Arrivati davanti all'aeroporto, salutai Jessie e la lasciai ritornare a casa, mentre io mi avviai dentro l'aeroporto per cercare Charlie.
«certo che voi ragazze vi fate proprio attendere eh»
«sono in ritardo di solo un minuto, che attese lunghe ai fatto nella tua vita? Scusami eh»
«3 valigie, ma dove andiamo?»
«a Bali, ricordi? Oppure ti sei già dimenticato»
«3 valigie per andare a Bali, non ti sembra un po' esagerato?»
«Charlie tu ne hai una in meno di me e parli?»
«va bene non dico più niente»
I biglietti ce li avevamo già perché il giorno prima a lavoro, il capo ce li ha dati.
Salimmo sull'aereo
Per fortuna io e Charlie non avevamo i posti vicini, così non me lo dovevo subire più di tanto.
C'erano 2 persone e il corridoio dell'aereo che ci separavano.
Dopo 4 ore di viaggio si fece già buio
Eravamo partiti pomeriggio tardi per via di un ritardo
«Ambar, Ambar» mi chiamò Charlie sottovoce
«che c'è?»
«toglimelo da di dosso»
Io risi vedendo la scena
Il signore di fianco a lui si era addormentato così stava sempre di più scendendo verso la parte di Charlie fino a poi schiacciarlo
«cosa ridi aiutami»
«come faccio ad aiutarti? Dormono tutti ormai, non posso svegliarli per poi dirli 'mi scusi ma il mio collega è sta rimanendo schiacciato da una persona'»
«più che persona una gru! Non si sposta è più pesante di una casa intera»
«ma quanto sei esagerato» li risposi sempre sottovoce e ridendo
Il signore si svegliò di scatto guardò in faccia Charlie, si scusò e ritornò a dormire.
Mentre li guardavo me la ridevo sotto i baffi e Charlie mi guardava male
Atterrammo finalmente, abbiamo viaggiato tutte quelle ore praticamente sopra il mare, il mio incubo più grande, ma eravamo atterrati.
Era ormai mattina, io ero stanca morta, avevo dormito poco o forse praticamente niente.
Prendemmo le valigie e ci avviammo per prendere un taxi
«ricordami perché hai preso 3 valigie»
«per ogni evenienza ti ho detto. Così ho qualsiasi cosa io ne abbia bisogno»
Charlie fermò un taxista così da poterci portare dentro la struttura prenotata dal capo per noi.
«ianfhidnsayisnhfsj» disse il taxista in una strana lingua, probabilmente in un dialetto strano del posto.
Il taxista prende le valigie e le mette nel baule.
«tu hai capito qualcosa?»mi domandò Charlie
«no, ma rispondi sempre si per sicurezza»
«e se ci sta chiedendo 'posso portarvi in cima al monte per poi buttarvi giù?' e noi li stiamo dicendo di si?»
«ma dai! Hai visto quanta gente c'è, non credo lo dica così in pubblico se lo deve dire»
Charlie rispose si come li avevo detto io.
Per fortuna ci ha portato nel posto giusto.
Era un villaggio con piccole casine di legno proprio davanti al mare.
'proprio un paradiso per me!' dissi tra me e me sapendo della mia fobia.
Andammo alla reception per chiedere le camere
«ajfndienshavgdeife» disse il receptionist ancora con quella lingua strana
«ora facciamo come dico io» mi disse Charlie e facendo 'no' con la testa
Io avrei detto si come prima
Il receptionist ci diede una sola chiave, ma noi eravamo in due.
E l'altra?
Feci '2' con le mani per far capire che dovevamo avere due camere diverse
Non stavamo insieme io e Charlie
«aufusnsagdiwbs»
'Si' feci il gesto , stavolta con la testa mia e non con quello che avrebbe detto Charlie
Il receptionist ci accompagnò in camera, ma ancora senza la seconda chiave.
Probabilmente mi sono sbagliata
«ci tocca dormire in camera insieme» disse Charlie sorridendo
La villetta era bellissima, c'era un salotto in comune con due porte di lato con la camera da letto.
In ogni camera da letto c'era un bagno e davanti alla porta di ingresso c'era una vetrata con una piccola piscina privata sopra alla spiaggia e davanti al mare.
«djsbdisbsisb»
«e ora cosa rispondi madame?»
«si» dissi mentre facevo anche segno con la testa per farmi capire dal receptionist
Il receptionist se ne andò via, chiudendo la porta della villette e lasciandoci da soli.
«ora il tuo si, forse, ha funzionato»
«perché prima no?»
«no! Non hai ottenuto le due chiavi che volevi»
«se tu mi ascoltavi adesso eravamo in due villette diverse»
«va beh, dai, mica ti rompo» *sorrise*
«nooo, ma tranquillo» li risposi un po' ironica
ECCO A VOI IL SESTO CAPITOLO
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Don't escape me anymore
ChickLit[COMPLETO] ❌ATTENZIONE❌ STORIA BREVE D'AMORE (non sfuggirmi più) Ambar a soli 14 anni, in una vacanza con i suoi genitori, accompagnando sua sorella a giocare con l'animatrice dell'hotel, incontra Charlie, un ragazzino di un anno in più di lei. I...