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«svegliati! Sono le 6, dobbiamo andare a mangiare per poi andare a lavorare» mi disse Charlie entrando in camera mia sentendo la sveglia suonare

«COME LE 6?AVEVO MESSO LA SVEGLIA IERI SERA PER LE 5.30»

«non ti sembra un po' esagerato? Le 5.30 dico»

«nooo era l'orario perfetto»

«ecco ora mi sento in colpa, non mi sono mai sentito in colpa in tutta la mia vita e ora devo sentirmi in colpa per te»

«o mio dio! Per cosa?» dissi vestendomi in fretta per andare a fare colazione

«hai ragione avevi impostato la sveglia per le 5.30, ma stava suonando e tu non ti sei svegliata, così sono venuto in camera tua per spegnerla e visto che te la dormivi ancora ho pensato che magari eri ancora troppo stanca per svegliarti, così te l ho rimpostata per le 6»

«Charlieeeee! Come hai fatto a sbloccarmi il telefono? C'è la password digitale. Non mi dire che.... mi hai preso il dito mentre dormivo per sbloccarlo?! » dissi guardandolo male

«no a questo non ci avevo pensato sinceramente, lo farò la prossima volta. Ti ho semplicemente impostato la sveglia con il mio telefono»

«ma questo è il mio telefono»

«no, quello è mio, abbiamo i telefoni uguali» sorrise

«come farò adesso, ci metterò un ora per prepararmi»

«perché tutte le ragazze dovrebbero metterci così tanto per prepararsi? Siete belle così al naturale»

«grazie, ma no»

Charlie mi venne incontro, mi fermò, mi prese le mani e mi disse:

«sei bellissima, quindi smettila di agitarti per aver dormito mezz'ora in più della tua sveglia, si dice che il sonno fa belli e tu lo sei già»

Lo guardai, ma senza rispondergli.

Era bello sentirselo dire, soprattutto da lui.

Riusci a cambiarmi velocemente per fortuna

Arrivammo a ristorante verso le 6.40

Finita la colazione partimmo subito per cercare un taxi.

«taxi!» chiamò Charlie

«bshknxajksjdqk»

«di nuovo! E ora che diciamo a questo?» disse Charlie soffiando

Mi ero preparata per tempo

Mostrai al taxista il posto in cui dovevamo andare e partí subito

«così non vale però» sorrise Charlie

Arrivati al posto scendemmo dal taxi e potemmo ammirare quel bellissimo panorama.

Eravamo finiti su una montagna, in mezzo al verde, c'erano palme di cocco ovunque e coltivazioni di ogni tipo.

Bali era veramente bella, per chi amava il verde e per chi amava il mare era l'ideale fare una vacanza lì.

«dove andiamo? No aspetta basta, basta Charlie farti comandare da una donna, sei tu il capo e sei tu che lavori da 2 anni nell'azienda, lei è arrivata 4 giorni fa, quindi Charlie prendi la situazione in mano e fatti rispettare» si disse Charlie

«stai sbagliando strada» dissi sorridendo io, senza però sapere se era veramente così

«si si lo so, volevo vedere se eri attenta» rispose mentendo ovviamente.

Avevo ragione senza saper nulla

Scendemmo un po' la montagna senguendo un piccolo sentierino lì nei din torni.

Era in mezzo al nulla, si sentivano versi di animali e tantissime altre cose

«Charlieeee» lo chiamai urlando.

Lui era leggermente più in avanti di me, mentre io ero rimasta un po' indietro per scattare delle foto

«cosa c'è?» disse girandosi

C'era un serpente proprio di fianco a me e Charlie vedendolo mi corse incontro

Non sapevo che fare, ero rimasta immobilizzata dalla paura, non ne avevo mai visto uno proprio vicino a me

Charlie venendomi incontro mi prese in braccio e mi portò via da lì

«tutto bene?» mi disse appoggiandomi in una roccia più distante dal serpente

«si, credo»

«ce ne ritroveremo davanti diversi in 2 mesi, imparerai a non fare la statua vedendoli» sorrise

Era stronzo, ma avvolte la sua dolcezza usciva

Sembrava che non la volesse mostrare a tutti, ma solo alle persone di cui si fidava, e a quanto pare si fidava di me.

Aveva una sorta di scudo per non mostrare la sua dolcezza ed era piacevole la senzazione che con me la riusciva a tirare fuori avvolte.

CIAO RAGAZZI/E ECCO A VOI L'OTTAVO CAPITO.

CHE NE PENSATE?
VI STA PIACENDO? ♥️

Don't escape me anymoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora