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Andammo in spiaggia.

Era bellissimo, la sabbia era bianchissima e quasi brillava col sole.

«ecco la passerella, forza andiamo» disse Jessie eccitata

Era molto alta, fatta tutta di legno e era molto lunga, andava verso l'acqua profonda del mare.

«si che bella» dissi schiacciando i denti

«mettiamo tutta la roba qui, così possiamo andare là senza pesi» disse Logan cominciando a stendere il suo telo da mare, mettendo il suo zaino sopra

Posizionammo tutto sulla sabbia e andammo verso la passerella

«Ambar, la borsa non la lasci qui?»

«no, ci tengo molto a questa borsa, non voglio perderla» risposi a Logan

«ah va bene»

Salita sulla passerella camminavo pianissimo, restando più indietro a Jessie e Logan.

Cercavo di non guardare in basso o verso il mare.

'Tra tutte le paure possibili e immaginabili potevo per forza essere talassofobica?' mi domandai tra me e me.

«forza Ambar vieni!» strillò Jessie dalla fine della passerella «facciamo una foto tutti insieme»

Ci misimo vicino al bordo, io sempre con i denti schiacciati dalla paura.

A un certo punto Logan venendomi a dosso visto che stava cadendo, prende contro la mia borsa e finisce in mare.

«noooooooooooo» urlai sporgendomi

«scusa Ambar» mi disse Logan

Mentre continuavo a guardarla vidi un ragazzo che si stava buttando in mare da quella passerella

Si era buttato per prendermi la borsa

Corsi giù da quella maledetta passerella per andare incontro a quel ragazzo che mi aveva già preso la borsa e stava ritornando a riva

«questa dovrebbe essere tua»

«si grazie, ma non dovevi»

«va beh, è stato un piacere buttarmi da la sú» sorrise «sono Charlie»

«Ambar»

«ci siamo già visti per caso?» domandò con quel suo sorriso

«a meno che tu non mi abbia salvato un altra volta la borsa, non credo di averti mai visto» *sorrisi*

Aveva gli occhi azzurrissimi, capelli scuri, mandibola scolpita addominali, un sorriso da favola e la dentatura perfetta, era magro e alto.

«va bene allora, io vado a salvare qualche altra borsa in pericolo» disse Charlie scherzando

Una volta andato via Logan si avvicinò a me per chiedermi nuovamente di perdonarlo.

«non importa Logan, tranquillo»

*************************

*il giorno dopo*

«dove vai di bello Ambar?» mi domandò Jessie vedendomi di fretta

«la domanda giusta serebbe 'dove vai di dovere Ambar?'» *sorrisi*« comunque, sto andando al mio primo giorno di lavoro»

«ah! Auguri» sorrise

Presi la macchina di Jessie che mi aveva dato il permesso di usarla.

La teneva nel parcheggio davanti a casa, ma non la utilizzava praticamente mai.

L'azienda che mi aveva preso era a 10 minuti di distanza con la macchina da casa.

«buongiorno, sei la giornalista nuova?»

«si sono io, sono Ambar, piacere»

«Nina» rispose «il capo non c'è in questo momento, è il suo giorno di riposo, domani hai il turno di lavoro»

«in teoria no»

«domani c'è una riunione per un lavoro, il capo vuole sempre tutti alle sue riunioni, faresti meglio a venire»

«certo, sisi, vengo»

Il primo giorno, come tutti i primi giorni di qualsiasi lavoro, non mi fecero fare praticamente nulla.

Mi mostrarono un po' tutta l'azienda e mi fecero accomodare nel mio studio.

Era piccolino, c'era una scrivania abbastanza grande al centro con dietro la vetrata che mostrava tutta Miami e la stanza era tutta bianca con delle piante verdi.

Ma li a Miami sono tutti fissati con il bianco e le piante?

«ecco! Questo è il tuo studio, la stampante è in comune, se stampi ti ritrovi la stampa nel salone centrale»

«vicino all'ingresso?»

«si, ma non ti preoccupare, il capo vuole risolvere questo problema, così ha già ordinato una decina di stampanti da mettere in ogni studio»

«ok, perfetto»

La mattina dopo ritornai a lavoro per sapere di più su quella riunione.

Presi la macchina e mi avviai

«bentornata Ambar, sei qui per la riunione vero?»

«si Nina»

«ti accompagno nella sala riunione»

«grazie»

Nina mi fece strada

«c'è già il capo dentro, buona fortuna»

Entrai e non potevo credere ai miei occhi.

LUI!

PROPRIO LUI!

LUI ERA IL MIO CAPO!

CHI SARÀ IL CAPO DI AMBAR?
AGGIORNERÒ PRESTO PROMESSO❤️

Don't escape me anymoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora