa mia» disse.

«Sicuro? Non è che ci stai prendendo in giro?» domandai con le braccia al petto.

«Sono serio, compio diciotto anni» disse.

«Ah, auguri» dissi.

«Grazie. Solo voi a parte gli altri miei amici venite, Liam e Linda non vengono perché sono stanchi, Niall e Irma sono a casa e dormono li visto che domani iniziate dopo a lavorare» ci spiegò .

«Va bene, ma non abbiamo un regalo » disse Harry.

«Non m'interessa, voglio solo che venite» disse.

Ma, wow! Tutti mi dicevano che era un ragazzo montato, ma non mi sembra.

«Allora andiamo a cambiarci» gli dissi.

«A dopo» .

Salimmo e andammo a cambiarci.

«Mah, amore? Sei bellissima principessa» mi disse Harry quando fui uscita dal bagno.

«Grazie mio principe» risposi. «Ma Giovanni?» chiesi visto che è da stamattina che non lo vedo.

«Non lo so sinceramente, ma non me ne frega più di tanto » mi rispose.

Avevo paura a uscire così, faceva un bel pò freddo fuori.

Mi misi la giacca e andammo giù ad aspettare Luke, che non tardò ad arrivare.

«Ma... Wow, Cazzo che culo che hai Harry, la tua ragazza è...» non trovava le parole.

«Gnocca» rispose Harry.

«Harry!» gli dissi ridendo.

«Esatto» disse Luke.

«Luke! Non ti ci mettere anche te» dissi. «Andiamo dai» disse uscendo.

Presi la mia borsa e seguì Luke, mano nella mano con Harry.

Salimmo sulla sua fuori strada, ma non aprì la macchina. Notai che dentro c'era qualcuno.

Come Harry e io salimmo notai che alla guida c'era Justin.

Oddio! Ma che ci faceva alla guida della macchina di Luke? Avevo paura.

Strinsi la mano a Harry. 

«Che c'è cucciola?» mi chiese dandomi dei piccoli baci sul collo.

Mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi dell'immensa paura che guidi Justin.

«Perché? Non ti fidi?» mi strinse a se .

«No» risposi.

Poco dopo scoprì che il mio brutto presentimento era giusto.

C'era la strada ghiacciata, Justin non riuscì a frenare e la macchina si mise di traverso.

Andammo a sbattere contro un albero, subito dopo l'impatto sentii le sirene dell'ambulanza in lontananza, poi buio.

******

Qualche ora dopo.

Pov.Giulia

Mi svegliai in una stanza d'ospedale, accanto a me c'era Harry che dormiva. Si era addormentato tenendomi la mano.

E se questo è amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora