14.

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Mi baciò

La sua mano iniziò ad accarezzare la mia schiena partendo dal basso per poi andare verso l'alto e al solo suo tocco mi provocò la pelle d'oca lungo tutta la schiena.

Io li misi le braccia attorno al collo per starli più vicino, ma fummo poi interrotti dal campanello della villetta

Andammo insieme verso la porta per vedere chi era, io ero dietro di lui

Charlie aprí la porta

«oh mi scusi, forse ho sbagliato villa»

«Logan mi hai seguita?»

«ah allora non ho sbagliato»

Charlie rimase lì, ignaro della situazione

«volevo scusarmi di nuovo»

«non ce n'è bisogno, arrivederci» feci per chiudere la porta e lui la placò

«Logan hai rotto il cazzo, lasciami in pace, fatti una vita insieme a quella tua cogliona là»

« ci siamo lasciati»

«ahhh tutto chiaro allora... Finché avevi un buco per far quel che dovevi fare non te ne fregava nulla di me, e ora che non c'è più quel buco vieni da me per cercare di riconvincermi per ritornare insieme... La risposta è no e basta non stressarmi, ciao »

«ti prego»

«se non fosse successo nulla stavamo ancora insieme, io ti amavo Logan, però ora basta lasciami stare»

Non feci in tempo a chiudere la porta che Logan cercò di fiondarsi sulle mie labbra, ma fu bloccato per fortuna da Charlie che era ancora li che ci guardava»

«è il momento che te ne vai» disse con tutta la calma possibile che poteva avere

Charlie lo spinse fuori dalla porta, la chiuse e se ne andò senza dirmi nulla

Non mi aveva mai vista così fino a quel momento, forse si era anche preoccupato

La porta risuonò

Apri la porta di scatto

«CHE CAZZO VUOI ANCORA DEFICIENTE»

« ohhh, mi scusi il disturbo vedo che la gamba sta meglio»

Pensavo fosse di nuovo Logan, ma mi sbagliai e sbraitai in faccia al medico indifeso che tra l'altro parlava anche la mia stessa lingua e aveva capito tutto quel che gli avevo detto

«o mio dio, mi scusi veramente non volevo, credevo fosse un'altra persona»

«oh non fa niente tranquilla, speravo lo fosse anch'io per un'altra persona»

«si si era per un'altra persona ciò che ho detto, mi scusi veramente»

«non ti preoccupare»

«allora...di cosa aveva bisogno? Come mai questa visita?»

«innanzitutto per consegnarvi questo biglietto di invito» mi disse allungandomelo

«di cosa si tratta?»

«è una sorta di apericena, si svolgerà su una barca lussuosa del direttore, voleva consegnarvelo personalmente, ma visto che non conoscete ne la lingua balinese ne quella indonesiana ha preferito che lo consegnasse qualcuno che sapesse la vostra lingua, e chi non chiamare se non me»

*sorrisi*

«e poi volevo vedere come stava la sua caviglia»

«ah sta molto bene, non mi fa per niente male ora, era proprio vero che non era nulla di ché»

«perfetto mi fa piacere, se vi va quindi ci vedremo sopra la barca»

«va bene dottore arrivederci»

Chiusi la porta

Apri l'invito e lessi, ma era scritto tutto in balinese e ovviamente non capivo nulla

Sempre con la lettera in mano, andai a bussare alla porta della camera di Charlie

Lui non mi rispose, così decisi di aprire lo stesso

«posso entrare»

«anche se non potevi sei entrata per cui»

«che ti prende? Che ti ho fatto?»

«nulla» disse freddo

«sembri una donna quando fai così, piantala Charlie»

«ho detto che non ho nulla, che vuoi sentirti dire?»

Mi stavo iniziando ad arrabbiare

Sembrava veramente una donna, anzi una donna aveva meno turbe di lui

Così decisi di non rispondere alla domanda che mi aveva fatto e li lanciai l'invito balinese sul letto

«il dottore Mars è venuto per dirci che stasera ci sarà un'apericena sulla barca del direttore del villaggio, io ci vado e tu fai un po' come cazzo ti pare» dissi irritata uscendo dalla porta sbattendola

Avevo deciso di andarci nonostante la mia continua paura del mare notturno

Stavo mostrando a lui un altro lato di me

Non volevo tirarlo fuori proprio il giorno del nostro primo bacio

Lo desideravo, sin dal giorno in cui si è buttato da quel ponte, e non volevo finisse così

Don't escape me anymoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora