N25

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Il giorno seguente mi svegliai prima della sveglia, ero tremendamente in ansia per il mio primo giorno di scuola. Mi feci una doccia fredda, mi lavai i denti e mi vestii. Indossai la divisa della scuola e mi guardai allo specchio, mi piaceva come mi stava.

Mi avvicinai allo zaino e misi dentro dei quaderni, l'astuccio è qualcosa da mangiare per la pausa pranzo. Scesi al piano di sotto con le farfalle nello stomaco e mi sedetti sul divano per aspettare che si facesse l'orario per partire da casa.

Passa mezz'ora circa a giocare con il telefono, poi l'autista del Signor Min mi accompagnò a scuola. Appena sceso rimasi incantato dall'istituto. Era imponente e molto bello. All'ingresso c'erano tantissimi ragazzi vestiti esattamente come, e stessa cosa per le ragazze, solo che al posto del pantalone avevano una gonna e delle calze di lana alte fino al ginocchio con lo stemma della scuola.

Mi sentivo un po' a disagio, tutti erano divisi in gruppetti intenti a raccontarsi le loro fantastiche vacanze estive da ricchi. Camminai per il corridoio e raggiunsi la mia classe, la 4d. Era grandissima e piena di tanti banchetti singoli. Ne trovai uno in fondo alla classe e mi sedetti sulla sedia. Sistemai i quaderni sotto al banco e posai lo zaino per terra.

«Ehi! Cosa credi di fare!» disse una voce molto profonda, era forse il posto di qualcuno? Mi si avvicinò un ragazzo magro con i capetti a caschetto neri e arruffati. «Mai e poi mai posare qualcosa di Gucci per terra» continuò guardandomi con sguardo arrabbiato. Prese il mio zaino in mano e lo accarezó. «Povero piccolino, stai bene? Ti sei fatto male?»

"Sbaglio o sta parlando con uno zaino..." alzò lo sguardo dallo zaino e guardò me. «Sai, anche se hai appena buttato una cosa Gucci per terra mi sembri simpatico, come ti chiami?»
«Mi chiamo Jimin, tu?»
«Piacere Jimin, io sono Taehyung»

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