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Passarono 3 ore dal pranzo e tra poco Charlie mi avrebbe portato nel posto che vuole.

Avevo un po' d'ansia, ma in fin dei conti se si parla di mare l'ansia ce l'ho sempre

Charlie bussa alla porta della mia camera e senza aspettare il mio consenso di aprirla, la aprí

«cosa hai intenzione di farmi fare quindi?»

«no no, cara, ancora non te lo dico, lo scoprirai tu da sola» mi disse tirando fuori dalla tasca del costume un pezzo di stoffa

«non mi dire che..»

«si! Ti bendo» sorrise

«Charlieee»

«eddai sciogliti un po'! Fidati di me, ti piacerà e come ho detto il mare non lo tocchi»

Mi alzai dal letto, andai verso di lui e li diedi le spalle per permetterli di mettermi la benda.

Charlie mi mise la benda, mi prese per mano e mi trascinò nel suo posto.

«CHARLIE» lo sgridai per non avermi detto che c'era un gradino

«ops... Perdonami» disse ridendo

«non fa ridere, vuoi spaccarmi anche l'altra caviglia»

«hai ragione scusami»

Dopo solo un minuto di camminata arrivammo

«ora c'è un gradino piccolo» mi disse

Alzai il piede

«ecco brava» disse Charlie mollandomi la mano

«ora prendi questo»

Charlie mi mise un mano un lungo tubo.

«ora prova ad indovinare»

Non avevo la minima idea di dove mi avesse portato

«non ne ho la minima idea Charlie»

«ok allora ti sbendo»

Charlie mi sbendò

Notai di avere una pala in mano come quella per andare in canoa e sotto i piedi avevo una tavola da surf.

«facciamo paddle surf»

«no no no no no» dissi velocemente scendendo dalla tavola

«si invece! Il mare non lo toccherai tu, lo tocca la tavola»

«uufff» sbuffai e accettai di farlo

Charlie mi fece fare pratica a riva per cercare di farmi capire come stare in equilibrio sulla tavola

Caddi parecchie volte, ma per fortuna ero nell'acqua bassa

«pronta per andare più in là?»

«Charlie ci sono gli squali qui?»

«si, ma non ti aspettare gli squaloni grandi, ci sono solo quelli piccolini»

«grazie ora sono più tranquilla» dissi ironicamente

«ci sono io con te, non sei sola»

Salì sulla tavola

Ero abbastanza brava, ma quando andammo un po' più in largo mi iniziarono a tremare le gambe vedendo tutti quegli esseri che mi giravano sotto la tavola.

«Charlieeee» dissi urlando mentre stavo cadendo dalla tavola da surf

Charlie si buttò in acqua e mi aiutò subito a risalire di nuovo sulla tavola

«ti hanno mangiato gli squaletti, o i pesci, o le razze?»

«Charlie non è il momento di scherzare»

«la cosa che mi fa ridere è che di solito sono loro a scappare da noi, ma in questo caso con te è il contrario, hai più paura te di loro»

Io non risposi

«è stato così brutto?»

«no, ceh non lo so»

«dammi la mano, vieni sulla mia tavola, tanto è abbastanza grande da poterci tenere tutte e due»

Allungai le mani a Charlie che me le prese senza esitare, feci un passo svelto e finimmo vicinissimi.

Potevo sentire il suo respiro, il suo profumo.

Era bellissimo, come al solito d'altronde

Appena capí che nessuno dei 2 voleva levare lo sguardo dall'altro mi girai verso il mare.

«allora al mio 3 ci sediamo, 1...2...3...»

Le razze si stavano avvicinando a noi

«non ti fanno nulla Ambar, prova ad accarezzarle»

«ehm... No»

Al mio 'no' una razza alza una sua "ala" e mi tocca il piede

Io dallo spavento cado indietro, in acqua, bevendo anche dal naso

Charlie mi seguí, si butto all'indietro, ma per prendermi come prima, e riportandomi svelto sulla tavola

«non avevi paura del mare?»

«certo! E ho ancora paura Charlie»

«bah credo che un po' ti sia passata, dopo tutte quelle volte che ti sei buttata in acqua oggi» disse ridendo

«cosa ridi!?» dissi spingendolo in acqua, ma il mio piano non funzionò alla grande visto che caddi in mare anch'io finendoli in braccio.

Ci fissamo nuovamente e non pensai di essere in mare

Con lui tra le braccia mi sentivo al sicuro.

Senza neanche chiederlo Charlie mi rimise sopra la tavola

«alloraa...ti sta piacendo il mare?» mi domandò

'eh che mare' pensai pensando a lui

Lui era ancora in acqua e aveva appoggiato le braccia vicino le mie gambe

«può darsi»

Risalí sulla tavola, mi prese la mano e me la avvicinò alla razza.

Toccai la razza finalmente

Era liscia e morbina, la razza stava ferma lì non si muoveva come se volesse che la toccassimo

Charlie mi guardò e io vedendolo girai lo sguardo verso di lui in silenzio

Quel momento era talmente intenso e ricco di silenzi imbarazzanti che potevo sentire il mio cuore battere all'impazzata.

Speravo non fosse l'unica a provare quella sensazione.

ECCO L'UNDICESIMO CAPITOLO DI DON'T ESCAPE ME ANYMORE, SPERO VI PIACCIA.

PS. PERDONATEMI, MA IERI NON SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE ♥️

Don't escape me anymoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora